Anticapitalismo – Ecologia sociale – Antispecismo. Dibattito sulla necessità di una intersezione delle lotte secondo contributo Per completare la descrizione dello specismo vanno presi in esame quelli che abbiamo chiamato i dispositivi di smembramento dei corpi animali (umani e non). Questi dispositivi sono sia materiali che performativi. Dispositivi materiali sono l’allevamento, il mattatoio, il laboratorio e tutti gli altri non-luoghi di…
Leggi di piùTag: sfruttamento
Migranti ed economia. Realtà e narrazioni securitarie
Da oltre quarant’anni precise scelte politiche urbanistiche ed economiche hanno modificato l’assetto sociale di molte città. Abbiamo visto la progressiva espulsione dei ceti popolari dai centri storici; gli appartamenti, venduti prima a prezzi irrisori per poi, nell’arco di vent’anni, essere trasformati in immobili di pregio, in aree ambite e a costi inaccessibili, destinati spesso al turismo mordi e fuggi o…
Leggi di piùDecostruire la specie – prima parte
Anticapitalismo – Ecologia sociale – Antispecismo. Dibattito sulla necessità di una intersezione delle lotte secondo contributo Il termine specismo è stato coniato e introdotto nel dibattito sulla questione animale nel 1970 da Richard Ryder, psicologo inglese che aveva ripudiato per motivi etici la sperimentazione animale, ed è stato reso popolare da Peter Singer in Liberazione animale (1975) e da Tom Regan…
Leggi di piùMisura per misura. Quanto manca alla scomparsa della povertà globale?
Per monitorare i progressi verso il suo obiettivo di sradicare la povertà estrema entro il 2030, l’Organizzazione delle Nazioni Unite si affida alle stime della Banca Mondiale della quota della popolazione mondiale che scende al di sotto della cosiddetta International Poverty Line (IPL). Nel 1990, un gruppo di ricercatori indipendenti e la Banca Mondiale hanno esaminato le soglie di povertà…
Leggi di più“Fairwork”. Sfruttamento col bollino di qualità?
In diversi articoli ci siamo occupati su queste pagine delle condizioni di sfruttamento dei rider e in generale dei “platform worker”, cioè dei lavoratori che dipendono da piattaforme digitali (vedi UN 7/2024) A luglio è stato pubblicato un report relativo al lavoro su piattaforma in Italia, curato dal progetto Fairwork (una iniziativa operante in 38 paesi, coordinata dall’Oxford Internet Institute…
Leggi di piùDanza macabra. Il balletto dei politici di fronte agli omicidi sul lavoro.
La terribile morte sul lavoro di Satnam Singh, bracciante agricolo nelle campagne di Latina, ha fatto emergere, ancora una volta il massiccio sfruttamento dei lavoratori stranieri, l’utilizzo sistematico del caporalato, la drammatica mancanza di sicurezza che dall’inizio dell’anno ha già fatto 500 vittime, senza contare gli infortuni, anche invalidanti, su cui la ricognizione è assai più problematica, data l’enorme diffusione…
Leggi di piùEni. Sangue, petrolio, guerra. Contro il G7 energia ed ambiente.
Quest’anno il G7, la rete che unisce i sette paesi più industrializzati, è presieduta dal governo italiano. Il summit finale, cui parteciperanno i capi di Stato, si terrà a Bari in giugno. Dal 28 al 30 aprile si svolgerà nella reggia di Venaria il vertice dedicato ad energia ed ambiente. La scelta di mettere insieme queste due tematiche, facendo convergere…
Leggi di piùLavoro gratuito femminile. L’elefante del gender wage gap.
Ogni anno l’INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) edita un rapporto relativo alla partecipazione maschile e femminile al mercato del lavoro. Smaltita la sbornia istituzionale, prodotta dalla narrazione mainstream che l’otto marzo decide di ricordarsi dello squilibrio di potere tra maschi e femmine sul terreno salariale (pudicamente ribattezzato gender wage gap), è utile provare a far parlare i dati…
Leggi di piùPlatform worker: il miraggio della direttiva europea
L’8 febbraio la Commissione europea ha annunciato il raggiungimento di un accordo sulla Direttiva relativa ai lavoratori digitali (“platform worker”). Chi avesse letto i commenti della stampa in quei giorni sarebbe rimasto disorientato. Mentre “Il Fatto quotidiano” bocciava senza appello l’accordo parlando di “Direttiva annacquata”, “il Manifesto” lo promuoveva, sia pur con qualche distinguo (“non è necessariamente un depotenziamento”). Per…
Leggi di piùApprendistato e precarietà
Lo strumento per favorire le imprese e i bassi salari Quasi 30 anni all’insegna della precarietà lavorativa non hanno reso il capitalismo italiano attrattivo per gli investitori e capace di performance elevate. Al contrario, la tanto decantata produttività lascia alquanto a desiderare e i salari e il potere di acquisto sono in caduta libera. I posti di lavoro creati attraverso…
Leggi di più“Pacco” natalizio. I rider traditi dall’Unione europea.
Natale ha portato ai rider (e in generale a tutti i lavoratori digitali) un dono sgradito. Il 22 dicembre un nutrito gruppo di paesi capeggiato dalla Francia ha bloccato l’iter del progetto di Direttiva sui “platform worker” (i lavoratori che operano alle dipendenze di una piattaforma digitale). La stessa relatrice del progetto Elisabetta Gualmini ha parlato di influenza delle “lobby…
Leggi di piùLà dove batte il cuore. Industria tessile: inquinamento e sfruttamento.
L’industria tessile mondiale ed il suo sviluppo hanno modificato nel tempo le modalità della produzione e delle vendite globali, arrivando a rappresentare, ad oggi, un business globale di enorme rilevanza, con più di 290 milioni di addetti. Un comparto altamente competitivo caratterizzato da gruppi che possiedono marchi riconosciuti a livello globale quali Kering, LVMH, H&M, Inditex che hanno sostituito la…
Leggi di piùChi compra ananassi dovrebbe saperlo. Del Monte: scioccanti accuse di violenza nella piantagione di ananas.
Il corpo martoriato di Stephen Thuo Nyoike è stato trovato sul ciglio della strada. Aveva 22 anni. “Era stato strangolato con un filo di ferro”, dice un testimone oculare. “E c’era un ananas vicino al corpo.” L’ultima volta che qualcuno ha visto Stephen vivo, ha detto che veniva picchiato con mazze di legno dalle guardie di sicurezza che lavoravano per…
Leggi di piùBrandizzo. Dietro una strage operaia.
Cinque persone sono morte per 750 euro di subappalto. Dovevano fare due saldature (200 euro ognuna) e sistemare, rimpolpando anche la massicciata, sette metri di binario (50 euro al metro). Secondo il padrone, gli operai erano pagati 25 euro lordi l’ora per un’ora e mezza di lavoro. In realtà, da contratto, prendevano meno della metà. Cinque operai sono morti per…
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