Non votare: una sfida alla Fortezza Europa

La democrazia è sempre un inganno, ma nel caso delle elezioni europee si raggiunge il ridicolo. L’Unione Europea ha il proprio centro di potere nella Commissione Europea, composta da un delegato per ogni Stato membro. Rappresenta e tutela gli interessi dell’Unione europea nella sua interezza e avendo il monopolio del potere di iniziativa legislativa, propone l’adozione degli atti normativi dell’UE,…

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Platform worker: il miraggio della direttiva europea

L’8 febbraio la Commissione europea ha annunciato il raggiungimento di un accordo sulla Direttiva relativa ai lavoratori digitali (“platform worker”). Chi avesse letto i commenti della stampa in quei giorni sarebbe rimasto disorientato. Mentre “Il Fatto quotidiano” bocciava senza appello l’accordo parlando di “Direttiva annacquata”, “il Manifesto” lo promuoveva, sia pur con qualche distinguo (“non è necessariamente un depotenziamento”). Per…

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La crisi di quale agricoltura?

Il settore primario agricolo, coltivazioni ed allevamenti, fornisce un bene di consumo di assoluta importanza come gli alimenti. Per gli operatori agricoli italiani ed europei, che gestiscono piccole e medie aziende, si sono presentate alcune difficoltà normative e strutturali che alzano i loro costi di produzione e riducono o azzerano i loro redditi. Pertanto le loro proteste si sono indirizzate…

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Il racket del MES. Lo status divino della cleptocrazia europea.

Spesso l’indecisione paga. Per un anno la questione della ratifica della riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità era rimasta in sospeso, nel gioco delle parti tra Salvini e la Meloni; una pantomima con la quale il segretario leghista voleva scaricare sulla leader di Fratelli d’Italia l’intera responsabilità dell’approvazione del nuovo testo riformato. Ci sono in vista le elezioni europee e…

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“Pacco” natalizio. I rider traditi dall’Unione europea.

Natale ha portato ai rider (e in generale a tutti i lavoratori digitali) un dono sgradito. Il 22 dicembre un nutrito gruppo di paesi capeggiato dalla Francia ha bloccato l’iter del progetto di Direttiva sui “platform worker” (i lavoratori che operano alle dipendenze di una piattaforma digitale). La stessa relatrice del progetto Elisabetta Gualmini ha parlato di influenza delle “lobby…

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I costi dell’avventura ucraina

Secondo l’ultimo rapporto dell’Ukraina support tracker (7 dicembre 2022), l’Europa ha superato per la prima volta gli Stati Uniti per quanto riguarda il valore degli aiuti totali impegnati a favore dell’Ucraina. L’ Ukraina support tracker è un gruppo di ricerca all’interno del Kiel Institut für Weltwirtschaft (Istituto per l’economia mondiale di Kiel) che elenca e quantifica gli aiuti militari, finanziari…

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Le strade della guerra. Geopolitica di un conflitto.

Dopo un mese e più dall’inizio del conflitto russo-ucraino, emergono elementi che ci consentono di effettuare nuove valutazioni rispetto a quelle sino ad ora poste all’attenzione dei lettori di Umanità Nova. Due in particolare sono gli aspetti meritevoli di considerazioni. Uno è geopolitico ovvero l’importanza strategica del Mar D’Azov e del Mar Nero, l’altro è la proposta, sempre più concreta,…

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Computer e frontiere. La privacy tra porti sicuri, scudi e ombrelli.

Le frontiere, quelle linee politiche invisibili che separano le regioni geografiche, sono senza dubbio tra le peggiori invenzioni, tra quelle che hanno portato sempre più danni che benefici all’umanità. Quando questa divisione artificiale è stata messa in crisi, senza causare una guerra, ne è scaturito quasi sempre un miglioramento dei rapporti tra le persone. Uno dei più macroscopici esempi è…

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L’Unione europea ha caricato la sveglia. Premesse per guerre future.

Mi sto facendo la convinzione che i grandi scopi del Next Generation UE, la transizione verde e l’innovazione digitale siano funzionali ad una nuova divisione internazionale del lavoro. Con la transizione verde l’Europa punta a rendersi indipendente dalle forniture russe, con l’innovazione digitale e soprattutto con le misure volte a stimolare la nascita di un’industria europea dei semiconduttori e delle…

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Vecchio scarpone. L’Italia partecipa all’escalation in Europa orientale.

Sono stato indeciso se rendere pubbliche o meno queste mie riflessioni sulla crisi in Ucraina, da una parte per non aggregarmi alla variopinta schiera degli estimatori di Putin, dall’altra per non sbilanciarmi in affrettate previsioni che possono essere sempre smentite dall’evoluzione degli avvenimenti. La recente presa di posizione del presidente ucraino Zelensky lancia più di un’ombra sulla campagna allarmistica in…

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Appello alle azioni di solidarietà ai migranti sul confine polacco-bielorusso

Il movimento No Borders in Polonia fa appello per una settimana di azioni di solidarietà dal 6 al 13 dicembre, invitando le realtà che lottano per un mondo senza frontiere a dar vita a iniziative coordinate. Di seguito l’appello del No Borders Team sostenuto anche dalla Federazione Anarchica Polacca. Qui alcune iniziative di solidarietà. APPELLO ALLE AZIONI DI SOLIDARIETÀ dal…

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La concorrenza e il signor Draghi. Ulteriori danni dall’ideologia del libero mercato.

Nella foga di esaltare le gesta del Governo Draghi, si creano dei cortocircuiti mediatici che, talvolta, degenerano nel grottesco. Prendiamo ad esempio il disegno di legge sulla concorrenza, inviato all’approvazione parlamentare in questi giorni: si tratta di una delle 42 “riforme” che l’Italia si è impegnata ad approvare per ottenere dall’Europa i finanziamenti del PNRR. Oltre ad essere una delle…

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Il greenwashing dell’Unione europea. Gli aumenti del prezzo delle bollette.

È indubbiamente anomalo che un ministro in carica annunci l’aumento del prezzo delle bollette della luce. Neanche quando l’ENEL era il monopolista del settore ed era direttamente controllato dal governo, si è mai sentito un ministro fare un’affermazione del genere: si preferiva lasciare all’utenza la sorpresa dell’aumento del prezzo e si evitavano contraccolpi in termini di consenso politico. Oltre alla…

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Piano nazionale di ripresa e resilienza

L’Unione europea ha ricevuto il Piano di ripresa e resilienza dell’Italia, approvato in fretta e furia dai due rami del Parlamento. Con questo piano il governo Draghi vincola ancora di più la politica economica dell’Italia alle scelte di Bruxelles, senza ricevere nulla in cambio. È bene tener presente che, dei ventisette governi che fanno parte dell’Unione europea, solo tredici finora…

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