di Luigi Fabbri tratto da: “L’organizzazione operaia e l’anarchia“ Ma, ci obiettano i nostri avversari e i socialisti riformisti, se voi vi ponete del tutto al di fuori dell’ambiente legislativo e politico, come farete a ottenere dal governo quelle leggi che sono indispensabili a sanzionare le conquiste parziali dei lavoratori e a renderle intangibili? Questa domanda presuppone tutta una teorica…
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La politica nelle organizzazioni operaie
di Luigi Fabbri (tratto da: L’organizzazione operaia e l’anarchia) Le divisioni, le discordie che dividono e suddividono oggi l’organizzazione operaia, dovunque la politica di parte riesce a penetrare nel suo seno, ci impensieriscono oltremodo. Sappiamo che soltanto la solidarietà operaia giungerà presto o tardi a spezzare l’anello di ferro di tutte le oppressioni politiche, economiche e morali che ci avvincono…
Leggi di piùOrganizzazione formale e informale
Molti compagni, che hanno paura della parola più che della sostanza, o qualche volta questa sacrificano all’antipatia per quella, dicono che l’organizzazione non c’è bisogno di farla, ma che esiste già, di per se stessa. È vero. L’uomo che pensa e e che lotta è un essere socievole per eccellenza, organizzabile ed organizzato. Quindi anche quei compagni che si dicono…
Leggi di piùLa bandiera dell’organizzazione
“L’organizzazione che i socialisti-anarchici patrocinano non è naturalmente quella autoritaria che va dalla chiesa cattolica alla chiesa marxista, ma bensì l’organizzazione libertaria, volontaria, delle molte unità individuali, associate in vista di uno scopo comune nell’adoperare uno o più metodi creduti buoni liberamente accettati da ciascuno. Certo, non è possibile una tale organizzazione se gli individui che la compongono non sono…
Leggi di piùLo stato è il problema
da “Dittatura e Rivoluzione” di Luigi Fabbri Lo Stato, – cioè l’istituzione governativa, che fa le leggi e le impone con la forza coercitiva, con la violenza o la minaccia della violenza, – ha una sua vitalità propria, e costituisce con i suoi componenti stabili o elettivi, coi suoi funzionari o magistrati, coi suoi gendarmi e con i suoi clienti,…
Leggi di piùRivoluzione ed espropriazione. Il concetto anarchico della rivoluzione (terza e ultima parte)
Concludiamo questo riepilogo dell’esposizione di Fabbri con un estratto del capitolo successivo, “Rivoluzione ed espropriazione”, che chiarisce l’approccio anarchico alla trasformazione in senso comunista della produzione e della distribuzione. T. A. *** Per interessare fin dal primo momento le grandi masse alla causa della rivoluzione, bisogna che questa abbia subito un contenuto, un fine, uno scopo pratico e immediato economico.…
Leggi di piùLibertà o dittatura. Il concetto anarchico della rivoluzione (parte seconda)
“Libertà anche per i nemici nostri?” ci si chiede. La domanda è ingenua o subdola. Coi nemici siamo in lotta, e nella mischia non si riconosce al nemico nessuna libertà, neppur quella di vivere. Se essi fossero dei nemici solo… teorici, se ce li trovassimo di fronte disarmati, nell’impossibilità di attentare alla libertà nostra, spogli d’ogni privilegio e quindi a…
Leggi di piùIl concetto anarchico della rivoluzione. Libertà e violenza.
Il concetto anarchico della rivoluzione. Libertà e violenza. Luigi Fabbri (tratto da “Dittatura e rivoluzione”, Ancona, Libreria editrice internazionale G. Bitelli, 1921) L’intolleranza di molti socialisti, anche rivoluzionari, di fronte all’anarchismo dipende per gran parte dalla loro assoluta ignoranza sulle idee, gli scopi ed i metodi degli anarchici. È sbalorditivo costatare che delle persone fra le più intelligenti, d’una vasta…
Leggi di piùLa legislazione sociale (Tratto da: “L’organizzazione operaia e l’anarchia”
«Mentre gli altri credono che i cattivi effetti di una legge derivino dal fatto che questa legge è buona o cattiva, noi invece siamo certi che la legge, essendo sempre per la sua stessa essenza e per il fatto stesso che è una legge, cattiva, tutti cattivi ne sono gli effetti, tutte pessime ne sono le conseguenze. In ogni modo…
Leggi di più“Il fascismo non è un fenomeno a sé”
Pubblichiamo questo passo di Luigi Fabbri tratto dal suo testo La Controrivoluzione Preventiva, pubblicato per la prima volta nel 1922 poco prima che il fascismo divenisse regime monopartitico e dittatoriale, in occasione del 25 Aprile. Ci preme sottolineare, con le parole di quello che resta un grande teorico dell’anarchismo perseguitato dal regime fascista, che “il fascismo non è un fenomeno…
Leggi di piùLuigi Fabbri – L’ideale anarchico , 1911
In questo classico del pensiero anarchico, Luigi Fabbri sgombra il campo non solo dai pregiudizi su come il termine anarchia viene scientemente denigrato dai suoi oppositori (persino oggi, nelle manifestazioni il pericolo principale delle autorità statali è identificato dalla presenza degli anarchici) ma anche dall’idea che più leggi e ordinamenti rendono la società più ordinata e vivibile per il cittadino.…
Leggi di piùLa biblioteca perduta di Luigi Fabbri. Mille titoli di editoria sociale (1871-1926)
Massimo Ortalli (a cura di), Bononia University Press, 2015. L’autore, attivo sostenitore dell’Archivio Storico della FAI, ci introduce in un mondo emozionante e ci fa gustare scoperte sorprendenti. Si tratta, tra l’altro, di uno dei risultati del lavoro appassionato e puntuale condotto da decenni. Un notevole fondo di Luigi Fabbri, costituito da numerosi giornali e periodici, circa 400 testate, è…
Leggi di piùLa libertà, per che fare?
Un’idea esagerata di libertà. Così si sente spesso definire l’anarchia, questa definizione però non ci dice niente del tipo di libertà di cui si parla. Per chiarire meglio la questione, prendiamo la frase di Bertrand Russell: “La libertà è il supremo bene del credo anarchico, e alla libertà si tende per la via diretta dell’abolizione di ogni controllo forzoso sull’individuo…
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