La sconfitta referendaria del 9 Giugno era ampiamente attesa. Tra le stesse promotrici della consultazione lo scetticismo era fortemente diffuso. Salta subito all’occhio la cialtroneria e il pressapochismo di un comitato promotore che aveva delegato il successo della consultazione all’accoppiata con il referendum sulla legge riguardante l’autonomia differenziata. Quest’ultimo avrebbe dovuto (nella testa delle promotrici e dei promotori) tirare la…
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Avventurismo referendario. Solo la lotta decide
Il destino degli ultimi cinque quesiti referendari era già scritto all’indomani della sentenza della Corte Costituzionale – nel gennaio 2025 – che aveva ritenuto inammissibile la richiesta di referendum volto all’abolizione della cosiddetta autonomia differenziata imposta dal governo Meloni al paese, lasciando gli altri alla deriva. Quella deriva che si è concretizzata con il risultato, dal significato inequivocabile, di lunedì…
Leggi di piùLo spettro dell’astensione. Flussi e riflussi elettorali dal 2008 al 2022
Codice Rosso, rivista on line, ha pubblicato una ricerca di McSilvan dedicata all’analisi dei flussi elettorali dal 2008 al 2022 con particolare riguardo alla classe operaia e ai percettori di redditi bassi. Questa ricerca, nella misura in cui ci offre uno spaccato reale dell’orientamento politico delle classi sfruttate e dei ceti popolari dell’Italia di oggi, è una smentita della concezione,…
Leggi di piùReferendum cittadinanza. Nostra patria è il mondo intero…ancora!
Quella della “cittadinanza” è una questione che risale davvero alla notte dei tempi. Basti pensare che solo nel 49 avanti cristo gli abitanti delle regioni nel nord della penisola italiana ebbero riconosciuto per legge il diritto di considerarsi “cittadini romani”. E nel corso di questi duemila anni le leggi sulla cittadinanza sono cambiate secondo gli interessi delle élites al potere…
Leggi di piùLa trappola del referendum. Si cambia con la lotta, non con il voto
I referendum abrogativi previsti per le giornate dell’8 e 9 giugno, i cui quesiti riguarderanno il reintegro sul posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo, le indennità per i lavoratori licenziati nelle imprese con meno di 15 dipendenti, i contratti a termine, la responsabilità delle aziende committenti sugli infortuni nel lavoro in caso di appalti e la riduzione del…
Leggi di piùSenza lotta non si va da nessuna parte
Il referendum è sicuramente uno strumento collocato all’interno di un percorso istituzionale e, tra i vari limiti, ha quello di essere solo abrogativo, permettendo esclusivamente di negare una legge esistente o parte di essa per modificarne il senso. Ma comunque esiste una differenza importante rispetto alle altre procedure dell’istituto elettorale: non si eleggono rappresentanti ai quali delegare il potere di…
Leggi di piùLa trappola del referendum. L’astuta mossa della burocrazia sindacale
CGIL e UIL hanno raccolto le firme necessarie per cinque referendum, e il governo ha fissato le date dell’8 e del 9 giugno per le votazioni. Se vincerà il “sì” alcune norme vessatorie riguardo ai licenziamenti e al lavoro precario verranno abolite, la responsabilità sull’applicazione della normativa sulla sicurezza si estenderà all’azienda committente, in caso di appalti, e i cittadini…
Leggi di piùCannabis: il referendum delle beffe
Nel luglio di quest’anno la prestigiosa rivista di medicina Lancet ha dedicato un lungo editoriale al cinquantesimo anniversario della dichiarazione di “guerra alla droga” del presidente Nixon: “Sono trascorsi 50 anni dal discorso del 18 giugno 1971 del presidente degli Stati Uniti Richard Nixon che pubblicizzava la guerra alla droga dell’amministrazione statunitense. Nixon dichiarò che l’abuso di droga era ‘il…
Leggi di piùIl voto è un inganno
I padroni che hanno il potere, attraverso i loro politici ci hanno distrutto la sanità con la diminuzione drastica dì ospedali, ambulatori e tagli di personale dì ogni ordine e grado;EPPURE NOI SIAMO ANDATI A VOTARE. Hanno fatto a pezzi la scuola legandola all’ultimo gradino della scala sociale e condizionandola al profitto, al denaro come se fosse un’azienda facendo diventare…
Leggi di piùContro la deriva autoritaria in atto, Contro il parlamentarismo, Per l’autogoverno dei territori e l’autogestione sociale
Per noi anarchici il governo, il Parlamento, a prescindere dalle forme che assumono in un determinato contesto storico, restano sempre l’espressione del dominio di una casta di privilegiati sulla stragrande maggioranza della popolazione. Il 20 e il 21 settembre si terrà il referendum per confermare o rigettare la decisione presa quasi all’unanimità dall’attuale Parlamento di tagliare il numero dei parlamentari: 230 deputati…
Leggi di piùI ciuchi non volano
Gli anarchici si interessano del referendum istituzionale? Domenica 20 e lunedì 21 settembre si terrà il referendum confermativo del taglio dei parlamentari previsto dalla riforma costituzionale approvata recentemente dal parlamento. Il referendum è stato indetto dal Consiglio dei Ministri, visto il riconoscimento di ammissibilità dato dalla Corte costituzionale. Di fronte a questo evento, negli ambienti anarchici è diffuso la convinzione…
Leggi di piùSulla situazione in Catalogna
Continuiamo a seguire gli avvenimenti in Catalogna pubblicando vari materiali, dopo gli articoli di Claudio Venza e Monica Jornet ecco un comunicato congiunto dei maggiori sindacati anarcosindacalisti e libertari spagnoli. La redazione web Le organizzazioni firmatarie, sindacati di settore statale, condividono la preoccupazione per la situazione in Catalogna, per la repressione che lo Stato ha scatenato, per la riduzione dei…
Leggi di piùRivendicazioni di classe
“La democrazia sindacale è importante. Ma sottoporre l’accordo su Alitalia al referendum tra i dipendenti, snaturando il nostro ruolo, forse è stato un errore e su questo bisognerà aprire una riflessione unitaria”. (…) Ci sono circostanze di crisi, come quella della compagnia aerea, in cui dare la parola direttamente ai lavoratori non è la soluzione. Anzi: ‘Abbiamo scaricato la responsabilità,…
Leggi di piùErdogan eletto dittatore. Con brogli
Erdogan ha vinto il referendum costituzionale del 16 aprile. Il si ha prevalso sul no di stretta misura, il 51,3 contro il 48,7. Secondo la Rete dei giornalisti indipendenti, la BIA-NET, al voto si sono recati circa l’84% degli aventi diritto. Sin dalle prime ore l’opposizione ha denunciato brogli e irregolarità: video che mostrano schede timbrate a pacchi, seggi chiusi…
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