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Nuovo governo? Vecchia repressione!

Nuovo governo? Vecchia repressione!
Il 5 agosto di quest’anno il senato ha approvato in maniera definitiva il pacchetto sicurezza bis varato dal governo giallo-verde. Una settimana dopo il ministro dell’Interno ha sfiduciato il governo. Aveva incassato quello che voleva e giocava la carta elettorale. Calcolo sbagliato perché si costituisce una nuova maggioranza che da vita ad un governo Giallo-Rosa. Il governo, la cui componente PD e LEU pareva puntare ad una cancellazione dei due decreti sicurezza, in realtà intende limitarsi a qualche ritocco. Poco, quasi nulla. La sostanza resta la stessa: criminalizzazione delle insorgenze sociali ed attacco alla mera solidarietà. I due pacchetti sicurezza... Leggi tutto

Pensare i giubbotti gialli

Pensare i giubbotti gialli
Quando leggiamo od ascoltiamo le reazioni provenienti dalle nostre conoscenze all’estero, abbiamo avuto più di una volta l’impressione che, a seconda delle informazioni e delle analisi diffuse dai media, non abbiano compreso specifiche dinamiche del movimento francese dei gilet gialli e sono spesso rimaste chiuse nell’immagine di un movimento semplicemente reattivo e violento nelle sue manifestazioni. Questo piccolo testo del settembre 2019 vuole cercare di trasmettere di esso un’immagine più vicina alla realtà. Precisiamo subito che, sebbene siano rimasti un minoranza, i giubbotti gialli sono stati costantemente supportati da un’ampia parte dell’opinione pubblica, anche quando la violenza delle forze repressive... Leggi tutto

Conflitto ambiente e lavoro

Conflitto ambiente e lavoro
L’esigenza di reddito soggiace, soprattutto nelle zone più povere, su una grossa contraddizione, quella che vede contrapposte, e impunemente messe sullo stesso piano, tre questioni difficilmente conciliabili in una società a capitalismo avanzato come quella nella quale viviamo; la salute, l’ambiente e il lavoro. Inconciliabili in quanto la logica del profitto “a tutti i costi” tende a risparmiare invece sui costi dell’impatto ambientale e su quelli del lavoro (compresa la sicurezza), generando conflitti spesso insanabili. Da un lato l’esigenza primaria del reddito, che diventa incomprimibile in assenza dei servizi garantiti e che anzi cresce di pari passo con la dismissione... Leggi tutto

Sul diritto alla salute

Sul diritto alla salute
Partiamo dal presupposto che lavorare per vivere è un oltraggio alla dignità della persona. Consideriamolo come un principio indiscutibile. Questo insulto si rende ancora più evidente quando timbriamo il cartellino non avendo facoltà e diritto di decidere di cosa e di come produrre. Su questo concetto si fonda la democrazia borghese e la società capitalista. Nostro compito e dovere morale è trovare delle strategie per ribaltare questo sistema e neutralizzare questa forma contemporanea di schiavitù. Nella società moderna ogni essere umano, dal momento in cui mette piede al mondo dovrebbe avere alcuni diritti universali che dovrebbero essere inalienabili: tra di... Leggi tutto

La classe operaia (meridionale) non va in paradiso

La classe operaia (meridionale) non va in paradiso
La Questione Meridionale prima della Lega Una caratteristica fondamentale della storia peninsulare ha sempre avuto a che fare con la migrazione: da quando la divisione politica ha portato ad una unione, i cosiddetti “italiani” si sono mossi verso mete più sfruttabili a livello lavorativo. Prima la migrazione era esterna, particolarmente verso le Americhe, il Belgio o l’Australia: poi, nel secondo dopoguerra, con il boom industriale questa ha riguardato l’interno del territorio, in altre parole molti meridionali hanno cercato fortuna verso il settentrione. D’altronde, la “Questione Meridionale” era più che mai viva: gli scarsi tentativi, nella maggior parte veri e propri... Leggi tutto

Essenza del capitalismo e disastro mondiale

Essenza del capitalismo e disastro mondiale
La crisi ecologica che stiamo vivendo globalmente è il prodotto diretto del capitalismo:‭ ‬un modo di produzione basato non sul soddisfacimento dei bisogni di individui e comunità ma sullo sfruttamento del lavoro dei più e sulla distruzione delle risorse naturali per il profitto della classe dominante. Il capitalismo si basa sulla trasformazione di qualsiasi risorsa e del lavoro umano in merce,‭ ‬il cui valore di scambio è slegato dal valore d’uso.‭ ‬La produzione di merce non segue nessuna razionalità se non quella interna alla logica del capitale.‭ ‬Pensiamo,‭ ‬ad esempio,‭ ‬al settore tessile,‭ ‬uno dei settori che è stato alla... Leggi tutto

Meridione e Borghesia

Meridione e Borghesia
“Il denaro non è un’automobile, che la tieni ferma in un garage: è come un cavallo, deve mangiare tutti i giorni!” (Le Mani sulla Città, regia di Francesco Rosi, 1963 ) La questione meridionale ha tenuto banco nel dibattito politico dall’unità d’Italia ai giorni nostri: il cosiddetto “Mezzogiorno d’Italia” è sempre stato un bacino di voti per permettere, alla grande borghesia industriale e finanziaria italiana, non solo meridionale, di gestire potere politico e quindi svincolare fondi economici da utilizzare come contropartita per i voti ricevuti. La cronistoria dell’assoggettamento dei territori meridionali ai meccanismi di riproduzione del potere politico della borghesia... Leggi tutto

Nuovo governo? Una sicurezza!

Nuovo governo? Una sicurezza!
Da un paio di settimane ci troviamo a fare i conti con un nuovo governo. Ogni nuovo governo che si rispetti cerca di assorbire e recuperare almeno una parte del dissenso e del malcontento sociale causati dal governo precedente. È bene smascherare fin da subito la propaganda governativa di turno, perché la lotta contro ogni governo sia sempre parte dei movimenti in cui interveniamo. Il tentativo di colpo di mano con cui la Lega ha voluto dettare i tempi di una crisi già annunciata ha segnato la fine del governo Lega – M5S, e ha portato alla formazione di un... Leggi tutto

Lo Stato gendarme in azione

Lo Stato gendarme in azione
Negli ultimi anni si è potuto assistere a un crescente dispiegamento di meccanismi disciplinari e repressivi in moltissimi paesi occidentali. Per rimanere in Europa abbiamo avuto due paesi, Italia e Francia, in cui vi è stata l’instaurazione di uno stato di eccezione permanente. In Italia una classe dirigente priva di grandi capacità progettuali sul medio-lungo termine ragiona costantemente in termini emergenziali, incapace di affrontare i problemi sistemici che lei stessa ha generato o contribuito a creare. L’emergenza dei flussi migratori provenienti dalla Libia oramai perdura da quasi quindici anni e si è acuita dopo la rottura del blocco che è... Leggi tutto

Tocca anche all’Inghilterra

Tocca anche all’Inghilterra
Persino per chi non si era mai bevuto le balle sulla Magna Carta e sull’Inghilterra patria della libertà e del diritto, forse una sospensione del parlamento per cinque settimane era un po’ troppo. Si può anche comprendere lo sconcerto dei Britannici, costretti a contemplare per tanto tempo solo la regina e l’acconciatura del primo ministro Boris Johnson. Ciò che risulta invece chiaramente manipolatorio e pretestuoso è il tentativo di gran parte del mainstream di ricondurre la vicenda britannica agli schemi della consueta narrazione della eterna lotta tra gli europeisti difensori del diritto dei popoli alla loro libertà contro il cattivone... Leggi tutto

Autonomia differenziata e scuola

Autonomia differenziata e scuola
Il progetto dell’autonomia differenziata, che consente a ciascuna Regione ordinaria di negoziare particolari e specifiche condizioni di autonomia, è reso possibile dalla Riforma del Titolo V della Costituzione. La Riforma del Titolo V è datata 2001 (legge Costituzionale 3/2001), elaborata durante il Governo D’Alema ed approvata sotto il Governo Amato. Vediamo un po’ come sono andate le cose e cosa hanno comportato. Le norme del 2001 non hanno previsto la possibilità, da parte del parlamento, di emendare i disegni di legge del consiglio dei ministri per attuare le “intese” tra governo e Regioni. La modifica degli accordi può avvenire solo... Leggi tutto

Racconto dalle Americhe

Racconto dalle Americhe
Mentre in Italia il movimento di lotta degli insegnanti, come si può notare anche dal tono dei due interventi di Cosimo Scarinzi e Lucio Garofalo, dopo la stagione di lotta contro la “Buona Scuola” è in una fase di stanca, altrove nel mondo invece è decisamente vivace e, talvolta, anche vincente al punto da risultare trainante anche per molte altre componenti del mondo del lavoro, persino per la classe operaia del settore privato. Faremo qui un breve resoconto delle lotte del settore dell’educazione nel continente americano. Partiamo dagli Stati Uniti, dove l’anno scorso si è svolta la lotta vittoriosa degli... Leggi tutto

La situazione venezuelana

La situazione venezuelana
Uenne: Qual’è attualmente nel tuo paese (Il Venezuela) la situazione sociale e politica? R.: Attualmente in Venezuela abbiamo un regime militare di matrice marxista e leninista. Ciò avviene in un quadro complicato, perché c’è anche la mafia legata al traffico di droga. Insomma ci sono tre forze in campo: la forza politica di sinistra, i militari che detengono il potere e la parte legata al narcotraffico, in un connubio che è il segnale di un’alto livello di corruzione. In Venezuela con le entrate petrolifere, quando il prezzo del petrolio si abbassò enormemente, il livello di corruzione restò lo stesso, le... Leggi tutto

Una riflessione a 360° sulla scuola italiana

Una riflessione a 360° sulla scuola italiana
Sta per avviarsi il nuovo anno scolastico e vorrei riassumere, in una sorta di “saggio manualistico” più o meno schematico, quelli che, dal punto di vista di un insegnante che vive il mondo della scuola, costituiscono i problemi più seri che assillano ed inficiano pesantemente la vita e il funzionamento della scuola italiana. Molto probabilmente, nel più distorto e contorto immaginario collettivo, la scuola è percepita e giudicata tramite una serie di banali e diffusi cliché, ossia in base a facili e comodi luoghi comuni, per cui urge provare a confutarli con argomentazioni il più possibile valide, razionali e persuasive.... Leggi tutto

Ancora sui Municipi / Piccoli o grandi

Ancora sui Municipi / Piccoli o grandi
Questo mio contributo è non solo per rispondere all’articolo “Il rapporto con le amministrazioni Illuminate” di Enrico Voccia, apparso su Umanità Nova del 1° aprile 2019 (il quale faceva seguito al mio “Uscire dall’alveo e ripartire dai territori locali” del 24 marzo 2019), ma anche per cercare di approfondire la questione da me sollevata, in altre parole l’eventuale collaborazione con le amministrazioni cittadine. Per quanto riguarda l’articolo di Voccia, mi sembra che l’intento fosse più quello di cercare di raddrizzare l’asta della bandiera rosso-nera (semmai qualcuno avesse voluto inclinarla) cercando conferma nei pensatori dell’anarchismo internazionale e italiano, nello specifico di... Leggi tutto
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