Con gli oppressi di tutte le guerre. Contro ogni padrone e governo.

U.S.A., Unione Europea e affini sono ridicoli nell’accorgersi, oggi, che Putin è un autocrate pericoloso. Ridicoli perché fino a questo momento hanno stretto migliaia di accordi commerciali con il governo russo, incuranti allora della questione dei diritti umani, politici e sindacali violati ogni giorno. Ridicoli perché dal dopoguerra fino ad oggi hanno fatto esattamente le stesse cose che oggi rimproverano…

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Contro la cultura dello stupro. La guerra è anche una questione di genere.

La guerra alle porte di casa fa tremare le nostre certezze e i nostri punti di riferimento, mette in discussione le nostre priorità, quelle che fino ad un attimo prima sembravano inscalfibili, come se ci potesse essere una gerarchia di battaglie da combattere in una vita che è limitata sotto tanti aspetti. La guerra alle porte, la guerra guerreggiata, non…

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Guerra per l’economia. Economia di guerra.

Il conflitto innescatosi con l’attacco russo all’Ucraina si inserisce in una fase economica già abbastanza complessa. La pandemia o sindemia da COVID-19 sembra quasi dimenticata, scalzata o addirittura surclassata nei dibattiti dal conflitto in atto, eppure i postumi per il corpo sociale di questi due anni di assoluto delirio li pagheremo ancora per qualche tempo. Ma cerchiamo di andare per…

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Dagli anarchici russi. L’oscurità prima dell’alba.

Pubblichiamo di seguito la traduzione di un altro comunicato diffuso da Autonomous Action, un’organizzazione comunista libertaria con gruppi attivi sia in Russia che in Ucraina. Il testo, in inglese, consultabile sul loro sito è disponibile a questo link: https://avtonom.org/en/news/dusk-dawn-trends-order-and-chaos-episode-43-february-26 L’analisi delle anarchiche e degli anarchici della FAI sulla guerra la trovate, invece, qui: https://umanitanova.org/ucraina-tutte-le-guerre-contro-di-noi-noi-contro-tutte-le-guerre/ *** Giovedì mattina [24 febbraio 2022],…

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Appello dei sindacati di base e conflittuali contro la guerra

La Federazione Russa la notte del 23 febbraio ha invaso l’Ucraina e le minacce di guerra sono diventate una realtà che rischia di accendere un più ampio conflitto bellico in Europa. Le origini di un conflitto sono riconducibili alle mire espansionistiche dei paesi NATO verso l’Europa dell’est, con le pressioni e i posizionamenti militari in quei territori e alle pretese…

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Contro la guerra, contro gli stati-Against the war, against all states

Eravamo stati facili profeti nel 1999 all’indomani dei bombardamenti sulla Serbia da parte degli aerei Nato – dei quali era parte la squadriglia italiana inviata dal governo D’Alema – nel prevedere che la politica d’espansione ad Est degli Stati Uniti avrebbe avuto, prima o poi, dei contraccolpi. L’inserimento, a forza di bombe, nello scenario di una Yugoslavia in decomposizione, con…

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Contro le annessioni e l’aggressione imperialista

Tra i molti materiali pervenuti in queste ore convulse, pubblichiamo di seguito la traduzione di un comunicato diffuso alcuni giorni fa, poco prima dell’attacco russo all’Ucraina, da Autonomous Action, un’organizzazione comunista libertaria con gruppi attivi sia in Russia che in Ucraina. L’analisi delle anarchiche e degli anarchici della FAI su questa drammatica crisi la trovate, invece, qui: https://umanitanova.org/ucraina-tutte-le-guerre-contro-di-noi-noi-contro-tutte-le-guerre/ *** Contro…

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Il gas e i venti di guerra. Un propellente dei conflitti presenti e futuri.

La tensione internazionale creatasi tra NATO, Russia ed UE nella contesa ucraina può essere valutata anche alla luce della questione energetica. Relazioni internazionali ed energia sono fattori che si condizionano a vicenda: l’energia da componente economica si trasforma inevitabilmente in geopolitica modificando gli equilibri globali e nei “venti di guerra” di queste settimane il ruolo centrale spetta al gas. Sul…

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Ragioni geopolitiche della crisi russo-ucraina

Ancor prima di sapere come andrà a finire questa faccenda, visto e considerato che nel momento in cui scrivo (domenica 20 febbraio) gli scenari non sono ancora ufficialmente chiari, è utile tentare di analizzare le molte e complesse ragioni di questa escalation di aggressioni. Qualche premessa è necessaria per inquadrare il problema nella sua multidimensionalità onde evitare di ricadere in…

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Vecchio scarpone. L’Italia partecipa all’escalation in Europa orientale.

Sono stato indeciso se rendere pubbliche o meno queste mie riflessioni sulla crisi in Ucraina, da una parte per non aggregarmi alla variopinta schiera degli estimatori di Putin, dall’altra per non sbilanciarmi in affrettate previsioni che possono essere sempre smentite dall’evoluzione degli avvenimenti. La recente presa di posizione del presidente ucraino Zelensky lancia più di un’ombra sulla campagna allarmistica in…

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L’Italia fa la guerra insieme ai golpisti

Il 24 gennaio c’è stato un colpo di stato militare in Burkina Faso: si tratta del terzo colpo di stato militare in solo sette mesi nell’Africa occidentale. In Mali il 24 maggio 2021 una fazione dell’esercito ha deposto il governo militare instaurato solo pochi mesi prima, il 20 agosto 2020, con un altro colpo di stato; in Guinea il 5…

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La storia infinita del capitalismo. Conflitti armati internazionali nel 2021.

In un mondo che necessita di una visione globale e di un’azione locale, vogliamo, alla fine del 2021, ricordare alcuni dei conflitti aperti nel mondo, colpi di stato e repressione contro i civili, un viaggio ai limiti della periferia. Nell’arco di soli dodici mesi vediamo troppa violenza contro la popolazione del mondo, tante vite umane distrutte e divari politici e…

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Caserme green, poligoni al piombo e sanità al verde

In FVG abbiamo la più alta densità di strutture militari d’Europa, ormai per la gran parte in totale stato di abbandono. Una ricerca abbastanza recente è riuscita a individuare ben 285 aree militari. Nel 2006 in una rivista nazionale venne pubblicato uno studio della Procura Militare di Padova (2001) che registrava per il Friuli Venezia Giulia 407 siti militari abbandonati.…

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Antimilitaristә per le strade di Torino

Svariate centinaia di antimilitaristә hanno partecipato al corteo indetto dall’Assemblea Antimilitarista per il 20 novembre. La manifestazione, partita da Porta Palazzo, ha percorso le strade del centro sino a Porta Nuova.Il restyling d’immagine delle forze armate e del sistema militare/industriale italiano si infrangono di fronte alla crescita di un movimento di opposizione alla guerra ed al militarismo che si sta…

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