Tra il 21 novembre e il 18 dicembre 2022 si disputerà in Qatar la FIFA World Cup 2022. La squadra italiana non parteciperà a questi mondiali perché non si è qualificata, ma al posto dei calciatori sarà comunque presente una task force italiana che comprende circa 600 militari e carabinieri, con mezzi e armamenti terrestri, navali ed aerei. Il Consiglio…
Leggi di piùTag: militarismo
Sessismo, nazionalismo e miltarismo. Il militarismo è cultura dello stupro.
È evidente come la cultura dominante sia una cultura gerarchica di guerra e di violenza in cui la militarizzazione è presente in ogni ambito, siamo in un mondo in guerra anche se alla guerra si danno nomi che la negano come “missioni di pace” o “interventi umanitari”. Sicuramente le cause scatenanti delle guerre sono sempre le stesse ciniche ed eterne…
Leggi di piùReclutamento in cattedra. Opporsi alla militarizzazione delle scuole.
Un immenso appetibile mercato. La scuola è anche e soprattutto questo. Del resto quale altra situazione mette a disposizione una formidabile concentrazione di tempo e spazio già disciplinata, permettendo di intercettare un target tanto numeroso quanto difficile e sfuggente come quello dei giovani? Ne approfittano enti, aziende ed agenzie varie. E ovviamente anche l’esercito. Negli ultimi tempi la presenza, peraltro…
Leggi di piùFesteggiare il nazifascismo in salsa alpina
Nel 1941 alleata e subordinata al nazismo l’Italia fascista invade militarmente l’URSS, in Ucraina e Russia. Nella campagna italiana di Russia che insistette nelle Regioni dei fiumi Dnestr, Bug meridionale, Dnepr, Donec e Don, vennero mandati ad ammazzare e farsi ammazzare i seguenti effettivi: CSIR con circa 65.000 uomini e l’8ª Armata con circa 230.000 uomini. Da questa campagna di…
Leggi di piùSangue, petrolio e buoni affari
Le truppe del Belpaese fanno la guerra in Niger, Libia, Golfo di Guinea, stretto di Ormuz, Iraq, nel Mediterraneo ed in tanti altri luoghi del pianeta.Nel silenzio e nell’indifferenza dei più il parlamento ha approvato il rifinanziamento delle varie avventure neo-coloniali delle forze armate italiane. Il focus è sull’Africa, dove sono concentrate 17 delle 40 missioni tricolori, due in più…
Leggi di piùAssemblea per una campagna antimilitarista. Via le truppe italiane dall’Africa! No al militarismo, no alla guerra!
Di fronte a una sempre maggiore presenza di truppe italiane in Africa non basta prendere posizione, serve rilanciare l’iniziativa antimilitarista, lottando per il ritiro di tutte le missioni di guerra. Il Parlamento ha recentemente votato, con approvazione quasi unanime di tutti i partiti, il rifinanziamento delle missioni militari all’estero. Tra queste la contestata missione a supporto della Guardia costiera libica,…
Leggi di piùUn mondo di guerre. Contro un immaginario di rassegnazione al militarismo
Da poco l’ennesima tregua israelo-palestinese ha rimesso a tacere le cronache mediatiche in una delle guerre più asimmetriche che si conoscano da almeno 70 anni. Eppure l’apartheid dello stato israeliano prosegue senza soste significative e le autorità palestinesi, ufficiali o autonominatesi, proseguono sia negli interessi della borghesia nazionale sia nell’arruolamente integralista della disperazione di molte e molti. In realtà altri…
Leggi di piùLe relazioni inconfessabili
Il confronto tra Armenia e Arzebaijan ci offre l’opportunità di riavvolgere il filo della matassa del Risiko mediorientale ed in particolare nella regione del Caucaso, che sta assumendo e sempre più lo assumerà, un ruolo strategico fondamentale, non solo a livello locale ma anche sul piano geopolitico globale. La regione caucasica, periferia estrema del continente euroasiatico è un bimillenario punto…
Leggi di più4 novembre: boicottiamo il militarismo!
Varie le iniziative antimilitariste che si sono svolte attorno alla data del 4 novembre: oltre alle varie iniziative locali, è stato anche prodotto e diffuso il volantone “Pandemia di guerra” nonché un numero di Umanità Nova dedicato in particolar modo agli approfondimenti sul tema delle spese militari e del militarismo tricolore. Di seguito i resoconti delle iniziative a Torino, Trieste, Livorno…
Leggi di piùSardegna. Confinamenti, rivolte e solidarietà
Un giorno chiesi al fabbro che stava lavorando in casa cosa ne pensasse della delibera del Comune che faceva del centro storico di Orani un unico progetto di pergolato tra le case. La risposta che mi diede vale per ogni legge, delibera o norma sancita da una autorità “Vale se la sentiamo, altrimenti rimane li’”. Era sentita la pandemia: mettersi…
Leggi di piùLa piaga del militarismo
Ci troviamo a sfogliare le ricerche dell’Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma (SIPRI – Stockholm International Peace Research Institute), un istituto internazionale indipendente che dal 1966 si occupa di peace studies pubblicando un rapporto annuale che rende accessibili i dati sugli armamenti, le spese militari, la produzione e commercio di armi, i conflitti e l’industria della difesa a…
Leggi di piùGuerra e controllo sociale al tempo della peste
Bombardieri F35? Valgono centocinquantamila terapie intensive. La portaerei Trieste? Cinquantamila respiratori polmonari. Una manciata di blindati ed un elicottero? Trecentotrentamila posti letto oppure dieci miliardi di mascherine. La produzione bellica non si è mai fermata. In pieno lockdown l’AIAD, la Federazione delle Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza, membro di Confindustria, scriveva ai propri associati che c’era…
Leggi di piùLa Rete con la mimetica
Il 16 e 17 ottobre del 2003 si tenne in un Hotel romano il TechNet Europe, un incontro annuale organizzato da AFCEA, una associazione che si occupa di Comunicazioni, Sistemi Informatici, Elettronici e di Comando e Controllo nell’ambito della Difesa, della Sicurezza e dell’Industria che opera in tali settori. Il tema era “Internet: amica o nemica?” ed il primo oratore…
Leggi di piùPandemia e militarizzazione
Se ne sono accorti pure sul quotidiano cattolico Avvenire, con l’articolo di Lucia Capuzzi del 21 marzo scorso significativamente intitolato: “I militari per strada: il vero rischio è che poi ci restino”. La cronista osserva che “a preoccupare è l’impiego disinvolto della narrativa bellica da parte dei governi per descrivere l’attuale emergenza (…). La questione non è meramente linguistica. Di…
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