Questo testo sconta il fatto che la costruzione dello sciopero del 28 novembre è un work in progress e che per molti versi la situazione potrebbe cambiare. D’altro canto la seguiremo con attenzione. La considerazione da cui partire è il fatto che non siamo di fronte al classico sciopero indetto dall’assieme o da parte dell’universo del sindacalismo di base, ma…
Leggi di piùTag: lotta di classe
GKN ancora punto di riferimento. Lotte operaie e crisi occupazionale in Toscana
La crisi dell’occupazione in Toscana è sempre più acuta, rivelando un consapevole attacco alle concentrazioni della classe operaia. A Campi Bisenzio, vicino Firenze, chiude il supermercato Panorama nel centro commerciale I Gigli: 45 licenziamenti dopo che la direzione Panorama aveva sospeso i lavoratori fragili. Costretta a reintegrarli, aveva ridotto la superficie di vendita dell’ipermercato. Ora il colpo decisivo. Alla Atop…
Leggi di piùNessuna pace con lo stato e il capitale! Scioperi in Grecia: passa la giornata lavorativa di 13 ore
Sordo di fronte all’ondata di scioperi e proteste il parlamento di Atene ha approvato il 16 ottobre scorso la legge Georgiadis che prevede, tra l’altro, l’estensione della giornata lavorativa a 13 ore, e porta l’età pensionabile a 74 anni. Pubblichiamo un comunicato dell’Organizzazione Anarchica Politica – Federazione di Collettivi (APO) parte dell’Internazionale di Federazioni Anarchiche. L’APO ha partecipato alle mobilitazioni…
Leggi di piùUno sguardo sulle trasformazioni dei movimenti di classe
La sconfitta referendaria del 9 Giugno era ampiamente attesa. Tra le stesse promotrici della consultazione lo scetticismo era fortemente diffuso. Salta subito all’occhio la cialtroneria e il pressapochismo di un comitato promotore che aveva delegato il successo della consultazione all’accoppiata con il referendum sulla legge riguardante l’autonomia differenziata. Quest’ultimo avrebbe dovuto (nella testa delle promotrici e dei promotori) tirare la…
Leggi di piùLa centralità dell’opposizione alla guerra. Sciopero generale 20 giugno
Vale la pena di fare una premessa di natura generale. Gli scioperi, appunto, generali del sindacalismo di base, fatto salvo che sono diversi fra di loro per il numero di sindacati aderenti, per l’area che converge nel sostenerli, per il contesto in cui si danno, per le relazioni interne a questo mondo, hanno come primo ed evidente obiettivo il seguente:…
Leggi di piùLa sociologia della miseria e la miseria della sociologia
Nelle ultime settimane è ampiamente circolato un rapporto OIL[i] che, analizzando la tendenza dei salari, rilevava il fatto che negli ultimi decenni le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori italiani si sono ridotte non solo relativamente a quelle di chi svolge la medesima attività negli altri paesi “sviluppati” ma anche in assoluto[ii]. Abbastanza comprensibilmente i dati che sono circolati hanno…
Leggi di piùSalari al palo. Buste paga in picchiata
Il Rapporto Mondiale OIL sui salari 2025-26 recentemente uscito è uno strumento indubbiamente utile soprattutto in un paese come il nostro, nel quale la forza lavoro e i suoi processi organizzativi godono di sempre minore attenzione mediatica. In Italia i salari reali sono inferiori dell’8,7% rispetto a quelli del 2008. Mentre in alcuni paesi del G20 i salari crescevano, i…
Leggi di piùMilano: sciopero generale in risposta alle politiche di guerra e di repressione
Le varie organizzazioni del sindacalismo di base hanno dichiarato lo sciopero generale nella giornata del 29 novembre principalmente contro la finanziaria decisa dal governo Meloni che non risolve nessuno dei problemi sociali, ma li aggrava – come per esempio gli investimenti sulla sanità privata e sulla scuola privata – a dimostrazione di qual è il proprio orientamento. Ma lo sciopero…
Leggi di piùMisura per misura. Quanto manca alla scomparsa della povertà globale?
Per monitorare i progressi verso il suo obiettivo di sradicare la povertà estrema entro il 2030, l’Organizzazione delle Nazioni Unite si affida alle stime della Banca Mondiale della quota della popolazione mondiale che scende al di sotto della cosiddetta International Poverty Line (IPL). Nel 1990, un gruppo di ricercatori indipendenti e la Banca Mondiale hanno esaminato le soglie di povertà…
Leggi di piùIl fascismo che viene. La soggettività delle classi sfruttate.
Nella prima parte di questo articolo proponevo un ragionamento sul “fascismo che viene”, a partire dal ripresentarsi dell’alleanza tra liberali e fascisti che procurò all’Europa il fascismo storico, e che oggi si ripresenta con caratteri inediti ma comunque simili a quelli della prima ondata nera conosciuta da questo continente. Al cuore nero di questo fenomeno si situa la politica neoliberale…
Leggi di più“Fairwork”. Sfruttamento col bollino di qualità?
In diversi articoli ci siamo occupati su queste pagine delle condizioni di sfruttamento dei rider e in generale dei “platform worker”, cioè dei lavoratori che dipendono da piattaforme digitali (vedi UN 7/2024) A luglio è stato pubblicato un report relativo al lavoro su piattaforma in Italia, curato dal progetto Fairwork (una iniziativa operante in 38 paesi, coordinata dall’Oxford Internet Institute…
Leggi di piùLa tendenza alle sbornie e al fascismo
Riflessioni sulla situazione, prima parte. Sotto i nostri occhi si sta riproponendo il fenomeno politico che più di tutti ha segnato il Novecento in Occidente in modo significativo: la tendenza, sempre negata da entrambe le parti in commedia, all’alleanza tra liberali e fascisti. È una tendenza che vediamo in atto in forme diverse rispetto a quelle prese nel ventennio tra…
Leggi di piùFare sindacalismo non è reato!
Sulla condanna contro sei militanti della CNT spagnola Il 24 giugno sei militanti della CNT spagnola sono stati condannati in via definitiva a tre anni e mezzo di carcere da una sentenza che, di fatto, costituisce una minaccia per l’attività sindacale e crea un precedente per la futura condanna di qualunque manifestazione contro gli abusi dei datori di lavoro nello…
Leggi di piùLa primavera è finita. Le elezioni passano, i problemi restano.
La primavera è finita e con essa sembrano finite le preoccupazioni e i dibattiti accesi dalle vicende elettorali che ne hanno punteggiato la conclusione. Le elezioni europee prima, quelle francesi e quelle britanniche poi, hanno generato un’ondata di interesse, di timore e di speranza che in breve si sono rivelate infondate. La “minaccia della destra” alimentata dai risultati delle elezioni…
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