Tratto dall’opuscolo “Le basi morali dell’anarchia” (1904) Il concetto della libertà è andato sempre più rapidamente trasformandosi. Come non esiste nel mondo morale il libero arbitrio, se non come illusione ereditaria dei nostri sensi, così in senso assoluto non esiste autonomia completa dell’individuo nella società. L’istinto di socievolezza, sviluppatosi man mano nell’uomo con l’incalzare della civiltà, è divenuto bisogno fondamentale…
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Perché diventare anarchico in Sudan?
Pubblichiamo questo testo uscito sul primo numero di Espoir del gennaio-febbraio 2025 foglio in lingua francese e araba di critica politica e letteraria a cura del Raggruppamento Anarchico Sudanese e della CNT-AIT francese Questa domanda mi ha sempre tormentato, a più riprese, in un paese caratterizzato per la sua diversità ideologica, culturale, etnica, tribale e politica – in cui esisterebbero…
Leggi di piùAnarchist Libraries – Tornare ai libri tornare alle idee
“La gente assimila sempre meno. Tutti sono sempre più impazienti, più agitati e irrequieti. Le autostrade e le altre strade di ogni genere sono affollate di gente che va un po’ dappertutto, ovunque, ed è come se non andasse in nessun posto. I profughi della benzina, gli erranti del motore a scoppio. Le città si trasformano in auto-alberghi ambulanti, la…
Leggi di piùI mille volti del riarmo. Nazionalismi patriottismi e retorica di guerra
La sera del 3 maggio 2025, a Domodossola, si è svolta la “Manifestazione per il Disarmo”, promossa dal Comitato Ossola, di cui faccio parte, nell’ambito della campagna europea “Ferma il Riarmo”. Un evento partecipato e sentito, iniziato con interventi e musica e culminato in una fiaccolata per le vie della città. Ma non possiamo nasconderci dietro un semplice momento locale:…
Leggi di piùUn anno di opposizione a Milei. Intervista alla FLA
Pubblichiamo questa intervista realizzata dalla Commissione di Relazioni Internazionali della FAI con alcunx compagnx della Federazione Libertaria Argentina sulla situazione ad un anno dall’insediamento di Javier Milei alla presidenza del paese. D: Potresti parlarci della situazione economica e sociale in Argentina? R: A dicembre 2024 si è concluso il primo anno di governo di Javier Milei. Potrei sinteticamente definirlo da…
Leggi di piùDi cava si continua a morire. Reduci della guerra del capitale
Continua la tragica conta di vittime che perdono la vita sul posto di lavoro, in un’inesorabile emorragia che si allarga sempre di più. Gli operai rappresentano la categoria di lavoratori più esposta al rischio di incidente, il settore delle costruzioni è il più colpito, non sono da meno quello dei trasporti e il manifatturiero. Si assiste a questo triste paradosso:…
Leggi di piùIl laboratorio dell’anarchia. Recensione
IL LABORATORIO DELL’ANARCHIA Gli esperimenti di Errico Malatesta con la rivoluzione 1889-1900 Davide Turcato pp368 EUR 15,00 ISBN 798-88-95950-85-3 NUOVA USCITA – Edizioni ZIC Questo libro è dedicato a chi voglia comprendere l’anarchismo. Molti storici di questo movimento sono emuli di quel poliziotto, descritto da Edgar Allan Poe, che chiamava «bizzarria» qualunque cosa sfuggisse alla sua comprensione, e così «viveva…
Leggi di piùUna violenza sistemica. Ribelliamoci allo sfruttamento dei nostri corpi
Notizie costanti di femminicidi e di morti sul lavoro si rincorrono costellando la cronaca quotidiana. Tre morti sul lavoro ogni giorno. Tre femminicidi ogni settimana. Una media ossessiva. Le statistiche sono implacabili, anche quelle ufficiali; quelle elaborate da strutture autogestite, come l’Osservatorio transfemminista sulla violenza di genere, ne contano molte di più. E in mezzo c’è la scia di sangue…
Leggi di piùDai cantieri da l’arse officine. Basta morti sul lavoro!
Non è la prima volta che su queste pagine si pubblicano articoli in merito alle morti sul lavoro. Iniziando questo intervento, la mia prima preoccupazione è stata quella di non scrivere banalità su un tema tanto grave. Cercherò di non farlo, perché riguarda persone come tutt* noi. Persone che escono la mattina per andarsi a guadagnare un salario sempre più…
Leggi di piùFermiamo il riarmo. Smantelliamo gli eserciti. Antimilitarismo sempre
Il mondo precipita sempre più nella devastazione della guerra. Gli stati dell’Unione Europea hanno avviato piani di riarmo per dotarsi di mezzi pesanti, armamenti e scorte di munizioni. In parallelo si preparano ad aumentare le file degli eserciti, cercando di arruolare le giovani generazioni propagandando l’ideologia militarista nelle scuole e nella società, presentando la carriera militare come una alternativa alla…
Leggi di piùTorino. Antimilitaristi in piazza contro il Business Forum Turchia
Torino. Lunedì 12 maggio Varie realtà che si oppongono apertamente alla militarizzazione della società e all’oppressione del regime autoritario di Erdogan in Turchia, hanno animato di interventi, canti e balli un rumoroso presidio davanti al Palazzo Ceriana Mayneri, sede nella quale si sta svolgendo il Business Forum Turchia. L’evento – organizzato dalla Regione Piemonte, dalla Camera di Commercio di Torino…
Leggi di piùOlga Raccagni. Ciao compagna!
Ci ha lasciati pochi giorni prima del 25 aprile. Lei sempre fieramente antifascista, proletaria e con un chiaro schieramento di classe. Da giovane era stata comunista, ma, incrociando i suoi percorsi sul terreno delle lotte, era diventata anarchica. Nel movimento No Tav era una presenza costante. Eppure per lei non era certo facile. Una gamba offesa dalla poliomielite, ondeggiava sulla…
Leggi di piùCcu mancia fa muddichi: aggiornamenti sulla repressione contro il movimento NO MUOS
Mentre la guerra sul fronte esterno continua, con accelerazioni continue tra il costosissimo piano per il riarmo europeo (costosissimo non solo a livello economico ma anche sociale), vani cessate il fuoco davanti a un genocidio le cui radici hanno più di 70 anni e crimini di guerra commessi ormai giornalmente sia in Palestina che in Ucraina, anche la guerra sul…
Leggi di piùIn morte del papa re. La maschera populista di un monarca
Roma blindata. Strade chiuse, piazze militarizzate, cecchini sui tetti, sistemi anti-drone attivati, cacciatorpediniere pronti sul Tevere. Per salutare un sovrano straniero, Jorge Mario Bergoglio detto “Papa Francesco”, la città è stata trasformata in un teatro di guerra. Gli allarmi rimbalzavano sui cellulari dei cittadini come una nuova liturgia dell’ansia, mentre l’intera popolazione, ignara e impotente, si trovava sequestrata dentro la…
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