Verso lo sciopero generale: no Putin, no Nato, no armi, no guerra!

Nell’ultimo anno il sindacalismo di base ha individuato nell’opposizione al riarmo, alla guerra, all’economia di guerra e alla crisi che essa impone uno dei punti fondamentali della propria azione. Con l’apertura del conflitto determinata dall’invasione russa dell’Ucraina la questione è divenuta tanto urgente, per le ripercussioni sulle condizioni di vita e di lavoro, da determinare in modo preciso le piattaforme…

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Salario e guerra. Se l’Ucraina piange, l’Italia non ride.

Il governo ucraino approfitta della situazione creata dall’invasione russa per imporre alla classe operaia un drastico peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro. Sul sito anarcosindacalista polacco Iniziativa dei Lavoratori è stato pubblicato materiale del Movimento Sociale Ucraino (Socjalnyj Ruh – Соціальний рух), un’organizzazione non governativa che cerca di costruire un partito dei lavoratori di ispirazione socialdemocratica. Questo materiale…

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Stato di emergenza bellico. Un nuovo potenziale livello repressivo.

Il 28 febbraio il governo ha proclamato lo stato di emergenza per “motivi umanitari”. Questa decisione conferisce poteri straordinari al governo, che ha mano libera nella gestione dell’impegno dell’Italia nel conflitto in Ucraina. Già sono scattate misure straordinarie relative all’aumento della spesa militare e l’invio di armi al governo Zelensky. In particolare è già stato emanato un decreto-legge che contiene…

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Report No Draghi Day

Sabato 4 dicembre si sono svolte manifestazioni in decine di città in occasione della giornata di mobilitazione contro le politiche governative indetta dal sindacalismo di base e conflittuale. Un’altra riuscita giornata di mobilitazione dopo lo sciopero generale dell’11 ottobre: migliaia di persone in tante piazze e come sempre erano presenti anche le anarchiche e gli anarchici a sostenere attivamente l’iniziativa…

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La concorrenza e il signor Draghi. Ulteriori danni dall’ideologia del libero mercato.

Nella foga di esaltare le gesta del Governo Draghi, si creano dei cortocircuiti mediatici che, talvolta, degenerano nel grottesco. Prendiamo ad esempio il disegno di legge sulla concorrenza, inviato all’approvazione parlamentare in questi giorni: si tratta di una delle 42 “riforme” che l’Italia si è impegnata ad approvare per ottenere dall’Europa i finanziamenti del PNRR. Oltre ad essere una delle…

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Gli occhiali rosa del ministro Franco. Note sul Documento Programmatico di Bilancio.

Il governo, ogni governo, è oggi l’espressione delle classi privilegiate, dei banchieri, dei capitalisti, degli agrari, dei circoli militari e della gerarchia ecclesiastica. Chi ritenesse questa affermazione troppo decisa, farebbe bene a dare un’occhiata al Documento Programmatico di Bilancio, che illustra a grandi linee gli interventi su cui si baserà il disegno di legge di Bilancio, e le conseguenze sulla…

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Draghi e il progetto segregazionista europeo

Il 6 aprile 2021, circa un paio mesi dopo il suo insediamento, due incontri internazionali davano occasione al nuovo premier italiano di illustrare, per la prima volta, pubblicamente, la propria visione della politica estera nazionale ed europea. Quel giorno, infatti, Mario Draghi compiva il suo primo viaggio in Libia come presidente del consiglio trovando modo, durante le dichiarazioni congiunte col…

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Piano nazionale di ripresa e resilienza

L’Unione europea ha ricevuto il Piano di ripresa e resilienza dell’Italia, approvato in fretta e furia dai due rami del Parlamento. Con questo piano il governo Draghi vincola ancora di più la politica economica dell’Italia alle scelte di Bruxelles, senza ricevere nulla in cambio. È bene tener presente che, dei ventisette governi che fanno parte dell’Unione europea, solo tredici finora…

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Primo Maggio in piazza contro il governo

In questi pochi mesi il governo Draghi ha mostrato chiaramente la sua natura e il suo scopo. Finora il cosiddetto “governo dei migliori” non ha fatto nulla di diverso dal precedente, ma questo non può certo costituire una sorpresa. Questo governo infatti non è altro che il garante verso l’Unione Europea e verso la classe dominante italiana dell’allocazione dei miliardi…

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Generali e poliziotti alla guerra…al virus

I centomila di morti in un anno di pandemia sono il frutto delle scelte criminali di tutti i governi degli ultimi decenni. La verità è davanti ai nostri occhi: sanità al collasso, aumento della spesa militare, sostegno alle grandi imprese, alle lobby del cemento e del tondino, salvaguardia dell’industria bellica. Per questo governo, come per quelli che lo hanno preceduto,…

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È cambiato l’anno ma non la musica

La riproposizione da parte del governo Draghi delle stesse misure di lockdown duro di un anno fa dimostra il totale fallimento della gestione disciplinare dell’emergenza sanitaria messa in atto dalle autorità. Quella del COVID-19 non è una pandemia, ma una sindemia: la diffusione del virus ed i suoi effetti sono aggravati dal contesto sociale ed economico. L’esposizione alle malattie non…

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NE’ DRAGHI NE’ PADRONI

Dopo le esperienze del tutto negative dei governi precedenti era difficile pensare a un governo ancora più nemico delle classi popolari e più piegato alle logiche del capitale. Il governo Draghi, invece, promette di essere tutto questo e anche di peggio. Quella dell’illustre “tecnico” chiamato a salvare la patria è un’anomalia politica tutta italiana che non ha riscontri nel resto…

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Una dichiarazione di guerra ai poveri

Intendiamoci, non è che il governo precedente fosse un gruppo di filantropi, dediti al bene comune e particolarmente attento alle necessità delle classi lavoratrici: al peggio, però, non c’è mai fine. La sostituzione di esso con questo nuovo, infatti, ci ha fatto venire in mente la classica scena cinematografica dello schiavista torturatore che viene sostituito nel suo compito da uno…

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Contro il governo Draghi Contro tutti i governi

L’incarico a Mario Draghi per provare a formare un nuovo governo è in ogni caso una dichiarazione di guerra alle classi sfruttate e ai ceti meno abbienti. È facile capire quale sarà il programma di un simile governo: raccogliere tutti i finanziamenti provenienti dall’Unione Europea, cancellare i pur miseri palliativi decisi dal primo e dal secondo governo Conte, promuovere ulteriori…

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