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La fame. Dedicata a te.

La fame. Dedicata a te.
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Dal 2015 ad oggi la condizione delle classi sfruttate e dei ceti popolari è peggiorata. L’obiettivo 2 dell’Agenda impegna i governi firmatari a sconfiggere la fame: porre fine alla fame, garantire la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile. In Europa e in Italia i governi non hanno fatto niente per raggiungere questo obiettivo Secondo Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione Europea, nel 2021 quasi un cittadino europeo su dieci... Leggi tutto

Friuli-Venezia Giulia. 4 novembre: la guerra è qui!

Friuli-Venezia Giulia.  4 novembre: la guerra è qui!
La guerra è il grande affare del pianeta e l’Italia ne condivide una fetta. Le guerre non solo rendono più delle migrazioni ma nella stragrande maggioranza dei casi ne sono la principale causa. In una fase storica di crisi costante, la risorsa bellica riesce a sbloccare fondi pubblici ingentissimi da iniettare nel circuito industriale e finanziario, procurando profitti immensi, per questo basilare motivo vanno costantemente alimentate. Qualsiasi guerra è un crimine, anche la retorica della “guerra umanitaria” è un inganno. Per questo, per tacitare chi si oppone va mantenuto vivo l’antico concetto che la pace si mantiene con la guerra.... Leggi tutto

Chi sparge l’impostura. Riflessioni antireligiose.

Chi sparge l’impostura. Riflessioni antireligiose.
Tantum religio potuit suadere malorum Lucrezio (I,101) La lotta contro le religioni è un elemento basilare del movimento anarchico, come possiamo riscontrare fin dal suo sorgere. Un esempio del ruolo svolto dalla lotta contro la religione è dato da questo brano di Michele Bakunin, tratto da “Risposta di un internazionale a Giuseppe Mazzini”, in cui critica le posizioni teologiche del rivoluzionario italiano sviluppando un ragionamento che può riferirsi ali processo di formazione comune ad ogni ideologia religiosa. Bakunin rivolgendosi a Mazzini sostiene: “quello che voi chiamate materia è un essere fittizio come il vostro dio, come il vostro satana, come... Leggi tutto

La comunicazione nel mondo militare

La comunicazione nel mondo militare
Il mondo militare gioca, in questi ultimi anni, una partita fondamentale attraverso la comunicazione, per ottenere una piena e definitiva accettazione nel contesto civile. Abbiamo scritto, commentato, denunciato tale attività da parte degli apparati militari, specie nelle scuole di ogni ordine e grado. Ora poniamo l’attenzione su due questioni poco sottolineate: la fondazione Med-Or ed il Comitato per lo sviluppo e la valorizzazione della cultura della Difesa. Uno degli aspetti meno noti delle politiche di sicurezza e difesa è il ruolo delle fondazioni più note come think tank. Le fondazioni o think tank nate nel mondo anglosassone si sono poi... Leggi tutto

Da un orrore senza fine per la fine dell’orrore

Da un orrore senza fine per la fine dell’orrore
Eredi della Prima Internazionale continuiamo a proclamarci internazionalisti. In un mondo dove i nazionalismi, gli identitarismi, i particolarismi, i sovranismi dilagano scatenando guerre e distruzioni seguitiamo a pensare che solo l’unità di tutto il proletariato mondiale possa aprire la strada ad un mondo di liberx ed eguali. Ed è per questo che ci impegniamo e lavoriamo con tuttx coloro che si mobilitano contro il militarismo, il riarmo generalizzato, il complesso militare-industriale e contro le frontiere e gli Stati che le garantiscono per il rilancio della lotta di classe su scala mondiale. E mentre sosteniamo i disertori, i renitenti, gli oppositori... Leggi tutto

La levatrice del regime. Repressione e governi.

La levatrice del regime. Repressione e governi.
Abbiamo cercato sulle colonne di Umanità Nova di seguire il più possibile la crescita della repressione contro l’opposizione politica e sociale. Il governo ha compiuto un evidente salto di qualità, pur nella continuità con l’azione liberticida dei governi precedenti. Un esempio ne sono le frequenti precettazioni nel settore dei trasporti, nell’ambito di una normativa volta comunque a depotenziare le capacità di lotta delle organizzazioni sindacali. A questo possiamo aggiungere l’insistenza dei dirigenti del comparto pubblico, spinta fino al ridicolo, nel tutelare l’immagine del servizio offerto. Questo comportamento, senza arrivare agli onori della cronaca come nel caso dei clamorosi licenziamenti dei... Leggi tutto

Verso il comunismo libertario

Verso il comunismo libertario
Controllo operaio L’insistenza dell’anarchismo sul controllo operaio – l’idea dell’autogestione dell’industria da parte delle associazioni dei lavoratori in base alla loro diversa funzione – poggia su basi molto solide. Questa insistenza risale a Robert Owen, alla prima Associazione Internazionale degli Operai, al movimento socialista ghildista in Inghilterra e al movimento sindacalista precedente alla Prima Guerra Mondiale. Con la Rivoluzione russa, la tendenza al controllo operaio sotto forma di liberi soviet (consigli), sorta spontaneamente, fu definitivamente stroncata con il massacro di Kronstadt del 1921. Lo stesso tragico destino attendeva i consigli operai in ascesa in Ungheria, Polonia e Germania Est [a... Leggi tutto

Contro la guerra, le basi militari e la rapina sociale

Contro la guerra, le basi militari e la rapina sociale
Che l’opposizione alla guerra non sia solo un’urgenza umanitaria ma anche un’urgenza sociale e di classe è una verità che si appalesa senza bisogno di grandi studi. Basta confrontare l’andamento della spesa militare con l’andamento della spesa per un sistema sanitario sempre più disastrato e inaccessibile alla massa dei lavoratori più poveri. La spesa militare in Italia è passata dall’1,07% del PIL del 2015 a circa l’1,5% in questi anni post-pandemia, mentre secondo le previsioni governative dovrebbe raggiungere il 2% entro al 2028. Visto la guerra in Ucraina, il continuo allargamento delle missioni militari all’estero e gli appetiti crescenti dell’industria... Leggi tutto

No alla scuola dei padroni

No alla scuola dei padroni
La riforma degli istituti tecnici e professionali Lo scorso 18 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di disegno di legge che istituisce la filiera formativa tecnologica professionale. La denominazione non certo casuale, quella appunto di “filiera”, sottolinea in modo inequivocabile la caratteristica tipicamente produttivistica di questa riforma, che colloca i tecnici e i professionali in un ambito dichiaratamente altro rispetto all’asse formativo culturale proprio dei percorsi liceali. La riforma si configura come una sperimentazione che andrebbe a modificare radicalmente l’assetto di questo segmento importante della scuola secondaria superiore. Vediamo che cosa cambia. Innanzitutto i percorsi scolastici si... Leggi tutto

Abbandonare la (grande) nave

Abbandonare la (grande) nave
Trieste: mare in pericolo Il 20 e il 27 settembre scorsi si sono svolti a Trieste due incontri sul tema del mare, degli ecosistemi marini e dell’inquinamento, organizzati dal gruppo anarchico Germinal e da Friday for Future Trieste. Gli incontri, entrambi molto partecipati, hanno visto due biologhe marine confrontarsi sulle diverse tematiche riguardanti il mare, in particolare il Golfo di Trieste che, seppur circoscritto, è caratterizzato da una elevata biodiversità ma anche da un grande impatto antropico. Da millenni il mare è fonte di cibo, strada commerciale e affascinante mistero; più recentemente è diventato anche fonte di divertimento, relax e... Leggi tutto

Lo stato è il problema

Lo stato è il problema
da “Dittatura e Rivoluzione” di Luigi Fabbri Lo Stato, – cioè l’istituzione governativa, che fa le leggi e le impone con la forza coercitiva, con la violenza o la minaccia della violenza, – ha una sua vitalità propria, e costituisce con i suoi componenti stabili o elettivi, coi suoi funzionari o magistrati, coi suoi gendarmi e con i suoi clienti, una vera e propria classe sociale a parte, divisa in tante caste per quante sono le ramificazioni del suo potere; e questa classe ha degli interessi suoi speciali, parassitari od usurai, in conflitto con quelli della restante collettività che lo... Leggi tutto

Sciopero Big 3: come è iniziato

Sciopero Big 3: come è iniziato
Intervista a un militante di base Da settimane, la United Auto Workers (UAW) ha intensificato la preparazione dello sciopero delle tre grandi (Big 3) case automobilistiche – GM, Ford e Stellantis. L’UAW rappresenta circa 150.000 lavoratori delle tre aziende. Tutte e tre le aziende hanno accumulato miliardi di dollari di profitti negli ultimi anni. In una trasmissione in diretta la sera di giovedì 14 settembre, il presidente dell’UAW Shawn Fain ha annunciato che i lavoratori dell’UAW di alcuni stabilimenti selezionati, ognuno dei quali rappresenta una delle tre grandi aziende, avrebbero scioperato a mezzanotte. Questa strategia di sciopero in stabilimenti selezionati... Leggi tutto

Più galera per tutti (i migranti)

Più galera per tutti (i migranti)
Il governo Meloni ha scelto ancora una volta una cornice simbolica per annunciare nuovi provvedimenti repressivi contro i migranti. La prima volta era stata a Cutro, dove si era appena consumata una nuova strage di Stato, in questa occasione ha scelto Lampedusa dove da mesi si sta creando a tavolino l’emergenza stipando chi arriva sull’isola. Gli obiettivi del governo sono due e ricalcano le politiche di tutti i governi precedenti. La prima è il blocco delle partenze, pagando i governanti dei paesi di emigrazione e transito. Non le sarà facile, specie se mira a far pagare all’UE o persino all’ONU... Leggi tutto

Per il prossimo sciopero generale

Per il prossimo sciopero generale
In questi due anni il sindacalismo di base ha organizzato tre scioperi generali contro il militarismo, la guerra e l’economia di guerra. All’indomani di ogni sciopero, chi non ha ancora rotto il cordone ombelicale con il sindacalismo di stato ha parlato di iniziative velleitarie ed avventuriste. È stato detto che il movimento non era maturo, che gli scioperi erano piovuti dall’alto ecc. E invece gli scioperi che sono stati organizzati compattamente da tutto il sindacalismo di base, con il coinvolgimento significativo di lavoratrici e lavoratori, hanno rappresentato un elemento di rottura importante, un esempio per tutta l’Europa di reale mobilitazione... Leggi tutto

Rilancio del nucleare: soluzione o trappola? La decarbonizzazione non comincia con l’uso dell’atomo.

Rilancio del nucleare: soluzione o trappola? La decarbonizzazione non comincia con l’uso dell’atomo.
Fra le varie giustificazioni che vengono date alla scelta del nucleare – oltre alle bugie pure e semplici secondo cui si tratterebbe di un’energia “pulita, sicura ed a buon mercato”, che ci permetterebbe di assicurare la nostra indipendenza energetica – la più importante riguarda una sua ipotetica decarbonazione, in rapporto a tutte le altre fonti di energia elettrica. Facendo una piccola ricerca, e paragonando due paesi che questa energia elettrica la producono utilizzando fonti diverse, ci si accorge facilmente che questo argomento non sta in piedi. Guardiamo dunque più da vicino come l’energia elettrica viene prodotta in Francia ed in... Leggi tutto
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