Eccoci, dunque, dopo 5 anni di attesa, con un nuovo convegno internazionale dedicato alle Cucine Resistenti. E non potrebbe essere altrimenti, visti i tempi difficili che stiamo attraversando.
Dopo i disastri della pandemia, la crisi climatica, i genocidi dei migranti, le guerre in corso e il riarmo sfrenato, si impone una considerazione collettiva.
Tale valutazione va fatta anche a seguito dell’insediamento del governo reazionario di centrodestra che si è immediatamente reso protagonista di una stretta autoritaria senza precedenti.
Questo convegno, al di là della sua dimensione culturale e conviviale, vuole mettere in evidenza i passaggi di guerra e di crisi pericolosi per la stessa sopravvivenza del genere umano schiacciato nella morsa del profitto e del dominio.
Resistenza, quindi. Resistenza e ancora resistenza. Una resistenza a tutto campo, realizzata dal basso, in prima persona, con percorsi lineari capaci di essere all’altezza dei tempi lunghi che si dovranno affrontare. E questi non ammetteranno né scorciatoie, né illusioni e né tantomeno trasformismi.
Solo una crescita politica e culturale consolidata da pratiche oppositive può invertire questa tendenza. Le Cucine del Popolo si sentono parte di questo progetto antagonista con la loro specificità autogestionaria e indipendente. Questo nuovo appuntamento conferma il nostro impegno militante ventennale e ci proietta in avanti con una proposta culturale di forte spessore.
Nel Convegno affronteremo le rivolte degli schiavi, la solidarietà di classe, il pane dei compagni e dei comunardi, le cipolline del “bestione”, i sovversivi in trattoria, le mense antifasciste, le gnoccate popolari e i gusti resistenti. E questo non è che l’antipasto. Ci saranno musica e concerti, spazi per i bambini, laboratori, spettacoli e tanta convivialità. Non mancheranno i grandi chef: la cuoca di Durruti, il Barone Rosso della Lunigiana e la cuoca di Spartaco che, con le loro proposte gastronomiche, ci faranno rivivere le cucine del passato anticipando quelle del futuro più prossimo.
Avremo ospiti internazionali che ci proporranno le loro esperienze resistenti, in una prospettiva che va ben oltre i confini artificiali che impediscono la libera circolazione degli esseri umani. Ma ci saranno pure i ricordi, indispensabili per il nostro avvenire, che non può vivere senza il passato: ricorderemo Gianni Mura che è stato in più occasioni ai nostri eventi portando contributi a dir poco straordinari.
E non mancheranno le sorprese, in quella che sarà, come sempre, una grande festa all’insegna della sorellanza e della fratellanza.
Massenzatico (RE): convegno internazionale “Cucine Resistenti”
