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Dallo stalinismo all’anarchia. Alwyn Skinner, un gallese nella rivoluzione spagnola.

Dallo stalinismo all’anarchia. Alwyn Skinner, un gallese nella rivoluzione spagnola.
Un breve resoconto della vita e della misteriosa morte di Alwyn Skinner, volontario delle Brigate Internazionali Nel parco dei Victoria Gardens di Neath (Galles) si trova un monumento commemorativo per tre volontari di Neath delle Brigate Internazionali, tutti morti in Spagna. Uno dei tre è indicato come Alwyn Skinner. Si tratta di Alwyn Eugene Morgan Skinner, nato a Neath il 16 gennaio 1912. Il monumento è stato eretto nel 1996. Tuttavia, in precedenza l’inclusione di Alwyn Skinner avrebbe incontrato l’opposizione del Partito Comunista. Quando l’agente capo del Partito Comunista di Gran Bretagna in Spagna durante la guerra civile, l’arci-stalinista Bill... Leggi tutto

I gabbiani vengono tutti da Brooklyn. Storia di Giuseppe Zangara.

I gabbiani vengono tutti da Brooklyn. Storia di Giuseppe Zangara.
Quando qualcuno si prende la briga di raccontare roba che finisce male, accade raramente che la storia venga offerta al lettore dalla prospettiva di chi impugna la pistola. Molti anni fa Francesco Guccini osò cantare alla maniera dell’anarchico Pietro Gori la vicenda di un macchinista di cui non conosceva la faccia né il nome, l’età e il colore dei capelli e che nell’estate 1893 tentò di scagliare la sua locomotiva contro un treno pieno di signori. Non riuscì nell’intento, ma il macchinista un nome ce l’aveva – Pietro Rigosi. E aveva pure una faccia, che restò sfigurata dalle conseguenze dell’impatto... Leggi tutto

Salvador Seguì a cento anni dal suo assassinio

Salvador Seguì a cento anni dal suo assassinio
Tratto dalla biografia pubblicata sul sito della Fundacion Salvador Seguì Salvador Seguí Rubinat (Lérida, 1887 – Barcellona, 1923), noto come “El noi del sucre” (“Il ragazzo dello zucchero”), fu uno dei leader più importanti dell’anarcosindacalismo in Catalogna all’inizio del XX secolo. Cercò di dare nuovo impulso alla lotta proletaria senza dimenticare l’essenza della sua ideologia anarchica. Si formò come pittore, professione che esercitò sempre e dalla quale trasse il proprio sostentamento. Fin da giovane mostra interesse per la politica e le idee libertarie; seguace della Scuola Moderna di Francisco Ferrer Guardia e di vari autori come Sorel, Kropotkin, Reclus e... Leggi tutto

Virgilia D’Andrea (1888-1933): antifascista, poeta, insegnante, anarchica.

Virgilia D’Andrea (1888-1933): antifascista, poeta, insegnante, anarchica.
Ricordiamo Virgilia d’Andrea a novanta anni dalla morte, avvenuta il 12 maggio 1933 a Nuova York per cancro, traducendo da libcom il necrologio apparso su “Freedom” di Nuova York nel giugno 1933. Virgilia d’Andrea, la nostra amata compagna e poetessa, è morta il 12 maggio a New York, all’età di 43 anni, vittima di un male che ha sfidato tutte le risorse della scienza e le cure devote dei compagni. Dopo la recente perdita di Malatesta e Galleani, il movimento anarchico, e in particolare la sua componente italiana, perde con Virgilia d’Andrea un altro dei suoi migliori lasciando un vuoto... Leggi tutto

Uso della forza e violenza del potere

Uso della forza e violenza del potere
I lavori pubblicati nel libro “Piombo con piombo” ci permettono di osservare l’evoluzione del dibattito nel movimento anarchico sul tema della forza; cioè della forza che le classi subalterne o individui e gruppi che ne fanno parte devono usare per difendersi dalla violenza del governo e delle classi privilegiate. “Piombo con piombo”: il 1921 e la guerra civile italiana, a cura di G. Sacchetti, riporta i lavori di una trentina di studiosi, presentati in due convegni scientifici; numerose le parti dedicate specificatamente al movimento anarchico. L’ascesa del fascismo, garantita dall’impunità concessa dalle istituzioni del regno d’Italia alle violenze squadriste, assieme... Leggi tutto

Anarchismo realizzabile e realizzatore

Anarchismo realizzabile e realizzatore
Siamo lieti di comunicare la nuova uscita Malatesta: Opere Complete “ANARCHISMO REALIZZABILE E REALIZZATORE – Pensiero e Volontà e ultimi scritti 1924-1932” a cura di Davide Turcato. Saggio introduttivo di Roberto Carocci, pp. 368 EUR 30,00, ISBN 978-88-95950-73-0. Il 1° gennaio 1924 esce a Roma il primo numero di Pensiero e Volontà, la rivista che Malatesta dirige fino al novembre 1926, quando la pubblicazione viene soppressa d’autorità insieme a tutta la stampa antifascista. In questa rivista, come negli ulteriori scritti che riesce a pubblicare nella stampa anarchica fuori d’Italia — aggirando la morsa in cui il regime fascista lo stringe... Leggi tutto

Libertà o dittatura. Il concetto anarchico della rivoluzione (parte seconda)

Libertà o dittatura. Il concetto anarchico della rivoluzione (parte seconda)
“Libertà anche per i nemici nostri?” ci si chiede. La domanda è ingenua o subdola. Coi nemici siamo in lotta, e nella mischia non si riconosce al nemico nessuna libertà, neppur quella di vivere. Se essi fossero dei nemici solo… teorici, se ce li trovassimo di fronte disarmati, nell’impossibilità di attentare alla libertà nostra, spogli d’ogni privilegio e quindi a parità di condizioni, sarebbe cosa ammissibile. Ma preoccuparsi della libertà dei nostri nemici quando noi abbiamo qualche povero giornale e pochi settimanali, ed essi possiedono centinaia di quotidiani a grande tiratura; quando essi sono armati e noi disarmati, mentre loro... Leggi tutto

Il concetto anarchico della rivoluzione. Libertà e violenza.

Il concetto anarchico della rivoluzione. Libertà e violenza.
Il concetto anarchico della rivoluzione. Libertà e violenza. Luigi Fabbri (tratto da “Dittatura e rivoluzione”, Ancona, Libreria editrice internazionale G. Bitelli, 1921) L’intolleranza di molti socialisti, anche rivoluzionari, di fronte all’anarchismo dipende per gran parte dalla loro assoluta ignoranza sulle idee, gli scopi ed i metodi degli anarchici. È sbalorditivo costatare che delle persone fra le più intelligenti, d’una vasta coltura politica ed economica, fra i socialisti, quando si tratta dell’anarchia non ne sappiano dir altro che i soliti luoghi comuni senza senso, diffusi dalla peggiore stampa borghese: le affermazioni più strampalate e diffamatorie, le interpretazioni più sciocche. (…) Nei... Leggi tutto

Carlo Tresca. Ottant’anni dopo

Carlo Tresca. Ottant’anni dopo
Come una quercia le cui foglie non cadono nel furore del vento, io resto fermo da questa parte della barricata, sotto la bandiera rossa, la bandiera immacolata dell’idea anarchica, la bandiera che è mia e che non ho mai abbandonato. Carlo Tresca, Il Martello, 23 maggio 1925. La sera dell’11 gennaio 1943 Carlo Tresca viene ucciso in un agguato a colpi d’arma da fuoco a New York, all’angolo tra la quindicesima e la Fifth Avenue. A ucciderlo è Carmine Galante, gangster della mafia italoamericana al soldo della famiglia Genovese. Due giorni dopo migliaia di persone partecipano ai funerali del famoso... Leggi tutto

Contributo per una storia culturale e sociale della violenza politica

Contributo per una storia culturale e sociale della violenza politica
“Piombo con piombo”: il 1921 e la guerra civile italiana, a cura di G. Sacchetti, introduzione di F. Fabbri, Carocci 2023, pp. 440, euro 42,00 Nel periodo tra la Prima guerra mondiale e l’avvento del fascismo in Italia si colloca un tournant di grande interesse. In tale ambito, il tentativo di lettura che il corposo tomo propone – prendendo le mosse dalla ricorrenza centenaria dei fatti del 1921, ampiamente ricostruiti dalle fonti di letteratura – si contraddistingue per l’utilizzo simultaneo di differenziate scale spaziotemporali insieme ad una visuale di lungo periodo. In quell’anno, in un arco ristrettissimo e in un... Leggi tutto

Morte misteriosa

Morte misteriosa
Estratto  dall’articolo “Morte misteriosa” pubblicato da Petite Republique il 25 giugno 1901 L’articolo è stato scritto dopo la morte per “suicidio” di Gaetano Bresci. *** (…) I carcerieri della monarchia si comportano, verso i prigionieri abbandonati alla loro brutalità, in modo così feroce, crudele e barbaro che non lasciano loro altra sorte che la morte lenta, l’idiotismo o la pazzia, ma il suicidio mai! perché le loro vittime debbono subire, una lunga tortura. È con conoscenza di causa che ne parlo. Perché il sistema sotto il quale dovette soccombere la ragione di Passanante e di Acciarito, la vita di Bresci... Leggi tutto

Novità editoriale: “Le origini dell’anarchismo in Italia”

Novità editoriale: “Le origini dell’anarchismo in Italia”
È in distribuzione il nuovo testo edito da Zero in Condotta e curato dall’Archivio Storico della FAI contenente scritti di: Gino Cerrito, Natale Musarra, Giuseppe Rose, Massimo Ortalli, Franco Schirone *** Sono trascorsi centocinquant’anni da quando, a Rimini, venne organizzata una Conferenza delle Sezioni italiane dell’Internazionale dei Lavoratori che si opponevano alla svolta autoritaria che Marx ed Engels tentavano d’imprimere all’intero movimento socialista. Fu costituita la Federazione italiana dell’Internazionale e nello stesso tempo promosso il congresso internazionale che, un mese dopo, a Saint-Imier nel Jura svizzero, darà vita all’Internazionale Antiautoritaria e Anarchica. Quelle vicende che hanno segnato così profondamente, e... Leggi tutto

La strage di Stato. L’imperialismo e il movimento anarchico.

La strage di Stato. L’imperialismo e il movimento anarchico.
Il ricordo della strage di stato (Milano, 12 dicembre 1969) tende a limitarsi al ricordo delle vicende politiche e personali dei compagni ingiustamente perseguitati, che hanno lasciato nelle carceri lunghi anni della loro vita o che sono stati assassinati dai servi dello stato, come Giuseppe Pinelli. Queste brevi note vorrebbero invece porre alcune questioni di fondo e, se possibile, ribaltare alcuni luoghi comuni sul movimento anarchico. Credo che ora abbiamo gli elementi per approfondire il ruolo del movimento anarchico nella società del tempo. Una domanda che dobbiamo porci è senza dubbio perché l’Italia sia divenuta uno dei centri, sicuramente il... Leggi tutto

La socialdemocrazia tedesca e l’avvento del nazismo

La socialdemocrazia tedesca e l’avvento del nazismo
Rudolf Rocker nasce a Magonza, in Germania, nel 1873. Si avvicina al partito socialdemocrato tedesco (SPD), ma dopo esserne stato cacciato con la corrente dei giovani, si avvicina all’anarchismo. Costretto dalla repressione antianarchica a peregrinare da uno stato all’altro, nel 1907 fa parte del Bureau nominato dal Congresso internazionale anarchico di Amsterdam. Allo scoppio della prima guerra mondiale si schiera con gli antimilitaristi e i disfattisti. Internato dapprima in Inghilterra, nel marzo 1918 raggiunge l’Olanda e nel novembre rientra in Germania, a Berlino. Nella capitale tedesca si impegna nell’attività sindacale, contribuendo alla nascita della FAUD (Freie Arbeiter Union Deutschlands) e... Leggi tutto

La legislazione sociale (Tratto da: “L’organizzazione operaia e l’anarchia”

La legislazione sociale (Tratto da: “L’organizzazione operaia e l’anarchia”
«Mentre gli altri credono che i cattivi effetti di una legge derivino dal fatto che questa legge è buona o cattiva, noi invece siamo certi che la legge, essendo sempre per la sua stessa essenza e per il fatto stesso che è una legge, cattiva, tutti cattivi ne sono gli effetti, tutte pessime ne sono le conseguenze. In ogni modo sta in fatto che mai nessun vantaggio hanno potuto i vinti ricavare dalle leggi fatte per comodo delle classi privilegiate, se non quando questi vantaggi i lavoratori han saputo conquistarseli senza l’aiuto della legge, colla propria energia, caso questo in... Leggi tutto
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