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Ricordare i nostri compiti. A chi serve il 25 Aprile?

Ricordare i nostri compiti. A chi serve il 25 Aprile?
Il 25 Aprile segna l’anniversario dell’insurrezione generale che vide il collasso definitivo della Repubblica Sociale Italiana e delle forze naziste in Italia. È una data che ha segnato profondamente, fin dai suoi primi anniversari, l’immaginario – e la ritualità – del movimento operaio in Italia. Depotenziatisi e ridottisi al lumicino i movimenti sociali in Italia, il 25 Aprile è stato definitivamente sussunto alla celebrazione della Repubblica nata dalla Resistenza. Vi sono alcuni aspetti meritevoli di approfondimento: – una parte considerevole di quelle variegate forze che si lanciarono anima e corpo nella lotta contro il nazifascismo volevano distruggere le basi materiali... Leggi tutto

Accoglienza ai profughi. Purché europei, bianchi e cristiani.

Accoglienza ai profughi. Purché europei, bianchi e cristiani.
Era anche troppo ovvio e si sta puntualmente verificando: la fortezza Europa, che erige muri contro l’arrivo dei profughi delle guerre provocate dall’Occidente (Siria, Afghanistan…), apre le porte ai profughi della guerra in Ucraina. Effetto della propaganda di guerra in cui anche le vittime si trasformano in un’arma preziosa da brandire contro il nemico del momento. Chi sente più parlare della “rotta balcanica”, dei profughi ammassati nelle foreste della Bielorussia o degli sbarchi a Lampedusa ? A malapena riesce a sfondare il muro dell’informazione la tragica notizia dell’ennesimo barcone affondato al largo delle coste libiche con un centinaio di vittime…... Leggi tutto

Dove vanno le belle promesse. L’economia di guerra nello stato d’emergenza (2).

Dove vanno le belle promesse. L’economia di guerra nello stato d’emergenza (2).
Lo scoppio della guerra fra Russia e Ucraina ha fatto quasi cadere nel dimenticatoio tutte le belle promesse di grande sviluppo economico contenute nel PNRR, provocando anzi una accelerazione vertiginosa della crisi. Ancora prima dello scoppio della guerra dicevamo: “L’ipotesi più probabile dunque è che la pandemia permanente possa costituire l’innesco di una grande e duratura recessione con tutte le relative conseguenze di disoccupazione di massa e impoverimento delle classi lavoratrici (…) Per completare il quadro manca solo un ulteriore crollo finanziario, dopo quello del 2008, ma le premesse ci sono tutte visto il mastodontico indebitamento sia pubblico che, soprattutto,... Leggi tutto

Moneta e dominio. La crisi del dollaro spinge verso la guerra.

Moneta e dominio. La crisi del dollaro spinge verso la guerra.
Gita Gopinath, primo vicedirettore del Fondo Monetario Internazionale, ha affermato, in un’intervista pubblicata il 31 marzo sul Financial Times, che le sanzioni alla Russia erodono l’egemonia del dollaro USA sulla finanza mondiale. Secondo l’economista indiana, le sanzioni imposte alla Russia hanno accelerato una campagna in corso dal 2014 per ridurre la dipendenza del governo di Mosca dal dollaro. Nonostante ciò, la Federazione Russa aveva ancora circa un quinto delle sue riserve estere denominate in dollari appena prima dell’invasione, con una quota notevole detenuta all’estero in Germania, Francia, Regno Unito e Giappone. I governi di quei paesi si sono ora uniti... Leggi tutto

Altre voci. Dal convegno antimilitarista di Milano.

Altre voci. Dal convegno antimilitarista di Milano.
Il convegno tenutosi a Milano il 19 marzo presso il Lock (Laboratorio Occupato Kasciavit) – peraltro già sede dei due precedenti assemblee antimilitariste milanesi – è stato il punto di arrivo e di partenza del percorso iniziato nello scorso autunno e conclusosi a Torino il 20 novembre 2021, con la manifestazione contro Fiera dell’Aviospazio. Il convegno, strutturato su cinque relazioni, ha rappresentato il punto di arrivo delle analisi effettuate da tempo dai compagni sulla struttura del neocolonialismo italiano. I relatori hanno posto al centro la questione energetica, l’Africa come campo delle competizioni internazionali e, per ultimo, una valutazione sulla natura... Leggi tutto

Capitalismo, pandemia, controllo sociale. L’economia di guerra nello stato di emergenza (1)

Capitalismo, pandemia, controllo sociale. L’economia di guerra nello stato di emergenza (1)
In un libro uscito subito dopo il primo lockdown pandemico del 2020, dal titolo Lo spillover del profitto, denunciavamo “il linguaggio da tempo di guerra diventato subito virale nei mass media di regime (…) insieme al ritorno di una retorica patriottarda fuori tempo”, prendendo poi in considerazione alcuni fenomeni che potevano far ritornare alla mente situazioni tipiche di una economia di guerra. Citavamo, ad esempio, “la riconversione industriale in alcune fabbriche per la produzione di merci non più reperibili sul mercato nazionale, come le mascherine o i respiratori (…) la limitazione, certo notevole anche se limitata nel tempo, dei consumi... Leggi tutto

Analisi e prospettive antimilitariste. Come si alimenta la guerra.

Analisi e prospettive antimilitariste. Come si alimenta la guerra.
Dopo un mese e più dall’inizio del conflitto russo-ucraino, emergono elementi che ci consentono di effettuare nuove valutazioni rispetto a quelle sino ad ora poste all’attenzione dei lettori di Umanità Nova. Due in particolare sono gli aspetti meritevoli di considerazioni: uno è geopolitico, cioè l’importanza strategica del Mar D’Azov e del Mar Nero, l’altro è la proposta, sempre più concreta, della costituzione di una difesa comune europea. Per quanto riguarda il primo punto dobbiamo innanzitutto premettere che i due bacini d’acqua non hanno solo una valenza locale ma sono il punto d’arrivo e di partenza di una parte rilevante della... Leggi tutto

Guerra e propaganda. La guerra dell’informazione nell’era dei social.

Guerra e propaganda. La guerra dell’informazione nell’era dei social.
È diventato quasi un mantra la famosa frase di Eschilo “La prima vittima della guerra è la verità”: quasi un truismo valido per tutte le guerre in ogni epoca e luogo, con la differenza che, nell’epoca dei social, verità molto semplici e sotto gli occhi di chiunque diventano “una delle tante verità” grazie al connubio disinformazione/ridondanza informativa tipica dell’era digitale. Basta scorrere qualche social e salta agli occhi il tipico schieramento da curva di stadio, dove ognuno per l’occasione crea il suo personaggio schierato con l’una o l’altra delle parti in causa. Certo, in questo caso specifico come in tanti... Leggi tutto

Opporsi alla guerra. Sabato 2 aprile manifestazione a Milano.

Opporsi alla guerra. Sabato 2 aprile manifestazione a Milano.
Opporsi alla guerra significa prima di tutto agire là dove la guerra comincia. Perché se senza dubbio la guerra è là dove cadono le bombe, è poi nei palazzi dei governi, nei comandi militari, nelle sedi degli industriali e nei grandi centri finanziari che si decide della vita di milioni di persone, è là che inizia la guerra. Per questo essere in Piazza Affari a Milano sabato 2 aprile per la manifestazione antimilitarista che avrà inizio alle 14:30 ha un significato molto importante. Il centro finanziario del paese, dove ha sede la Borsa, è certamente uno dei luoghi dove dobbiamo... Leggi tutto

Conflitti e riequilibri. Future implicazioni politiche ed economiche per l’area eurasiatica.

Conflitti e riequilibri. Future implicazioni politiche ed economiche per l’area eurasiatica.
Anche se questo conflitto è cominciato da oltre un mese, si sono prodotti più documenti tra video, “inchieste”, opinioni e articoli che forse in tutta la seconda guerra mondiale. Al pari però di quell’immane pandemonio di quasi un secolo fa, lascerà dietro di se decenni di dibattiti e dietrologie di ogni specie. Lungi dalle visioni manichee, parteggiando in altre parole per un presidente o l’altro, è compito di chi analizza fatti fornire informazioni utili a comprendere le dinamiche in atto. Non è fornendo opinioni spacciate per dati assodati che si stimola la riflessione; non è nemmeno inondando di spazzatura la... Leggi tutto

Tra saccheggiatori e disertori: il volto feroce dello stato democratico ucraino

Tra saccheggiatori e disertori: il volto feroce dello stato democratico ucraino
Fin da quando è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina, le autorità ucraine si sono prodigate nel mantenere la situazione sotto controllo. Abbiamo visto fin da subito come sia stata applicata la legge marziale, richiamando tutti gli uomini di età compresa tra i 18 ed i 60 anni a combattere. Abbiamo anche visto cosa questo abbia significato per tutte quelle persone trans-binary e trans-non binary che hanno cercato di uscire dal paese . Tramite il ricorso alla legge marziale, è stato possibile punire chi saccheggia i negozi, facendo ricorso alla pena capitale senza fare troppi complimenti. In una situazione di guerra come... Leggi tutto

Guerra, energia, capitalismo

Guerra, energia, capitalismo
Quanto in corso nell’est europeo mette sotto i riflettori diverse questioni, tra le quali il rapporto tra guerra ed energia, dove i media non sempre colgono le complessità di questa relazione. La vicenda russo-ucraina fa emergere due nodi fondamentali, uno geopolitico e l’altro economico, nei quali l’energia gioca un ruolo decisivo. Per quanto riguarda l’aspetto geopolitico i mezzi d’informazione tendono a sottolineare solo la dipendenza della UE dalle fonti energetiche russe, gas in particolare. Il dibattito è quindi rivolto alla ricerca di altri fornitori internazionali (la recente visita di Di Maio unitamente all’ad di ENI De Scalzi in Qatar ne... Leggi tutto

“I sovietici… scusate… i russi”. Lapsus di guerra.

“I sovietici… scusate… i russi”. Lapsus di guerra.
La situazione di guerra guerreggiata tra la Federazione Russa e lo stato ucraino e quella di guerra economica, a colpi di sanzioni, tra la Federazione Russa e i paesi dell’area NATO, ha fatto certamente risorgere nelle menti il clima della guerra fredda e, con esso, il moltiplicarsi dei lapsus linguae che confondono l’attuale stato russo con l’antica Unione Sovietica. Un lapsus che avviene, tra l’altro, indipendentemente dal posizionamento politico. Non passa giorno che non ne senta in gran numero sui vari canali televisivi e radiofonici, per non dire della comunicazione sui social media e, onestamente, non mi sembra affatto che... Leggi tutto

Sulle morti sul lavoro. Un’analisi di classe.

Sulle morti sul lavoro. Un’analisi di classe.
È a mio avviso opportuno quando si tratta degli incidenti, delle malattie, dei morti sul lavoro distinguere fra il giudizio etico politico sulla natura di questi fatti che sono, con ogni evidenza, inaccettabili in qualsiasi misura si diano e la loro valutazione come “effetti collaterali” del modo di produzione capitalistico e delle relazioni sociali che lo caratterizzano, effetti collaterali che ci dicono molto sui rapporti di forza fra le classi e sulla stessa composizione tecnica della nostra classe, sulla struttura produttiva e sociale, sulle differenze fra le economie nazionali. Come riporta l’Eurostat nella sua analisi sul 2018, l’ultima disponibile, nell’Unione... Leggi tutto

Verso le radiose giornate di Maggio? Il militarismo in azione.

Verso le radiose giornate di Maggio? Il militarismo in azione.
L’antica affermazione di Eschilo che “in guerra la prima vittima è la verità” può senz’altro valere in questi tempi di uso massiccio della robotizzazione del lavoro giornalistico e del monopolio informativo ad opera delle agenzie di stampo governativo anche se, in realtà, la verità è sempre nell’occhio del mirino nella società del privilegio e della gerarchia. Comunque questa frase si conferma come utile elemento d’orientamento nel marasma di articoli, interventi, talk show che ci viene quotidianamente proposto. Non aiutano nemmeno i social dove le riflessioni sono sempre più rare nel frastuono dei tifosi dell’uno o dell’altro schieramento. La necessità di... Leggi tutto
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