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Argentina. Volano gli stracci.

Argentina. Volano gli stracci.
Ad un incontro internazionalista a cui partecipavano correnti trotzkiste, della sinistra comunista e anarchiche, il rappresentante della Lega per la quarta internazionale se l’è presa con il Partido Obrero argentino e l’alleanza elettorale di cui fa parte, il Frente de la Izquierda. Il Partido Obrero sarebbe colpevole di abdicare all’autonomia che dovrebbe caratterizzare i partiti leninisti e di dar vita ad alleanze interclassiste. La prova? Stando a quanto afferma l’accusatore, al secondo turno delle elezioni presidenziali argentine una delle forze che compongono l’alleanza, Izquierda Socialista, ha dato indicazione di votare per Massa, peronista di destra, e la stessa candidata presidente... Leggi tutto

Oltre il fumo delle elezioni

Oltre il fumo delle elezioni
Pizzo e vecchi merletti Nonostante ultimamente abbia studiato con cura le regole del “bon ton”, riscuotendo anche un discreto successo nel jet set della politica che conta e che prima la schifava, Giorgia Meloni ha nuovamente brillato per delicatezza parlando di “pizzo di Stato” alla chiusura della campagna elettorale per le amministrative siciliane a Catania. Queste le sue dichiarazioni volte ad arruffianarsi i voti dei commercianti: “La lotta all’evasione fiscale si fa dove sta davvero: big company, banche, frodi sull’IVA, non sul piccolo commerciante a cui chiedi il pizzo di Stato, perché devi fare caccia al gettito più che lotta... Leggi tutto

Elezioni regionali nel Lazio: ha vinto chi non ha votato

Elezioni regionali nel Lazio: ha vinto chi non ha votato
Nel Lazio si sono svolte le elezioni regionali. Il candidato presidente eletto è stato Francesco Rocca, detto “Ketchup” ai tempi in cui frequentava i fascisti di Ostia ed aggrediva gli studenti e i compagni del liceo “Anco Marzio”. Fu beccato all’epoca a spacciare eroina in pineta per conto di una banda di nigeriani e fu condannato a tre anni e due mesi di galera. Quelli che non ne capiscono nulla di cucina dicono che il ketchup sta bene con tutto e quelli che invece di affarismo politico ne capiscono hanno pensato che Ketchup stesse bene con la gestione fascista della... Leggi tutto

Che l’astensione diventi diserzione

Che l’astensione diventi diserzione
Ancora una volta una cosa è chiara, il prossimo parlamento e il prossimo governo saranno più distanti che mai dalle classi sfruttate. Neanche due elettori su tre sono andati a votare, in alcune regioni appena uno su due, con una partecipazione al voto che a livello nazionale si è fermata al 63,9% con un calo di ben nove punti percentuali dalle elezioni precedenti. Nel momento in cui scrivo non è ancora concluso il conteggio dei voti, ma i dati, già stabili, assegnano la prevalenza alla coalizione di destra. Sembra infatti che nonostante il crollo della partecipazione alle urne la destra... Leggi tutto

Convegno FAI: “Per l’azione diretta, contro la delega”

Convegno FAI: “Per l’azione diretta, contro la delega”
Di fronte alla crisi politica e sociale in corso, i partiti hanno deciso di anticipare le elezioni per assicurarsi il potere prima che le loro politiche di guerra e miseria facciano esplodere la questione sociale nei prossimi mesi. Le varie liste elettorali chiamano gli elettori al voto promettendo tutto e il contrario di tutto ben sapendo che le decisioni reali che riguardano la vita di tutt* sono già state prese. Uno dei motivi-guida del dibattito elettorale è quello del pericolo fascista, agitato spesso da quelle stesse forze che hanno contribuito a sdoganare la memoria storica del fascismo così come la galassia neofascista. Questa... Leggi tutto

La catena elettorale

La catena elettorale
Le dimissioni di Mario Draghi da presidente del Consiglio dei Ministri (21 Luglio) e di Nello Musumeci da Presidente della Regione Sicilia (5 Agosto) hanno portato ad un grosso fermento all’interno delle forze politiche istituzionali. Nell’ultimo mese, personalità come Meloni, Salvini, Letta, Berlusconi, Calenda e Conte, si sono esposti a livello pubblico in comizi cittadini, talk show e social network per accaparrare consensi e tornare, così, a gestire la cosa pubblica secondo gli interessi dei gruppi di potere economico che stanno dietro costoro. Il momento storico che affrontiamo, però, è diverso da quello delle precedenti elezioni nazionali (2018): la guerra... Leggi tutto

Elezioni amministrative a Milano? Votare non serve, astenersi non basta, solo la lotta paga!

Elezioni amministrative a Milano? Votare non serve, astenersi non basta, solo la lotta paga!
L’ennesima passerella elettorale è in corso. Decine di candidati/e con i visi sorridenti appaiono su migliaia di giganti manifesti elettorali, tutti pagati con le nostre tasse, attraverso i cosiddetti “rimborsi elettorali”. Dopo le elezioni, come sempre, ogni promessa sarà dimenticata e la delega data con il voto verrà usata dai partiti, di destra o di sinistra senza distinzione, per far valere gli interessi dei più forti: finanzieri, palazzinari, avidi costruttori e imprenditori d’assalto. Milano è la città dove diminuisce l’ossigeno e crescono inquinamento, cemento e consumo di suolo: piazze e parchi lasciano il posto all’asfalto e ai centri commerciali, e... Leggi tutto

“Diritto di voto” – Isaac Asimov (1955)

“Diritto di voto” – Isaac Asimov (1955)
ASIMOV, Isaac, “Diritto di Voto”, 1955, prima traduzione italiana in 1962 in Galaxy, anno V, n. 12. Uno degli argomenti politici e mediatici più seguiti di questi tempi – scriviamo queste righe l’otto novembre 2020 – riguarda le elezioni statunitensi. Trump parla di brogli elettorali, le principali emittenti televisive lo oscurano, una parte del suo partito cerca di smorzare le tensioni, lui non pare voglia mollare e così via. Vi chiederete tutto questo cosa c’entra con la fantascienza; al limite si potrebbe parlare di surrealismo o, addirittura, di racconti dell’assurdo. Eppure, fra gli innumerevoli racconti di uno dei più noti... Leggi tutto

Il voto è un inganno

Il voto è un inganno
I padroni che hanno il potere,  attraverso i loro politici ci hanno distrutto la sanità con la diminuzione drastica dì ospedali, ambulatori e tagli di personale dì ogni ordine e grado;EPPURE NOI SIAMO ANDATI A VOTARE. Hanno fatto a pezzi la scuola legandola all’ultimo gradino della scala sociale e condizionandola al profitto, al denaro come se fosse un’azienda facendo diventare una MERCE il sapere, la cultura l’istruzione, EPPURE NOI SIAMO ANDATI A VOTARE. La disoccupazione avanza e dilaga in ogni ambiente di lavoro perché non siamo noi  lavoratori e proletari a godere del progresso delle macchine e della scienza ma... Leggi tutto

Tutti allegramente in scatola

Tutti allegramente in scatola
Le cronache di politica interna italiane sono state in questi ultimi messi egemonizzate dal fenomeno delle sardine, un fenomeno nato in Emilia Romagna per fare da spalla ad una campagna elettorale per le regionali, che vedevano il candidato del PD, Bonaccini, messo in una certa difficoltà dalla Lega Nord. Sono certamente servite allo scopo: in una regione come l’Emilia Romagna, dove fino a qualche anno fa l’egemonia del PD e sopratutto dei partiti che ne erano la genesi era indiscussa, il richiamo ad una sorta di fronte unitario antifascista in chiave antileghista è servito a compattare il pacchetto di voti... Leggi tutto

Ancora sui Municipi / Piccoli o grandi

Ancora sui Municipi / Piccoli o grandi
Questo mio contributo è non solo per rispondere all’articolo “Il rapporto con le amministrazioni Illuminate” di Enrico Voccia, apparso su Umanità Nova del 1° aprile 2019 (il quale faceva seguito al mio “Uscire dall’alveo e ripartire dai territori locali” del 24 marzo 2019), ma anche per cercare di approfondire la questione da me sollevata, in altre parole l’eventuale collaborazione con le amministrazioni cittadine. Per quanto riguarda l’articolo di Voccia, mi sembra che l’intento fosse più quello di cercare di raddrizzare l’asta della bandiera rosso-nera (semmai qualcuno avesse voluto inclinarla) cercando conferma nei pensatori dell’anarchismo internazionale e italiano, nello specifico di... Leggi tutto

Gli anarchici non votano, lottano!

Gli anarchici non votano, lottano!
Riteniamo le elezioni parte di un sistema corrotto, oppressivo e sfruttatore. Nulla di nuovo: all’origine della concezione moderna dell’anarchia, che ha circa 250 anni, lo spirito dell’anarchismo è sempre stato orientato alla lotta diretta per l’autogestione e per il federalismo decentralizzato. Quest’ultimo è caratterizzato dalla costruzione di una forza politica legittimata dal basso, da parte degli oppressi e degli sfruttati. È sempre esistita una resistenza a tutte le proposte istituzionali che vogliono eliminare questa autonomia e le elezioni rappresentano appunto la rimozione dell’autonomia e violano la libertà delle persone di poter fare politica direttamente, senza rappresentanza, senza partiti e senza... Leggi tutto

Ballottaggio? Non ci stiamo

Ballottaggio? Non ci stiamo
La recente tornata elettorale ha dimostrato una volta di più quanto il meccanismo delle elezioni sia di per sé inutile e dannoso. Attraverso il meccanismo elettorale non solo si consegna a qualcuno il potere di decidere al nostro posto, ma si consente ai padroni, alla chiesa, ai militari, alla mafia di attivare i loro canali di consenso e orientare voti. In occasione delle elezioni i capitali si muovono, ma non certo a vantaggio dei lavoratori e della gran parte della popolazione, che vive di sfruttamento e oppressione. È attraverso le elezioni che la miseria dei fascisti trova una rappresentazione numerica,... Leggi tutto

Soprattutto i ricchi piangono

Soprattutto i ricchi piangono
La vera notizia di queste ultime elezioni non è il previsto trionfo di Salvini, quanto la sopravvivenza politica del PD, il quale vede finalmente esaurirsi l’effetto Renzi. Nelle elezioni europee di cinque anni fa, Renzi aveva condotto il PD al suo massimo storico, poi, nel giro di qualche anno lo ha condotto al minimo storico. Da quella vicenda Salvini dovrebbe trarre una lezione sia sul carattere volatile dei successi elettorali, sia sull’illusorietà del voler trasferire il risultato delle elezioni europee alle politiche, dove vota un 20% in più di elettori. L’arena elettorale celebra i suoi trionfi e le sue condanne,... Leggi tutto

Lo sfacelo secondo i due Mattei

Lo sfacelo secondo i due Mattei
Le elezioni europee appena scorse sono state variamente commentate, con un balletto dei numeri e dei commenti su chi ha vinto e chi ha perso a livello nazionale e del parlamento europeo; numeri e commenti che praticamente non hanno mai fatto i conti con un convitato di pietra – l’astensionismo e, soprattutto, le motivazioni degli astensionisti (il dato bruto è del 44% per l’Italia e del 50% per l’intera Unione Europea). Astensionismo ed astensionisti sono pertanto il non detto, il non calcolato, il non considerato: eppure, una volta che lo si prenda in considerazione, l’immagine di ciò che è davvero... Leggi tutto
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