La lotta economica

L’oppressione che più direttamente preme sui lavoratori, e che è la causa principale di tutte le soggezioni morali e materiali cui i lavoratori sottostanno, è l’oppressione economica, vale a dire lo sfruttamento che i padroni ed i commercianti esercitano su di loro, grazie all’accaparramento di tutti i grandi mezzi di produzione e di scambi. Per sopprimere radicalmente e senza pericolo…

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La Rete con la mimetica

Il 16 e 17 ottobre del 2003 si tenne in un Hotel romano il TechNet Europe, un incontro annuale organizzato da AFCEA, una associazione che si occupa di Comunicazioni, Sistemi Informatici, Elettronici e di Comando e Controllo nell’ambito della Difesa, della Sicurezza e dell’Industria che opera in tali settori. Il tema era “Internet: amica o nemica?” ed il primo oratore…

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Sul “distanziamento sociale”

Nel 1939, mentre il mondo di lì a poco sarebbe stato precipitato dai potenti nell’immane tragedia della Seconda Guerra Mondiale, Mario Consiglio e Mario Panzieri componevano testo e musica di una classica “canzone della fronda”: un testo apparentemente innocente ma facilmente interpretabile in termini di critica/sfottò del regime. Stiamo parlando di “Maramao Perché Sei Morto” che, infatti, venne riconosciuto come…

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Pandemia e luoghi di lavoro

“Ci sono dei momenti in cui c’è da incazzarsi: quelle immagini sono vergognose”. Afferma Giuseppe Sala, sindaco di Milano, all’indomani dell’8 maggio 2020, giorno di “folla” sui Navigli. Segue ultimatum: “O le cose cambiano oggi, non domani, o prenderò provvedimenti e chiuderò i Navigli”. Poi ancora in rapida sequenza, Berlusconi: “Le foto mi hanno preoccupato” e gli indignati da social…

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Pandemia e complotti

Sono stati mesi difficili. Un tempo sospeso, dilatato, scandito dalle sirene delle ambulanze, dai bollettini quotidiani, dalla conta dei morti, dai lutti che ci hanno colpiti. I domiciliari di massa hanno contribuito a indebolire i legami sociali. Reagire è diventato più difficile. La paura del contagio, la perdita del posto o del reddito o l’obbligo a lavorare nonostante il rischio…

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Le vie del contagio

Le metafore di tipo biologico non sono una novità nel campo dell’informatica: da sempre i programmi creati per causare problemi ai computer sono infatti chiamati “virus”. Non è quindi strano che anche le cosiddette “fake news”[1] vengono spesso definite come se fossero una sorta di malvagia entità biologica che colpisce l’informazione, un parassita che si infiltra nei suoi canali e…

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Chi pagherà lo scotto?

Non abbiamo visto ancora niente! Questo è il mantra che serpeggia da un po’ di tempo, da quando cioè il lockdown ha cominciato a presentare il conto e gli aiuti promessi tardano a rimpinguare le tasche di una parte consistente del corpo sociale. Stiamo in qualche modo scampando all’attacco diretto della pandemia – stando a quanto si evince dai dati…

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Per una fenomenologia della bufala

Qualche giorno fa, come preannunciavamo in un articolo di poche settimane fa,[1] è divenuto evidente che le fake news sono uno strumento di lotta politica che usano anche i governi e non solo la “gente comune”, l’unica di solito a venire chiamata in causa. L’uomo più potente della Terra, infatti, il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, ha utilizzato…

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Mutualismo o dell’incompatibilità collettiva

Il processo tecnologico abbatte progressivamente la domanda di lavoro manuale (e non solo), erodendo progressivamente la domanda aggregata a causa dell’abbassamento del reddito pro-capite.[1] In questo scenario di progressiva contrazione della forza lavoro, sostituita da intelligenza artificiale, automazione robotica e gestione digitale, nonché dalla specializzazione nella produzione immateriale che esclude di fatto i soggetti con un basso livello di istruzione,[2]…

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L’autogestione come resistenza alla crisi

Secondo le morali religiose, borghesi e stataliste (rosse, nere, bianche o di qualsiasi altro colore politico), il lavoro è indice di ordine, nobiltà, crescita e rispetto per se stess* e per gli altr*. Questi mascheramenti morali servono a coprire i meccanismi ripetitivi, conformisti e di disindividualizzazione del lavoro capitalistico. Non solo: si costringono gli individui ad accettare la divisione del…

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Il momento dell’accumulazione

L’impatto della pandemia globale dovuta alla diffusione del coronavirus avrà conseguenze di lunga durata e, con molte possibilità, vedrà un’accelerazione delle dinamiche di ristrutturazione del capitalismo che sono già in corso. L’improvvisa imposizione del telelavoro e dello smartworking, sulla cui differenza torneremo più avanti, scombina le carte in tavola a molte imprese. Al contempo pone pesanti domande sul futuro della…

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Dall’emergenza alla normalità

In molti si sono già affrettati a prevedere cosa accadrà “dopo” e, salvo gli ottimisti a oltranza, nessuno prefigura un futuro migliore. Qualche previsione sarà errata e qualcun’altra esatta ma, al momento, si può sicuramente puntare su due carte vincenti: si prospetta una grande crisi economica e sociale; molti cambieranno modo di lavorare. La seconda delle due previsioni è giustificata…

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Ci vorrebbe l’Anarchia

La crisi sanitaria dovuta all’affiancarsi della pandemia da COVID-19 alle malattie che ordinariamente richiedono nei casi gravi un immediato ricovero in terapia d’emergenza cardio-respiratoria – che ha mandato al collasso i Sistemi Sanitari di tantissimi paesi, in particolare quelli che avevano portato più avanti le ricette neoliberiste di sfascio della sanità pubblica – è l’argomento principe della discussione sia nell’ambito…

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La lotta di classe ai tempi del Covid-19

Il vocabolo “crisi” indica oggi il momento in cui medici, diplomatici, banchieri e tecnici sociali di vario genere prendono il sopravvento e vengono sospese le libertà. Come i malati, i paesi diventano casi critici. Crisi: la parola greca che in tutte le lingue moderne ha voluto dire “scelta” o “punto di svolta”, mentre ora sta a significare “Guidatore, dacci dentro!”……

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