La presentazione da parte del Governo del Documento Economico Finanziario, senza alcun dettaglio programmatico, ha fatto inorridire la maggior parte degli economisti, sia quelli mainstream che quelli d’opposizione. Il Ministro Giorgetti ha definito “asciutto” il documento, che dovrebbe illustrare il quadro dei provvedimenti del prossimo triennio, definendo la politica economica e finanziaria che il governo intende attuare. Ma non è…
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Lavoro gratuito femminile. L’elefante del gender wage gap.
Ogni anno l’INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) edita un rapporto relativo alla partecipazione maschile e femminile al mercato del lavoro. Smaltita la sbornia istituzionale, prodotta dalla narrazione mainstream che l’otto marzo decide di ricordarsi dello squilibrio di potere tra maschi e femmine sul terreno salariale (pudicamente ribattezzato gender wage gap), è utile provare a far parlare i dati…
Leggi di piùGli USA guidano la carica
L’ondata di progetti di petrolio e gas minacciano la speranza per un pianeta vivibile “La scienza è chiara: niente nuovi giacimenti di petrolio e gas, o il pianeta sarà spinto oltre le sue possibilità”, ha detto un analista. Di Julia Conley https://www.commondreams.org/news/us-oil-gas-projects – traduzione di anarchici anonimi. Alla fine dello scorso anno i governi degli stati produttori di combustibili fossili…
Leggi di piùUno su mille. Disuguaglianza: la via di mezzo.
Basato su un post di Michael Roberts (https://thenextrecession.wordpress.com/2024/03/04/inequality-the-middle-way/) Rielaborazione a cura di Tiziano Antonelli Liam Byrne, parlamentare laburista seguace di Tony Blair, ha scritto un libro, “Disuguaglianza di ricchezza”. Byrne è stato un sostenitore dei governi laburisti di Blair e Brown nel Regno Unito, ora dirige il Business Select Committee del parlamento britannico e probabilmente andrà al governo se il…
Leggi di piùLa crisi di quale agricoltura?
Il settore primario agricolo, coltivazioni ed allevamenti, fornisce un bene di consumo di assoluta importanza come gli alimenti. Per gli operatori agricoli italiani ed europei, che gestiscono piccole e medie aziende, si sono presentate alcune difficoltà normative e strutturali che alzano i loro costi di produzione e riducono o azzerano i loro redditi. Pertanto le loro proteste si sono indirizzate…
Leggi di piùApprendistato e precarietà
Lo strumento per favorire le imprese e i bassi salari Quasi 30 anni all’insegna della precarietà lavorativa non hanno reso il capitalismo italiano attrattivo per gli investitori e capace di performance elevate. Al contrario, la tanto decantata produttività lascia alquanto a desiderare e i salari e il potere di acquisto sono in caduta libera. I posti di lavoro creati attraverso…
Leggi di piùEconomia, tra narrazione e realtà
Il governo ha scavallato a fine anno la scadenza dell’approvazione della legge di stabilità, con il “patto del cotechino”: l’opposizione ha ridotto a 90 gli emendamenti presentati ed il governo non ha posto la fiducia. In cambio c’è stata la diretta televisiva tra le 18 e le 19 per garantire visibilità a tutte le forze politiche, e poi tutti a…
Leggi di piùIl racket del MES. Lo status divino della cleptocrazia europea.
Spesso l’indecisione paga. Per un anno la questione della ratifica della riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità era rimasta in sospeso, nel gioco delle parti tra Salvini e la Meloni; una pantomima con la quale il segretario leghista voleva scaricare sulla leader di Fratelli d’Italia l’intera responsabilità dell’approvazione del nuovo testo riformato. Ci sono in vista le elezioni europee e…
Leggi di piùStrumenti di lotta. Riflessioni sul sindacalismo di base e conflittuale.
Nel 1997 la Federazione Anarchica Italiana ha scommesso sul sindacalismo di base e conflittuale. Negli anni precedenti CGIL, CISL e UIL avevano firmato accordi intercategoriali che svendevano gran parte delle conquiste ottenute dalle classi lavoratrici negli anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso. Quegli accordi sono alla base del peggioramento delle condizioni di vita dei ceti popolari che oggi sono…
Leggi di piùUn 2024 di magie
L’anno è cominciato con un bella dichiarazione di intenti da parte del governo, fare propaganda spicciola sulla pelle nostra, a partire dalla finanziaria approvata a fine 2023. Che sia chiaro, qualsiasi governo che possa trovarsi nello stesso periodo storico difficilmente riuscirebbe a fare altrimenti, certo cambierebbe forse il modo in cui si sarebbero affrontati i grandi temi di attualità, ma…
Leggi di piùSalario minimo? Minimo di salario!
Il dibattito sul salario minimo è stato immediatamente affossato, nonostante la sua urgenza sia evidente a partire semplicemente dai dati forniti dall’ISTAT sul reddito delle lavoratrici e dei lavoratori del paese: anche solo la versione light proposta da PD e M5stelle cambierebbe i salari di circa sei milioni di occupate/i. Perché il governo oppone un rifiuto assoluto all’introduzione di una…
Leggi di piùPensioni: tagli e truffe. La riforma previdenziale del Governo Meloni (prima parte)
Emiliano Gentili, Federico Giusti e Stefano Macera La strategia del Governo sembra puntare a rendere più difficile e meno conveniente il pensionamento anticipato. Con il passare degli anni è stata progressivamente ridotta la componente di spesa associabile al calcolo retributivo degli importi pensionistici previsti dal sistema misto. La Riforma Dini (L. 335/1995) sancì il passaggio a un nuovo modello di…
Leggi di piùLegge di bilancio 2024: i Meloni sono secchi
La legge di stabilità che il governo deve approvare entro la fine dell’anno non può fare altro che prendere atto della realtà: i margini di manovra sono finiti e i partiti di maggioranza devono ammettere di aver raccontato balle. Intanto, il rimbalzo dell’economia che ha seguito il crollo pandemico si è esaurito. Dopo l’esangue saltino del primo semestre, il 2023…
Leggi di piùLa schiavitù del lavoro. Le radici economiche e sociali del conflitto nel Vicino Oriente.
Uno dei problemi centrali della questione israeliano-palestinese è la dipendenza pressoché totale della forza lavoro palestinese dall’economia israeliana. La mancanza di un autonomo ciclo economico palestinese, rende la striscia di Gaza e la Cisgiordania una riserva di manodopera a bassissimo costo per le esigenze dello stato israeliano. Le alterne politiche di chiusure ed aperture dei valichi con i territori palestinesi…
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