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Squatters e rifugiati in Armenia

Squatters e rifugiati in Armenia
Mentre continua il blocco genocida dello Stato azero sull’Artsakh, i rifugiati provenienti dalla regione assediata hanno trovato poco aiuto04 da parte dello Stato armeno. Non riuscendo a trovare un posto dove ripararsi, molti di questi rifugiati hanno preso ad occupare abusivamente edifici abbandonati. Dal 2018, circa 120 famiglie di rifugiati hanno occupato abusivamente l’ex edificio del Ministero della Difesa, ristrutturandolo e trasformandolo in una casa, uno spazio per la comunità. Il mese scorso, però, il governo armeno ha sfrattato in modo atroce i rifugiati e la polizia ha rubato i loro beni. Nonostante gli attacchi, i rifugiati resistono, accampandosi fuori... Leggi tutto

Legalità disumana

Legalità disumana
La testata giornalistica regionale del Piemonte ci ha informato il 9 marzo che il tribunale di Torino ha assolto 18 anarchici; sono quelli che occuparono la ex casa cantoniera di Oulx, in Alta Valle Susa. Il tribunale ha considerato la lieve entità del fatto e il soccorso dato ai migranti. Così si esprime il giudice: gli accusati svolsero “una innegabile funzione di supporto” nel sostegno dei migranti in difficoltà in Val Susa. Gli anarchici sotto processo, dopo aver occupato la ex casa cantoniera, la trasformarono in un punto di accoglienza dei migranti diretti verso il confine francese. Parlando di quella... Leggi tutto

Costruire libertà: viaggio tra… Quelli che Spezzano

Costruire libertà: viaggio tra… Quelli che Spezzano
Tempi di guerra e pandemia. Protestare contro il sistema gerarchico/capitalistico è giusto, ma praticare autogoverno con l’azione diretta nei luoghi in cui si vive e si opera, fuori da qualsivoglia logica elettoralistica, è rivoluzionario. Oggi che i costi di beni e servizi di prima necessità continuano a crescere nel grande mare dello sfruttamento e delle ingiustizie sociali, oggi che le frontiere nazionali in nome della sicurezza reprimono sempre più il dissenso, discutere di libertà significa pensare a mettere in piedi e condividere pratiche di autogoverno per autodeterminare le nostre vite. Il mutualismo contro lo stato di povertà che il sistema... Leggi tutto

Bologna 22 ottobre: unire le lotte, rompere l’ordine costituito, costruire il futuro!

Bologna 22 ottobre: unire le lotte, rompere l’ordine costituito, costruire il futuro!
Su sollecitazione del collettivo di fabbrica della GKN, unitamente a Friday for future, nel climate camp di questa estate, è scaturita la volontà di indire a Bologna, per il 22 ottobre, una manifestazione regionale che unisca i diversi percorsi di lotta che si stanno esprimendo nella contemporaneità. Il circolo anarchico Camillo Berneri di Bologna ha deciso di partecipare a questa mobilitazione con un proprio contributo in collegamento con altre istanze di carattere libertario che si sono espresse in città negli ultimi tempi. L’aspetto più positivo che abbiamo colto è il superamento di logiche vertenziali per allargare l’orizzonte ad una dimensione... Leggi tutto

Mutualismo contro liberismo. La questione dei beni comuni a Napoli.

Mutualismo contro liberismo. La questione dei beni comuni a Napoli.
A partire dalla crescita del movimento della sinistra radicale dovuto all’enorme lavoro fatto nei territori durante il periodo della cosiddetta “emergenza rifiuti”, nella città di Napoli sono nate tutta una serie di occupazioni, in numero notevole rispetto alla media italiana e forse anche internazionale, di spazi che, in linea di principio e generalmente, in maniera più o meno coerente, tendevano a superare il classico modello “centrosocialista” e si aprivano, invece, a una strutturale interazione con gli abitanti della metropoli. Nessuno, infatti, si definiva come spazio “occupato” e molti, invece, coscientemente, si andavano a denominare quali spazi “liberati” della città. Ad... Leggi tutto

Superare il capitalismo. Oltre l’ecocittadinanza: socializzare la produzione.

Superare il capitalismo. Oltre l’ecocittadinanza: socializzare la produzione.
La consapevolezza ecologica ha fatto passi da gigante negli ultimi anni. Le nuove generazioni hanno già intrapreso questa lotta per il loro futuro e per quello della biodiversità planetaria. L’ecologia, però, priva di un vero ancoraggio di classe, manca di un solido progetto sociale e democratico, nonché di una strategia in grado di pesare davvero contro il capitale. Tuttavia, le proposte ci sono già e spetta al movimento sociale coglierle e svilupparle. L’attuale progressione dell’ecologia come preoccupazione sociale è innegabile ma la coscienza ecologica dominante rimane prevalentemente dentro l’orizzonte capitalista, anche se lo si vuole con un volto umano. Di... Leggi tutto

Tre anni densi. Intervista alla segreteria USI-CIT

Tre anni densi. Intervista alla segreteria USI-CIT
Intervista Redazionale Pubblichiamo di seguito un’intervista realizzata alla Segreteria dell’Unione Sindacale Italiana. Alla fine di settembre l’USI vedrà il suo congresso triennale, con il rinnovo degli incarichi. In questi ultimi tre anni l’USI si è trovata a dover affrontare la difficile situazione del mondo del lavoro alla luce dell’attacco alle libertà sindacali e alle condizioni materiali dei lavoratori inaspritosi con la pandemia. Tre anni che hanno visto il proseguire di un percorso di rilancio dell’organizzazione già in corso da quasi una decina di anni. Ne abbiamo parlato con la Segreteria uscente. Umanità Nova – d’ora in poi UN: Con il... Leggi tutto

Sta a noi essere tutto

Sta a noi essere tutto
In questo testo del 2010, Vaneigem, uno degli esponenti storici dell’Internazionale Situazionista, anticipa molte delle nuove caratteristiche della militanza politica che vede coinvolti comunità in varie parti del globo in un’azione di mutuo appoggio basata sul rifiuto della delega statale che, in periodi di crisi (finanziaria o sanitaria), adotta politiche ben lungi dal sostenere la parte povera dei paesi, anzi vede aumentare le disuguaglianze in maniera enorme. Azioni di mutualismo, creazioni di comitati di quartiere, scambio di competenze e servizi non mediati dal denaro trapelano dal discorso di Vaneigem, dal quale è importante prendere spunto per nuove forme di lotta... Leggi tutto

Le nostre idee non si sgomberano!

Le nostre idee non si sgomberano!
Premessa Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 maggio 2021 le ruspe hanno demolito una parte del centro sociale “il Molino” sgomberato poche ore prima dalla polizia. Il pomeriggio del sabato aveva visto una partecipata manifestazione a favore dell’autogestione all’ex Macello comunale, sede dell’autogestione dal 2002 – minacciata di sgombero dallo scorso marzo – partire dal centro di Lugano e terminare con un’azione di occupazione temporanea di uno stabile in disuso da anni. Con questo pretesto il Municipio, in maggioranza leghista, ha deciso la linea dura: schedare tutte/i le/i partecipanti a questa nuova occupazione temporanea, sgomberare il Molino e... Leggi tutto

Nulla sia come prima

Nulla sia come prima
Tra centri commerciali aperti e rappresentazioni burocratiche rituali, la giornata del Primo Maggio si è progressivamente svuotata nel tempo di ogni significato conflittuale per trasformarsi in una innocua festività, celebrata dai proclami presidenziali sul significato salvifico del lavoro e bagnata dall’aspersorio papalino osannante Giuseppe, il falegname di Betlemme. Ci hanno provato in questi ultimi anni, in controtendenza, gli organismi del sindacalismo conflittuale e dell’anarcosindacalismo a ridare senso e vigore a una scadenza nata dalla lotta per la riduzione d’orario su scala internazionale, indicendo manifestazioni e proclamando scioperi. Con l’agitazione dei temi legati soprattutto alla lotta al precariato, alla guerra e... Leggi tutto

La sfida anarchica nel Rojava

La sfida anarchica nel Rojava
Il libro La sfida Anarchica nel Rojava (pubblicato dalla Biblioteca Franco Serantini, a cura di Norma Santi e Salvo Vaccaro) rappresenta un paziente lavoro di documentazione dell’audace esperimento sociale intrapreso dai curdi e dagli altri popoli presenti nel Rojava. Il testo è articolato in sedici contributi e analizza – criticamente – in particolare il versante libertario, oggettivamente o soggettivamente anarchico. Uno spaccato a 360 gradi (o quasi) della complessa situazione (il famoso “groviglio”) del Rojava (ma nel libro si parla anche del Bakur – i territori curdi sotto amministrazione/occupazione turca – e dei monti Qandil). Comunque un “labirinto” sospeso tra... Leggi tutto

L’autogestione come resistenza alla crisi

L’autogestione come resistenza alla crisi
Secondo le morali religiose, borghesi e stataliste (rosse, nere, bianche o di qualsiasi altro colore politico), il lavoro è indice di ordine, nobiltà, crescita e rispetto per se stess* e per gli altr*. Questi mascheramenti morali servono a coprire i meccanismi ripetitivi, conformisti e di disindividualizzazione del lavoro capitalistico. Non solo: si costringono gli individui ad accettare la divisione del lavoro. Come spiega Kropotkin: “La divisione del lavoro è l’uomo classificato, bollato, contrassegnato per tutta la sua vita, a far dei nodi in una manifattura o come sorvegliante in qualche industria, o come conduttore di una carriola nel tal sito... Leggi tutto

Ci vorrebbe l’Anarchia

Ci vorrebbe l’Anarchia
La crisi sanitaria dovuta all’affiancarsi della pandemia da COVID-19 alle malattie che ordinariamente richiedono nei casi gravi un immediato ricovero in terapia d’emergenza cardio-respiratoria – che ha mandato al collasso i Sistemi Sanitari di tantissimi paesi, in particolare quelli che avevano portato più avanti le ricette neoliberiste di sfascio della sanità pubblica – è l’argomento principe della discussione sia nell’ambito pubblico sia in quello privato. Adesso che in vari paesi il timore della morte, propria e dei propri cari, diminuisce gradatamente con l’affievolirsi in molte nazioni del numero di nuovi contagi, morti e, gradatamente, soprattutto, si rendono nuovamente liberi i... Leggi tutto

La nostra “Fase due”

La nostra “Fase due”
Ci siamo? Si moltiplicano le voci che chiedono una più o meno graduale uscita dalla fase dell’emergenza, a partire dalla ripresa della produzione. Da una parte si strumentalizza il disagio sociale provocato dal coprifuoco generalizzato e dalla diminuzione del reddito provocato dalla chiusura di molti posti di lavoro; dall’altra, si strombazza un presunto rallentamento dell’epidemia. Cominciamo da quest’ultimo punto. Non sono un tecnico ma provo comunque a fare due conti, soprattutto mettendo a confronto le dichiarazioni dei tecnici e dei politici riportate dai mezzi di comunicazione. Secondo i dati rilasciati il 18 aprile, il numero dei nuovi contagi registrato nelle... Leggi tutto

Intervista ai Kina

Intervista ai Kina
Gli aostani Kina sono stati uno dei gruppi più importanti della scena hardcore punk italiana dei primi anni ottanta assieme a Wretched, Negazione, CCM, Indigesti e tantissimi altri. A differenza della gran parte delle band di quel periodo hanno continuato a suonare anche dopo l’esaurimento di quella scena avvenuto tra il 1985 e l’1987 per poi sciogliersi nel 1997. Nel corso della loro storia hanno fatto oltre 300 concerti, pubblicato vari dischi di cui alcuni considerati dei “classici” e dato un forte impulso alle autoproduzioni tramite la loro etichetta “Blu bus” e poi con la cooperativa “Wi confondo”. Quest’anno, in... Leggi tutto
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