Questa estate i giornali del Regno Unito hanno ospitato diversi interventi sulla legittimità di chiamare l’Isis con il suo nome o se utilizzare il dispregiativo Daesh, che significa “portare di discordia” ed è il termine spregiativo per indicare l’Isis nel mondo arabo. Polemica che potrebbe risultare alquanto capziosa e sterile ma in verità non priva di interesse in quanto emerge…
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Per battere il governo della guerra
Quanti sono stati gli astenuti alle ultime elezioni regionali? Molti commentatori, e anche qualche politico, hanno commentato la crescita dell’astensionismo, ma i dati reali, i numeri rimangono oscuri. Innani tutto in due regioni, la Toscana e le Marche, il numero degli astenuti suopera quello dei votanti, e questo senza tener conto delle schede bianche e nulle; inoltre secondo i dati…
Leggi di piùVenti di guerra sulla Libia?
Oramai da qualche mese si sente parlare di un possibile intervento militare in territorio libico per contrastare il fenomeno migratorio. È un intervento fortemente voluto dal governo italiano e che sembra aver trovato una favorevole accoglienza nell’Unione Europea e che tenderebbe a superare l’approccio delle operazioni Mare Nostrum e Triton. A fine maggio sono usciti su Wikileaks due interessanti documenti…
Leggi di piùLe combattenti dell’YPJ di Kobane
Dopo varı gıornı dı attesa a Kobane, fınalmente, sı creano le condızıonı per poter ıncontrare le donne combattentı, ın lotta contro Isıs. Entrıamo nella loro “casa”, nella loro base operatıva – luogo ın cuı condıvıdono emozıonı, organızzano le battaglıe. Presentı con noı due traduttorı. Venıamo accoltı ın una pıccola sala rıscaldata, allestıta con foto dı martırı donne e uomını. Chıedıamo:…
Leggi di piùGuerra & Petrolio
Al momento in cui scrivo, non si sa ancora se la tregua raggiunta in Ucraina reggerà, o si assisterà al riaccendersi del conflitto. Il cuore del conflitto è la città di Debal’tseve, importante nodo ferroviario e stradale nella regione di Donetsk, passata dal controllo degli indipendentisti filo-russi a quello dell’esercito regolare ucraino. Oggi a Debal’tseve ci sono migliaia di militari…
Leggi di piùAttorno all’elezione di un presidente
L’elezione di Sergio Mattarella è stata l’occasione per ribadire alcuni capisaldi della concezione anarchica delle istituzioni. Per gli anarchici, un politico o un altro che sieda sulla poltrona di presidente della repubblica, non può cambiare di molto gli assetti di potere e le politiche antiproletarie che caratterizzano i governi che si sono succeduti; del resto, se si guardano i nomi…
Leggi di piùDurruti e il labirinto bellico
Più volte gli anarchici hanno criticato il culto della personalità che ha accomunato dittature di segno diverso, ma convergenti nell’esaltazione parossistica del capo. Se “Mussolini ha sempre ragione” era lo slogan che identificava nel “duce” il regime fascista, altri detti simili circondavano le figure di Hitler o di Stalin. In tempi recenti si ricordano i casi di Kim il Sung…
Leggi di piùGuerra esterna e guerra interna!
L’intervento di Giorgio Napolitano alla cerimonia del 4 novembre delinea con chiarezza la strategia politica dello Stato nei confronti dell’aggravarsi delle crisi interne e internazionali. Non c’è bisogno di cercare significati reconditi: è il discorso con cui un comandante in capo indica alle proprie truppe gli obiettivi della prossima guerra. Per il presidente della repubblica, l’evoluzione dei rapporti fra gli…
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