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Rivoluzione ed espropriazione. Il concetto anarchico della rivoluzione (terza e ultima parte)

Rivoluzione ed espropriazione. Il concetto anarchico della rivoluzione (terza e ultima parte)
Concludiamo questo riepilogo dell’esposizione di Fabbri con un estratto del capitolo successivo, “Rivoluzione ed espropriazione”, che chiarisce l’approccio anarchico alla trasformazione in senso comunista della produzione e della distribuzione. T. A. *** Per interessare fin dal primo momento le grandi masse alla causa della rivoluzione, bisogna che questa abbia subito un contenuto, un fine, uno scopo pratico e immediato economico. Se si lasciasse al solo potere rivoluzionario centrale il compito della espropriazione, vi sarebbe anche il guaio che le grandi masse lontane dai centri urbani perderebbero ogni interesse alla rivoluzione e potrebbero poco per volta intiepidirsi e magari venir guadagnate... Leggi tutto

Libertà o dittatura. Il concetto anarchico della rivoluzione (parte seconda)

Libertà o dittatura. Il concetto anarchico della rivoluzione (parte seconda)
“Libertà anche per i nemici nostri?” ci si chiede. La domanda è ingenua o subdola. Coi nemici siamo in lotta, e nella mischia non si riconosce al nemico nessuna libertà, neppur quella di vivere. Se essi fossero dei nemici solo… teorici, se ce li trovassimo di fronte disarmati, nell’impossibilità di attentare alla libertà nostra, spogli d’ogni privilegio e quindi a parità di condizioni, sarebbe cosa ammissibile. Ma preoccuparsi della libertà dei nostri nemici quando noi abbiamo qualche povero giornale e pochi settimanali, ed essi possiedono centinaia di quotidiani a grande tiratura; quando essi sono armati e noi disarmati, mentre loro... Leggi tutto

Il concetto anarchico della rivoluzione. Libertà e violenza.

Il concetto anarchico della rivoluzione. Libertà e violenza.
Il concetto anarchico della rivoluzione. Libertà e violenza. Luigi Fabbri (tratto da “Dittatura e rivoluzione”, Ancona, Libreria editrice internazionale G. Bitelli, 1921) L’intolleranza di molti socialisti, anche rivoluzionari, di fronte all’anarchismo dipende per gran parte dalla loro assoluta ignoranza sulle idee, gli scopi ed i metodi degli anarchici. È sbalorditivo costatare che delle persone fra le più intelligenti, d’una vasta coltura politica ed economica, fra i socialisti, quando si tratta dell’anarchia non ne sappiano dir altro che i soliti luoghi comuni senza senso, diffusi dalla peggiore stampa borghese: le affermazioni più strampalate e diffamatorie, le interpretazioni più sciocche. (…) Nei... Leggi tutto

La legislazione sociale (Tratto da: “L’organizzazione operaia e l’anarchia”

La legislazione sociale (Tratto da: “L’organizzazione operaia e l’anarchia”
«Mentre gli altri credono che i cattivi effetti di una legge derivino dal fatto che questa legge è buona o cattiva, noi invece siamo certi che la legge, essendo sempre per la sua stessa essenza e per il fatto stesso che è una legge, cattiva, tutti cattivi ne sono gli effetti, tutte pessime ne sono le conseguenze. In ogni modo sta in fatto che mai nessun vantaggio hanno potuto i vinti ricavare dalle leggi fatte per comodo delle classi privilegiate, se non quando questi vantaggi i lavoratori han saputo conquistarseli senza l’aiuto della legge, colla propria energia, caso questo in... Leggi tutto

“Il fascismo non è un fenomeno a sé”

“Il fascismo non è un fenomeno a sé”
Pubblichiamo questo passo di Luigi Fabbri tratto dal suo testo La Controrivoluzione Preventiva, pubblicato per la prima volta nel 1922 poco prima che il fascismo divenisse regime monopartitico e dittatoriale, in occasione del 25 Aprile. Ci preme sottolineare, con le parole di quello che resta un grande teorico dell’anarchismo perseguitato dal regime fascista, che “il fascismo non è un fenomeno a sé, avulso dall’insieme delle altre ingiustizie sociali, ma una diretta conseguenza ed emanazione di queste: che anzi il vero responsabile della guerriglia civile instaurata dal fascismo è proprio il regime politico ed economico attuale”. Come questo inoltre emerga nella... Leggi tutto

Luigi Fabbri – L’ideale anarchico , 1911

Luigi Fabbri – L’ideale anarchico , 1911
In questo classico del pensiero anarchico, Luigi Fabbri sgombra il campo non solo dai pregiudizi su come il termine anarchia viene scientemente denigrato dai suoi oppositori (persino oggi, nelle manifestazioni il pericolo principale delle autorità statali è identificato dalla presenza degli anarchici) ma anche dall’idea che più leggi e ordinamenti rendono la società più ordinata e vivibile per il cittadino. La storia e l’argomentazione appassionata di Luigi Fabbri ci dimostrano il contrario e ci vien da pensare con un piccolo sforzo comparativo a come tutte le promulgazioni legislative dell’ultim’ora: ordinanze, DPCM, leggi statali o regionali in questo periodo, creino più... Leggi tutto

La biblioteca perduta di Luigi Fabbri. Mille titoli di editoria sociale (1871-1926)

La biblioteca perduta di Luigi Fabbri. Mille titoli di editoria sociale (1871-1926)
Massimo Ortalli (a cura di),  Bononia University Press, 2015. L’autore, attivo sostenitore dell’Archivio Storico della FAI, ci introduce in un mondo emozionante e ci fa gustare scoperte sorprendenti. Si tratta, tra l’altro, di uno dei risultati del lavoro appassionato e puntuale condotto da decenni. Un notevole fondo di Luigi Fabbri, costituito da numerosi giornali e periodici, circa 400 testate, è conservato nell’Archiginnasio di Bologna, ma la convinzione prevalente era che la sua ponderosa raccolta libraria fosse andata irrimediabilmente distrutta nel corso della Seconda Guerra. Invece, grazie alla tenacia e all’intuito del compagno Ortalli, si sono recuperati più di mille titoli,... Leggi tutto

La libertà,‭ ‬per che fare‭?

La libertà,‭ ‬per che fare‭?
Un’idea esagerata di libertà.‭ ‬Così si sente spesso definire l’anarchia,‭ ‬questa definizione però non ci dice niente del tipo di libertà di cui si parla.‭ ‬Per chiarire meglio la questione,‭ ‬prendiamo la frase di Bertrand Russell:‭ “‬La libertà è il supremo bene del credo anarchico,‭ ‬e alla libertà si tende per la via diretta dell’abolizione di ogni controllo forzoso sull’individuo da parte della comunità‭”‬.‭ ‬In realtà i modelli di nuova società proposti dal movimento anarchico si basano sull’armonia,‭ ‬spontanea o da costruire con l’educazione,‭ ‬la lotta ecc.,‭ ‬tra individuo e società,‭ ‬il termine comunità non è fra quelli più usati.‭... Leggi tutto