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Bilancio n° 3/2022

Bilancio n° 3/2022
ENTRATE PAGAMENTO COPIE Totale € 0,00 ABBONAMENTI BOLOGNA A. Senta (cartaceo) € 55,00 DUBLINO D. Turcato (pdf) € 25,00 RIPATRANSONE M. Caponi (pdf) € 25,00 VITTORIO VENETO G. Baccaro (pdf) € 25,00 TRIESTE B. Carini (cartaceo + gadget) € 65,00 DAVERIO E. Thoelke (cartaceo) € 55,00 FARA GERA D'ADDA F. Conti (cartaceo) € 55,00 VERONA G. M. Freddi (cartaceo) € 55,00 ROBECCO SUL NAVIGLIO L. Sala (cartaceo) € 55,00 BOLOGNA M. Cipolli (cartaceo) € 55,00 OSTELLATO F. Loche (cartaceo + gadget) € 65,00 MADRID A. Gonzales (estero) € 90,00 SASSARI S. Concas (cartaceo) € 55,00 AREZZO Anarchici Colcitronesi (pdf) €... Leggi tutto

Vecchio scarpone. L’Italia partecipa all’escalation in Europa orientale.

Vecchio scarpone. L’Italia partecipa all’escalation in Europa orientale.
Sono stato indeciso se rendere pubbliche o meno queste mie riflessioni sulla crisi in Ucraina, da una parte per non aggregarmi alla variopinta schiera degli estimatori di Putin, dall’altra per non sbilanciarmi in affrettate previsioni che possono essere sempre smentite dall’evoluzione degli avvenimenti. La recente presa di posizione del presidente ucraino Zelensky lancia più di un’ombra sulla campagna allarmistica in atto negli USA e in Europa a proposito della minaccia di invasione russa. In una conferenza stampa con i media stranieri, il leader ucraino ha affermato che la minaccia di invasione russa non è più alta oggi che nel 2021... Leggi tutto

Un anno non proprio gradevole. Presente e futuro del sindacalismo di base.

Un anno non proprio gradevole. Presente e futuro del sindacalismo di base.
Nella fase più aspra dei moti che si sono sviluppati in Kazakistan mi è avvenuto di leggere nella pletora di opinioni che illeggiadriscono Facebook commenti di compagni e compagne che paragonavano la radicalità della rivolta kazaka alla passività del proletariato italiano – ovviamente a merito di quello kazako e, soprattutto, a detrimento di quello patrio. Per rispetto dell’intelligenza di chi legge, risparmio comparazioni sin troppo banali sulla differenza fra i due contesti, d’altro canto in nessun paese caratterizzato da un economia “sviluppata” e da un sistema politico a democrazia parlamentare risultano rivolte di massa. È però comunque interessante rilevare come... Leggi tutto

Come sta l’anarcosindacalismo. Riflessioni per un dibattito.

Come sta l’anarcosindacalismo. Riflessioni per un dibattito.
Prima di analizzare lo stato di salute dell’anarcosindacalismo sarebbe bene provare a definirlo e già iniziano le prime difficoltà. È il “fare” sindacato delle anarchiche e degli anarchici? Sì e no: ci sono militanti libertari che preferiscono forme di organizzazione sindacale concertative (vedi i confederali) o sigle sindacali di base che non sono strettamente riconducibili all’agire sindacale libertario e alle sue forme organizzate, che in Italia hanno nell’USI-CIT la sua unica espressione. Questa è senz’altro una contraddizione – in cui si privilegiano sindacati che contribuiscono all’attuale sfacelo sociale e che hanno modalità organizzative autoritarie, centralizzanti o leader “a vita” –... Leggi tutto

L’Italia fa la guerra insieme ai golpisti

L’Italia fa la guerra insieme ai golpisti
Il 24 gennaio c’è stato un colpo di stato militare in Burkina Faso: si tratta del terzo colpo di stato militare in solo sette mesi nell’Africa occidentale. In Mali il 24 maggio 2021 una fazione dell’esercito ha deposto il governo militare instaurato solo pochi mesi prima, il 20 agosto 2020, con un altro colpo di stato; in Guinea il 5 settembre 2021 una sollevazione militare ha posto fine al potere del presidente Condé che stava avviando il suo terzo mandato consecutivo alla guida del paese. Sono eventi molto gravi che non possono essere ignorati e devono essere, anzi, tenuti bene... Leggi tutto

Agire e comunicare solidarietà per i profughi al confine polacco-bielorusso

Agire e comunicare solidarietà per i profughi al confine polacco-bielorusso
La situazione dei profughi ai confini tra Polonia e Bielorussia, dopo aver attratto brevemente l’attenzione dei grandi media, è oggi scomparsa dai radar della grande informazione. Eppure, come si può notare dalle informazioni che arrivano dalla rete, la situazione non è certo cambiata; anzi sembra peggiorare. A parte le crescenti difficoltà dei profughi dovute soprattutto al peggioramento climatico stagionale, il 25 gennaio le autorità polacche inizieranno a costruire un muro, lungo 180 km, al confine tra Polonia e Bielorussia che dovrebbe essere completato entro 5 mesi, presentato dal governo e dai media come un’iniziativa contro l’immigrazione illegale”. Alla sua costruzione... Leggi tutto