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Sulla Didattica a Distanza

Sulla Didattica a Distanza
Dall’inizio di marzo la scuola italiana ha cambiato volto. Un intero comparto – che coinvolge tutta la popolazione dai 3 ai 19 anni più una notevole quantità di insegnanti, personale amministrativo – tecnico ed ausiliario si è trovato coinvolto in una massiccia operazione di ristrutturazione. L’emergenza Covid ha determinato, insieme al blocco delle lezioni, la revisione totale delle forme di lavoro: si è infatti attivata una fase di lavoro agile del tutto inedita, priva di qualsiasi forma di protezione contrattuale e/o infortunistica, scaricando tutti i costi concreti dell’operazione su lavoratrici e lavoratori. È in questo contesto che è partita la... Leggi tutto

La scuola ai tempi del Covid-19

La scuola ai tempi del Covid-19
Una premessa opportuna Uno degli effetti della pandemia e certo non il meno rilevante è l’affermarsi nel ceto politico di sinistra e di destra, con la destra che spesso prende posizioni più “estreme”, di una gara per il consenso nei confronti del padronato e delle corporazioni delle classi medioalte, dove vediamo una richiesta di intervento pubblico senza i vincoli imposti negli ultimi decenni. Per quanto sia chiaro, almeno a noi, che i “neoliberisti” hanno sempre considerato i finanziamenti pubblici alle imprese ed ai ceti dominanti in genere come misure accettabilissime, è evidente che le politiche economiche attuali rimettono in campo... Leggi tutto

2 giugno contro tutte le guerre

2 giugno contro tutte le guerre
In tutta italia si sono svolte iniziative contro la ricorrenza nazionalista e militarista del 2 giugno: presidi, attacchinaggi, flash mob, striscioni…. Di seguito alcuni brevi report. La redazione web PIEMONTE Varie iniziative si sono tenute a Torino, Caselle Torinese, Asti e Alessandria promosse da Assemblea Antimilitarista – Torino, Federazione Anarchica Torinese – FAI,Laboratorio Autogestito La Miccia – Asti e Laboratorio Anarchico PerlaNera – Alessandria. Altre foto e report: https://anarresinfo.noblogs.org/2020/06/04/guerra-e-controllo-sociale-al-tempo-della-peste/ LIVORNO Il 3 giugno a Livorno contro le spese militari e la guerra, per l’accesso alla salute, all’istruzione e al reddito per tutt* siamo tornati in piazza rincontrando tante compagne e... Leggi tutto

Riprendiamoci le piazze, prendiamo parola

Riprendiamoci le piazze, prendiamo parola
«Noi portiamo un mondo nuovo qui, nei nostri cuori. Quel mondo sta crescendo in questo istante» (Buenaventura Durruti, Spagna 1937) Mercoledì 27 maggio alle ore 17.30, davanti al Palazzo della Regione Lombardia, ci sarà uno sciopero con presidio delle lavoratrici e dei lavoratori. Rimettere in moto la macchina dei diritti e del conflitto dopo quasi tre mesi di lockdown non è cosa semplice. Certo, una buona parte di società (quella composta di operai delle filiere dell’approvvigionamento e di altri settori cosiddetti essenziali, tutti i lavoratori del circuito ospedaliero, dal personale delle pulizie ai medici di base) non ha mai cessato... Leggi tutto

Cementificazione, vuoti edilizi e Covid-19

Cementificazione, vuoti edilizi e Covid-19
Sarebbe quasi scontato dire che ogni sconvolgimento ed ogni crisi portano a galla le più grosse contraddizioni del sistema che vanno a colpire: il problema è che quando si porta all’attenzione questa ovvietà si assiste ad uno sguainar di spade unito ad un levarsi di scudi, in difesa dell’azione politica che ha determinato le condizioni critiche o, nella peggiore delle ipotesi, si assiste al solito balbettio cianciante di chi non ha idea di cosa dire. Questo succede spesso non tanto per difendere un’idea o una visione politica ma, semplicemente, per coprire le pudenda di una classe politica incapace e completamente... Leggi tutto

Pandemia e luoghi di lavoro

Pandemia e luoghi di lavoro
“Ci sono dei momenti in cui c’è da incazzarsi: quelle immagini sono vergognose”. Afferma Giuseppe Sala, sindaco di Milano, all’indomani dell’8 maggio 2020, giorno di “folla” sui Navigli. Segue ultimatum: “O le cose cambiano oggi, non domani, o prenderò provvedimenti e chiuderò i Navigli”. Poi ancora in rapida sequenza, Berlusconi: “Le foto mi hanno preoccupato” e gli indignati da social (tutti per uno, il regista Gabriele Muccino: “Sala chiuda i Navigli”). Ovviamente non può mancare la partecipazione indignata del governatore della Campania Vincenzo De Luca che chiede di sensibilizzare tutte le forze dell’ordine e le polizie municipali “per la messa... Leggi tutto

Pandemia fa rima con polizia

Pandemia fa rima con polizia
La piccola esperienza repressiva vissuta a Trieste da cinque compagni del Gruppo Germinal conferma le valutazioni storiche e le intuizioni politiche dell’anarchismo: lo stato è il problema e non la soluzione. Il fatto è molto semplice. Il Primo Maggio si voleva ricordare con un fiore e un cartello i quattordici lavoratori uccisi in città nel 1902, durante il primo sciopero generale. Lo stato, allora austriaco, aveva risposto col terrore alla lotta di un proletariato multietnico ribelle (vedi nota storica successiva). Pur rispettando la prudenza sanitaria e non sottovalutando i rischi del virus, i compagni sfidavano il coprifuoco del Primo Maggio... Leggi tutto

Il virus e Bobo Merenda

Il virus e Bobo Merenda
Bobo Merenda viveva in una società produttiva e pacifica. Un giorno arrivò un virus terribile e tutto cambiò. Era un virus assassino, che si prendeva dandosi la mano, lavorando fianco a fianco, prendendo un caffè insieme, viaggiando in tram. Quindi uccideva tutti, non solo i poveri ma anche i ricchi. Così il primo ministro prese una decisione drastica, inaudita: “Fermiamo tutto. Smettiamo di lavorare e stiamo ognuno a casa sua” e, nel motivare questa decisione, disse una parola che colpì Bobo, perché non l’aveva mai sentita dire prima, se non quando c’erano dei terremoti: “Solidarietà”. La gente prese il primo... Leggi tutto

Osservatorio infortuni sul lavoro – marzo,aprile 2020

Osservatorio infortuni sul lavoro – marzo,aprile 2020
Nell’ultimo numero dell’osservatorio la pandemia in corso era agli inizi della sua virulenza nel paese, ma già dal mese di Febbraio erano centinaia solo nella regione Marche i sanitari in isolamento, sono arrivati al 30 aprile a 1124. In regione sono rimasti contagiati 558 sanitari, di cui 3 sono morti, secondo quanto ha riferito Ceriscioli (16 aprile). Nell’azienda ospedaliera Marche Nord (Pesaro/Urbino) ,la provincia più colpita, non c’è stato alcun decesso tra il personale in servizio: contagiati 71 infermieri, 31 medici, 14 operatori socio sanitari e altri 15 addetti (131 in totale). All’ospedale di Urbino inizialmente classificato dai dirigenti sanitari... Leggi tutto

La metró ai tempi del Corona

La metró ai tempi del Corona
La metropolitana milanese, cuore della città che lavora, sempre affollata prima della crisi pandemica, non ha mai chiuso; non come a Wuhan dove le 6 linee metropolitane a partire 22 gennaio vengono bloccate e rimangono ferme per oltre due mesi. Nella città di Milano la metrò e gli autobus di linea continuano ad essere frequentati da molte persone che si recano nei posti di lavoro, quasi tutt* durante le ore di punta. Scorrendo i visi dei e delle passegger* si scorge la tensione nei volti, negli sguardi si legge la paura che a volte è rivolta a chi è vicino,... Leggi tutto

Testimonianze dal fronte della pandemia

Testimonianze dal fronte della pandemia
Alcune informazioni sull’operato dei nostri dirigenti nella situazione attuale di emergenza sul Covid “10 marzo (giorno successivo al decreto): la coordinatrice ci obbliga a fare riunione in venti nella stessa stanza. Al nostro invito a non farla,ci risponde che è importante parlare del Covid e che basta che restiamo a un metro di distanza l’uno dall’ altro e le finestre restino aperte. Eravamo 20 operatori per quasi due ore nella stessa stanza senza mascherine. 12 marzo: veniamo allertati che un nostro assistito è positivo per Covid (tampone fatto il giorno 9 ma ha iniziato ad avere i primi sintomi il... Leggi tutto

Primo maggio anarchico

Primo maggio anarchico
TRIESTE Compagne e compagni hanno attraversato strade e piazze in vari punti della città con cartelli e striscioni. Sono stati messi dei fiori e dei cartelli in alcuni punti particolari della storia proletaria di Trieste: dalla targa in p.unità che ricorda la promulgazione delle leggi razziali fasciste alla targa in piazza borsa che ricorda i lavoratori uccisi durante lo sciopero generale del 1902. Da p.puecher (dove negli anni cinquanta si tenevano i comizi anarchici per il primo maggio) a campo san giacomo. Decine e decine le copie del nuovo Germinal diffuse nelle strade. La sede del Gruppo Anarchico Germinal è... Leggi tutto

Coronadroga

Coronadroga
Alla fine dello scorso anno, l’Osservatorio sui Conti Pubblici dell’Università Cattolica di Milano, guidato dal famigerato esperto in “spending review” Carlo Cottarelli. pubblicava un rapporto secondo cui in Italia ci sono circa 306mila agenti di polizia, cioè 453 ogni 100mila abitanti, ben oltre la media europea di 355 agenti ogni 100mila abitanti (con una spesa di 22,6 miliardi di euro all’anno, ossia l’1,3% del Pil, molto al di sopra della media europea dello 0,9%). Tanto per intenderci, nel Regno Unito ci sono 211 agenti ogni 100mila abitanti, in Germania 297, in Francia 320, in Spagna 361, mentre in Norvegia appena... Leggi tutto

25 aprile

25 aprile
LIVORNO 25 Aprile: resistere e lottare Nel tardo pomeriggio di oggi abbiamo reso omaggio alla lapide dedicata a Filippo Filippetti, giovane anarchico livornese ucciso il 2 agosto del 1922 dai fascisti che giunti in forze da tutta la regione assaltarono in quei giorni la città. Abbiamo portato un mazzo di fiori e appeso uno striscione che riportava “La repressione non ci può fermare, dopo il virus estirpa il capitale – 25 aprile – resistenza!”. Ogni estate come Federazione Anarchica Livornese e Collettivo Anarchico Libertario ricordiamo proprio davanti a quella lapide in Via Provinciale Pisana Filippo Filippetti, caduto mentre insieme ad... Leggi tutto

Pandemia e militarizzazione

Pandemia e militarizzazione
Se ne sono accorti pure sul quotidiano cattolico Avvenire, con l’articolo di Lucia Capuzzi del 21 marzo scorso significativamente intitolato: “I militari per strada: il vero rischio è che poi ci restino”. La cronista osserva che “a preoccupare è l’impiego disinvolto della narrativa bellica da parte dei governi per descrivere l’attuale emergenza (…). La questione non è meramente linguistica. Di fronte all’estendersi rapido dei contagi, i vari esecutivi del mondo stanno adottando misure proprie di una situazione di conflitto, dalla chiusura allo schieramento dell’esercito. Il coronavirus, oltretutto, arriva in un momento di infatuazione collettiva verso l’autoritarismo populista, considerato più efficiente... Leggi tutto
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