Al seguente link, il documento sula repressione redatto dal Gruppo anarchico Germinal di Trieste e interamente pubblicato sul numero 17 di Umanità Nova: https://germinalts.noblogs.org/post/2023/04/21/repressione-carcere-liberta-di-manifestare-qualche-riflessione-per-il-dibattito/#more-3430
Leggi di piùCategoria: Analisi
Potevamo, ripetevamo: come la guerra è diventata l’idea nazionale della Russia (seconda parte)
Traduzione dall’originale “Можем, повторяем: как война стала национальной идеей России” Seconda parte Gli anni ’90: alla ricerca di un nuovo significato Nell’anniversario della fucilazione della famiglia reale, il 17 luglio 1993 fu inaugurato a Pushkin, vicino a San Pietroburgo, un monumento a Nicola II. La memoria dell’ultimo imperatore russo è stata attivamente ravvivata in Russia a partire dai primi anni…
Leggi di piùFind the crack, trova la crepa.
Nell’oscurità c’è sempre una crepa, da lì entra la luce dove il buio produce ansia, paura e così ti frega finché non vedi lo spiraglio per uscire finalmente salvo dice Hölderlin in PATMOS. Il potere o si accumula o si distribuisce, tertium non datur. Secondo Carlo Milani – hacker impenitente, militante del gruppo C.I.R.C.E.1 e autore del libro “Tecnologie conviviali”…
Leggi di piùDOSSIER BRASILE parte 2: intervista ai compagni della Federazione brasiliana. Saco vazio não para em pé
Prosegue l’intervista ai compagni brasiliani, effettuata a Massenzatico, domenica 9 aprile, sui temi della decolonialità, dell’indigenismo e delle lotte per la terra. Abbiamo poi affrontato la storia più recente del paese dalla fine della dittatura militare negli anni ottanta, ai giorni nostri. Buona lettura! (la prima parte dell’ intervista si trova nel numero 15, anno 103, di Umanità Nova) UN:…
Leggi di piùPotevamo, ripetevamo: come la guerra è diventata l’idea nazionale della Russia (prima parte)
Traduzione dall’originale “Можем, повторяем: как война стала национальной идеей России” tradotto da Gruppo Anarchico Galatea di Catania parte prima Cos’è la politica memoriale e perché Putin ama tanto Aleksandr Nevskij. La guerra con l’Ucraina sembrava a molti impossibile e incredibile; ma, a livello simbolico, il terreno per questo attacco è stato preparato per decenni. Così afferma il giornalista, ricercatore sui…
Leggi di piùVirus per la guerra. Per un approccio antimilitarista alla questione dei biolaboratori.
Parlando con un amico giornalista è venuto fuori il suo stupore perché, dopo l’esplodere dell’epidemia di COVID, non c’è stata nessuna mobilitazione contro le sperimentazioni sui virus, paragonabile a quella contro il nucleare dopo la tragedia di Chernobyl, nel 1986. Non esiste alcuna certezza che il virus responsabile dell’epidemia sia uscito dal laboratorio di massima sicurezza di Wuhan, in Cina,…
Leggi di piùPlatform workers: nuove frontiere dello sfruttamento.
“Prima di internet, non sarebbe stato facile trovare qualcuno e farlo sedere per dieci minuti a lavorare per te, per poi licenziarlo passati quei dieci minuti. Ma con la tecnologia puoi trovarlo, pagarlo una miseria e poi sbarazzartene quando non ti serve più” questa frase (attribuita all’imprenditore americano Lukas Biewald) non è una battuta di spirito ma registra alla perfezione…
Leggi di piùSaco vazio não para em pé. Dossier Brasile, parte I
Abbiamo incontrato, domenica 9 aprile, a margine dei lavori durante il Congresso IFA a Massenzatico, due dei tre esponenti presenti della federazione brasiliana, Gustavo e Linguiça. L’interlocutore principale è stato Gustavo che, di volta in volta, traduceva dall’inglese al portoghese per Linguiça e viceversa per noi, le domande e le risposte. Al fine di chiarire meglio alcune questioni che rientrano…
Leggi di piùParlare di “sostituzione etnica”. Un pendio davvero scivoloso.
La notizia per cui si è tornato a parlare di “sostituzione etnica” è abbastanza nota: l’ineffabile ministro dell’agricoltura dell’attuale governo Francesco Lollobrigida, ha parlato dell’arrivo degli stranieri nel territorio dello Stato italiano come la causa di un processo, appunto, di sostituzione etnica ai suoi inizi che occorre contrastare. In pratica, la “pura” popolazione italiana è in decrescita e c’è il…
Leggi di piùBurnout: assassinio programmato.
Qualche giorno fa è uscita sui media la notizia di due morti e un ferito grave sul lavoro a Milano. Un paio di giorni dopo alcuni quotidiani nazionali scrivevano dell’incriminazione di sette persone che avevano abbandonato in un fosso il corpo di un operaio in nero per occultarne la morte sul lavoro. Nomino questi due casi fra tanti altri perché…
Leggi di piùRitorni globali e rafforzamento del fascismo: come contrastare questa ondata.
La globalizzazione e il taglio della spesa sociale ha fatto naufragare il progetto politico della sinistra socialdemocratica, che puntava ad un capitalismo “sostenibile” con lo stato che interviene nell’economia per ridurre le diseguaglianze di reddito che il capitalismo naturalmente produce. Ha contemporaneamente dato fiato ai “sovranismi” e ai nazionalismi, versione attuale dei fascismodel secolo scorso. Con gli stati al servizio…
Leggi di piùOpporsi alla guerra. Azioni antimilitariste a Kharkiv.
Nel sito libcom.org possiamo trovare un’ intervista fatta tra fine febbraio e i primi di marzo al gruppo anarchico Assembly di Kharkiv in Ucraina dal titolo “The war has become a daily routine: two conversations with the Kharkiv underground journal”, dove troviamo alcuni aggiornamenti sulle loro attività nel territorio, sulla loro visione per quanto riguarda la guerra in atto e…
Leggi di piùMoby Prince: tanti colpevoli, tutti protetti dalla legge.
A trentadue anni di distanza dalla strage che uccise mio padre ed altre 139 persone – perché è bene chiamare le cose con il loro nome, non tragedia ma strage -, ci ritroviamo ancora oggi a dover chiedere ed esigere ancora una volta “Giustizia e verità”. Negli ultimi anni grazie all’attività continua delle associazioni “140” e dell’associazione “10 Aprile”, con l’aiuto…
Leggi di piùLe spiagge del “Mediterraneo allargato”. Responsabilità italiane nel colpo di stato in Sudan.
Mentre scriviamo, il colpo di Stato in Sudan è ancora in corso. Intanto però giungono segnali di un coinvolgimento dell’Italia. Stando a quanto scrive il quotidiano online Africa Ex Press, i rapporti tra la giunta al potere in Sudan, in particolare i vertici della Rapid Support Force, e i governi che si sono succeduti in Italia durano da tempo. In…
Leggi di più