Le stragi di stato continuano
Dalla stagione delle stragi e delle minacce golpiste degli anni ’60/’70, alla dura repressione dei movimenti (da quello antiglobalizzazione a quello contro la devastazione dei territori, contro il TAV e le discariche abusive), alla ripresa dell’attività nazifascista, alla sindrome securitaria con le sue legislazioni d’emergenza in seguito agli attentati del radicalismo islamista, all’attacco delle conquiste sociali, politiche, un filo si snoda ininterrottamente in questi 51 anni: il filo di una politica che, al di là di alcuni aggiustamenti di facciata, vuole mantenere inalterati prerogative e poteri dei ceti dominanti. La repressione è “l’impedimento, per mezzo della forza, di ciò che...
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