Dove si aprirà il prossimo fronte di guerra? A Taiwan? Nei Balcani? In Asia oppure in Africa? Il processo di ridefinizione delle aree d’influenza non conosce arresti. Le grandi e le medie potenze sono all’opera per assicurarsi le fonti energetiche, fondamentali per garantirsi la forza necessaria ad imporre il proprio dominio. Mentre si teme l’esplodere di un devastante conflitto mondiale…
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Gli USA bombardano l’Iran – Fermare ogni guerra
Gli USA hanno lanciato il 21 giugno un imponente attacco aereo sull’Iran. Nel momento in cui chiudiamo il giornale, a poche ore dai bombardamenti, non possiamo sapere quali saranno gli sviluppi degli eventi. Il nostro appello sarà comunque lo stesso, blocchiamo la logistica della guerra, le strutture militari italiane, USA e NATO che in questo paese sono base per le…
Leggi di piùComunicato dai collettivi indipendenti iraniani contrari alla guerra e alle politiche militariste.
Alla luce della situazione instabile e pericolosa attualmente esistente in Iran e nella ragione, i sottoscritti collettivi considerano loro dovere assumere una posizione unitaria. Le classi lavoratrici dell’Iran – lavoratr*, insegnanti, infermier*, pensionat* ed altr* stipendiat* – non hanno mai avuto beneficio dalla guerra, né ne avranno mai dalla militarizzazione crescente, dai bombardamenti sul paese, o dalle politiche di sfruttamento…
Leggi di piùE la chiamano sicurezza. Guerra Iran Israele
E così un altro passo verso la guerra mondiale è stato fatto. L’aggressione decisa dal governo di Israele contro l’Iran è partita nella notte fra il 12 e il 13 giugno. La scusa è impedire all’Iran di avere la bomba atomica. L’hanno chiamata operazione “Leone che sorge – Rising lion” con chiaro riferimento al simbolo della monarchia Pahlavi che governava…
Leggi di piùTeheran sotto le bombe: testimonianza di un compagno anarchico
Pubblichiamo questa traduzione di una testimonianza apparsa su un sito di informazione alternativa francese (link in fondo alla pagina). Pur non potendo verificarne la fonte ritenevamo importante pubblicare questa voce. La red web La testimonianza di un compagno anarchico Traduzione di Boudjemaa Sedira Teheran sotto le bombe: testimonianza di un compagno anarchico Da Teheran, un attivista anarchico testimonia gli scioperi…
Leggi di piùFermiamo lo stato di Israele e gli USA – fermiamo la guerra
L’aggressione decisa dal governo di Israele contro l’Iran è partita nella notte fra il 12 e il 13 giugno. La scusa è impedire all’Iran di avere la bomba atomica. Domenica 15 giugno era prevista una nuova riunione fra i delegati del governo dell’Iran e del governo USA per arrivare ad un accordo su questo problema; questo è un attacco alla…
Leggi di piùSolidarietà a Pakhshan Azizi
Appello alla solidarietà internazionalista contro l’esecuzione della combattente per la libertà curda Pakhshan Azizi, giornalista e prigioniera politica, dalla Federation of Anarchist Era. “La Federation of Anarchist Era supporta fortemente la convocazione di uno sciopero generale per fermare le esecuzioni capitali in Iran il 22/1/2025. No alle esecuzioni Viva la Libertà “ +++AGGIORNAMENTO+++ L’esecuzione al momento è rimandata Continua…
Leggi di piùLibertà per Maysoon e Marjan. Due donne iraniane prigioniere del governo fascista italiano.
Chi negli ultimi venticinque anni si è trovato a occuparsi, a vario titolo, di immigrazione, non ha potuto fare a meno di trovarsi in moltissime occasioni davanti a situazioni drammatiche, spesso tragiche e – più di una volta – assolutamente grottesche. D’altronde, tutto quanto il meccanismo della gestione dei flussi migratori, in Italia e in Europa, si fonda su normative…
Leggi di piùParenti serpenti. Sull’ideologia dell’“Unico Stato Democratico”
Chi mi conosce sa che non ho certo simpatie per il pensiero nietzscheano; allo stesso tempo però, come suol dirsi, anche un orologio rotto due volte al giorno segna l’ora esatta. Nel quarto capitolo di Al di là del Bene e del Male (“Detti e Intermezzi”), Nietzsche afferma che “Chi combatte contro i mostri deve guardarsi dal non diventare egli…
Leggi di piùJin, Jihan, Azadi – Zan Zendeghi, Azadi!* Iran: continuano le proteste
*Jina Amini vive, Jin, Jihan, Azadi – Zan Zendeghi, Azadi! – Donna, Vita, Libertà! È passato un anno da quella terribile notte nella quale Jina Amini venne arrestata dalla polizia religiosa (Basij) a Tehran, dove si trovava con la famiglia in vacanza. Dopo l’arresto, la giovane curda del Rojhelat, il territorio curdo che rientra nei confini dell’odierno Iran, muore per…
Leggi di piùDonna Vita Libertà. 8 Marzo: donne libertarie al Circolo”Berneri” di Reggio Emilia.
Come Donne Libertarie, l’8 marzo scorso, abbiamo organizzato un collegamento con Giacomo Sini (fotoreporter, attivista militante della FAI di Livorno, collaboratore dell’Espresso e di altre testate) e con una compagna e giornalista freelance iraniana, fuoriuscita e che vive in Europa. Abbiamo cercato così di comprendere un po’ di più, grazie ad entrambi, la situazione delle donne e non solo, attualmente…
Leggi di piùIran, proteste e internet: le due facce della medaglia.
Interessarsi di Internet e argomenti simili davanti a uno scenario, come quello attuale in Iran, dal quale arrivano segnali sulla possibilità di rivolgimenti sociali significativi, potrebbe sembrare di volersi occupare di mere questioni tecnologiche piuttosto che di quelle politiche. In realtà, anche attraverso riflessioni che riguardano argomenti come le reti telefoniche e l’accesso a Internet, è possibile valutare la situazione…
Leggi di piùLe proteste di massa in Iran continuano a crescere e a diventare più forti
Dopo 35 giorni le manifestazioni di protesta si stanno diffondendo in altre regioni dell’Iran come Tabriz. Sabato 22 ottobre gli/le student* hanno protestato fuori dall’Università di Medicina di Tabriz. L’aspetto importante delle proteste è che le persone sono ancora indipendenti, non sono controllate dai partiti politici o da agenti stranieri. Secondo un compagno curdo che vive in Iran, il popolo…
Leggi di piùIran: le donne lottano in autonomia
Smascherare la falsa solidarietà di chi sostiene l’oppressione Sono due settimane che non riesco a staccare gli occhi dagli schermi del mio portatile e del mio cellulare, gli unici mezzi che mi collegano all’Iran in questo momento. Ho passato innumerevoli ore a guardare i video delle proteste nella mia città natale dove ho vissuto, riconoscendo alcune strade, negozi e luoghi…
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