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Apprendistato e precarietà

Apprendistato e precarietà
Lo strumento per favorire le imprese e i bassi salari Quasi 30 anni all’insegna della precarietà lavorativa non hanno reso il capitalismo italiano attrattivo per gli investitori e capace di performance elevate. Al contrario, la tanto decantata produttività lascia alquanto a desiderare e i salari e il potere di acquisto sono in caduta libera. I posti di lavoro creati attraverso contratti precari continuano a non coprire nemmeno il fabbisogno aziendale: da un lato gli imprenditori italiani sono alla costante ricerca di profili professionali specializzati, per avere i quali servono tempo, formazione e investimenti, mentre dall’altro non riescono nemmeno a utilizzare... Leggi tutto

Il caso spagnolo

Il caso spagnolo
La maggior parte delle persone nel sentire il termine “falso autonomo” visualizzano mentalmente un ragazzo su una bicicletta con un enorme scatolone sulle spalle, o quel taxista con un’auto nera. La nuova platform economy, guidata da aziende come Uber o Glovo, ha reso di moda nel dibattito pubblico e nelle decisioni giudiziarie la figura del falso lavoratore autonomo che lavora per questo tipo di multinazionali. La recente sentenza della Corte di Cassazione, che sostiene la denuncia di un fattorino contro Glovo e costringe l’azienda a riconoscerlo come lavoratore dipendente, si riferisce direttamente a queste aziende della cosiddetta new platform economy.... Leggi tutto

La scuola ai tempi del Covid-19

La scuola ai tempi del Covid-19
Una premessa opportuna Uno degli effetti della pandemia e certo non il meno rilevante è l’affermarsi nel ceto politico di sinistra e di destra, con la destra che spesso prende posizioni più “estreme”, di una gara per il consenso nei confronti del padronato e delle corporazioni delle classi medioalte, dove vediamo una richiesta di intervento pubblico senza i vincoli imposti negli ultimi decenni. Per quanto sia chiaro, almeno a noi, che i “neoliberisti” hanno sempre considerato i finanziamenti pubblici alle imprese ed ai ceti dominanti in genere come misure accettabilissime, è evidente che le politiche economiche attuali rimettono in campo... Leggi tutto

Sciopero generale nazionale della scuola

Sciopero generale nazionale della scuola
Il Coordinamento Precari della Scuola Autoconvocati di Torino, Milano, Firenze, Cagliari aveva convocato l’Assemblea nazionale della scuola nella giornata di domenica 15 dicembre a Milano. L’appello del Coordinamento precisava: “In tale sede si decideranno le iniziative di lotta da portare avanti e la possibilità della convocazione di una giornata di SCIOPERO GENERALE NAZIONALE DELLA CONOSCENZA per la stabilizzazione di tutti i precari della scuola, per un vero aumento dei salari di categoria e contro ogni progetto di autonomia differenziata”. Si evidenziava che “L’accordo col Governo raggiunto in ottobre da CGIL, CISL, UIL, Snals e Gilda senza un’ora di sciopero non... Leggi tutto

Si olia la catena tra le ruote, si spezza la catena dei padroni!

Si olia la catena tra le ruote, si spezza la catena dei padroni!
Il “nuovo” che avanza, l’oscuro e diabolico universo della Gig Economy, miete lentamente le proprie vittime in un turbinio di servitù volontaria e autodisciplina. Il Moloch del capitalismo si evolve in moderne, avanzate ed ammiccanti forme di sfruttamento che cercano di piegare sempre di più la classe lavoratrice, spremendola come un limone allo sbocciare della primavera. Tuttavia sono in molti coloro che negli ultimi mesi hanno rifiutato di farsi mettere i piedi in testa e, al contrario, hanno preso la decisione di incrociare i propri in segno di protesta. È il caso dei riders di Deliveroo, fattorini in bicicletta inquadrati... Leggi tutto

Occupazione, sgombero e manganellate. I rider torinesi di Deliveroo in trasferta a Milano

Occupazione, sgombero e manganellate. I rider torinesi di Deliveroo in trasferta a Milano
Deliveroo è una multinazionale delle consegne rapide. Si avvale della “collaborazione” di lavoratori non dipendenti, liberi professionisti, che non hanno diritto all’indennità da infortunio, alle ferie, alla mutua, alla previdenza. Nessuna copertura. La compensazione di tale vuoto di tutele sarebbe la libertà di lavorare quanto e quando si vuole. O no? Sino a poco tempo fa i fattorini dichiaravano la propria disponibilità a lavorare per la settimana, la app che ne governa l’attività confermava o meno i turni richiesti. C’era una paga oraria minima e poi un tot a consegna. Per guadagnare qualcosa era necessario essere molto disponibili per molte... Leggi tutto