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Dagli anarchici russi. L’oscurità prima dell’alba.

Dagli anarchici russi. L’oscurità prima dell’alba.

Pubblichiamo di seguito la traduzione di un altro comunicato diffuso da Autonomous Action, un’organizzazione comunista libertaria con gruppi attivi sia in Russia che in Ucraina. Il testo, in inglese, consultabile sul loro sito è disponibile a questo link: https://avtonom.org/en/news/dusk-dawn-trends-order-and-chaos-episode-43-february-26

L’analisi delle anarchiche e degli anarchici della FAI sulla guerra la trovate, invece, qui: https://umanitanova.org/ucraina-tutte-le-guerre-contro-di-noi-noi-contro-tutte-le-guerre/

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Giovedì mattina [24 febbraio 2022], Putin ha cominciato il più grande conflitto bellico in Europa dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Si nasconde dietro i presunti interessi della regione separatista del Donbass – nonostante le Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk abbiano viste soddisfatte le loro richieste di riconoscimento come entità indipendenti, l’entrata ufficiale dell’esercito russo nei territori e il promesso trilione e mezzo di rubli. Si ricordi che, per molti mesi, gli affitti e i prezzi dei generi alimentari nella stessa Russia sono aumentati di giorno in giorno.

Il Cremlino ha avanzato richieste assurde alle autorità di Kiev – cominciamo con la “denazificazione”. È vero che, grazie alla sua partecipazione nelle proteste di Maidan del 2014, l’estrema destra ucraina si è assicurata un peso eccezionale nella politica e nelle forze dell’ordine. Tuttavia, in tutte le elezioni tenutesi dal 2014 ha conquistato una manciata di voti. Il presidente dell’Ucraina è ebreo. Il problema dell’estrema destra ucraina deve essere risolto ma non con i carrarmati russi. Le altre accuse contro l’Ucraina – relative alla corruzione, la manipolazione elettorale e i tribunali disonesti – sarebbero molto più appropriate se il Cremlino le muovesse a sé stesso. Ora, le truppe russe sono, nel vero senso della parola, occupanti in una terra straniera – e non importa quanto questo contraddica le aspettative di tutti coloro che sono cresciuti con i racconti sulla Grande Guerra Patriottica.

La Russia si è ritrovata isolata a livello internazionale. [Il presidente turco Recep Tayyip] Erdoğan, [Il Segretario generale del Partito comunista cinese] Xi Jinping e perfino i Talebani hanno chiesto a Putin di cessare le ostilità. L’Europa e gli Stati Uniti decretano ogni giorno nuove sanzioni contro la Russia.

Mentre scriviamo questo testo, sta per cominciare il terzo giorno del conflitto. L’esercito russo è chiaramente superiore a quello ucraino ma la guerra non sembra andare esattamente secondo i piani di Putin. A quanto pare, contava di vincere in uno o due giorni con poca o nessuna resistenza e invece ci sono stati seri combattimenti in tutto il territorio dell’Ucraina. (…)

Il Roskomnadzor [il Servizio Federale del governo russo per la Supervisione di Comunicazioni, Tecnologie dell’informazione e Mass-media] prova ancora a intimidire l’intero Internet, pretendendo che «Non la si chiami guerra, ma operazione speciale». Ma ormai poche persone li prendono sul serio. Finché in Russia non verrà completamente disattivato l’Internet, ci saranno abbastanza fonti d’informazione. Per ogni evenienza, ancora una volta, consigliamo di configurare in anticipo Tor con bridge, VPN e Psiphon.

I russi stanno appena cominciando ad avvertire gli effetti delle sanzioni e della guerra: la maggior parte degli ATM di Mosca avevano esaurito il contante venerdì. Perché? Perché il giorno prima la gente ha ritirato 111 miliardi di rubli dalle banche; insomma, tutti i loro risparmi. Il mercato immobiliare è collassato, e l’edilizia residenziale è il ramo più importante dell’economia russa. L’industria automobilistica straniera sta lentamente cessando di inviare macchine in Russia. I tassi di cambio del dollaro e dell’euro sono vincolati artificialmente dalla Banca Centrale. Le azioni di tutte le società russe sono crollate. È chiaro a tutti che andrà solo peggio.

Tutto questo serve solo a Putin

La reazione russa alla guerra in Ucraina è completamente diversa da quanto accaduto nel 2014 [quando la Russia si appropriò della Crimea dopo la rivoluzione ucraina]. Molte persone, incluse celebrità che lavoravano per il governo, chiedono l’immediata fine del conflitto. La rimozione dalle trasmissioni di Ivan Urgant, la principale star televisiva russa, è degna di nota.

Anche la larga maggioranza di quelli che sostengono ancora Putin è contro la guerra. Il sostenitore medio di Putin pensa per ora che tutto sia stato calcolato, che la guerra non durerà a lungo, che l’economia russa sopravviverà. Perché è vero, non è facile vivere nella consapevolezza che il tuo paese è governato da uno squilibrato – da un Don Chisciotte con un esercito di milioni di uomini, uno dei più forti del mondo, un Don Chisciotte dotato di un armamentario nucleare in grado di distruggere l’intera umanità. È difficile capire, dopo aver letto scienziati politici e filosofi di second’ordine, che si può bombardare un paese fraterno vicino e distruggere la propria economia.

Bivaccando nel potere illimitato, Putin si è lentamente allontanato dalla realtà: si racconta di quarantene di due settimane per i comuni mortali che avevano bisogno di incontrare il presidente russo per un qualche motivo, e tavoli di lunghezza spropositata ai quali Putin riceve sia i suoi ministri che gli altri capi di stato.

Putin è sempre stato un politico che bilancia gli interessi delle forze armate e degli oligarchi. Ora il presidente ha abbandonato questo ruolo, dopo aver iniziato un viaggio in solitaria attraverso lo sconfinato mare della senilità. Siamo pronti a scommettere una bottiglia del miglior whisky che, nel prossimo futuro, il Signor Presidente potrebbe subire un colpo di stato dalla sua stessa cerchia di eletti.

La Russia potrebbe arrivare al 2023 con un altro sistema di potere e un diverso personaggio al Cremlino. Non si può sapere ciò che sarà. Ma, per ora, siamo all’oscurità prima dell’alba.

Nel frattempo, in Russia continuano le proteste contro la guerra. Gli anarchici e le anarchiche vi partecipano a Mosca, San Pietroburgo, Kazan, Perm, Irkutsk, Ekaterinburg e in altre città. In Russia è estremamente difficile organizzare manifestazioni di piazza; è pericoloso sia in termini amministrativi sia penali, per non parlare della cara vecchia violenza poliziesca. Ma il popolo sta uscendo comunque. Migliaia di persone sono già state arrestate ma le proteste continuano. La Russia è contro questa guerra e contro Putin! Esci quando e dove ritieni opportuno. Unisciti ad amici e persone che la pensano allo stesso modo. I social network propongono domenica [27 febbraio 2022] alle 16:00 come appuntamento per un’azione di protesta generale. Questo giorno e questa ora non sono peggiori di tutti gli altri.

Intanto, gli anarchici ucraini stanno entrando nei comitati di difesa territoriale delle loro città. Ora è più difficile per loro che per le persone in Russia ma la difesa è una, è la stessa. Questa è la difesa della libertà contro la dittatura, della volontà contro la schiavitù, della gente normale contro i presidenti folli.

Alle vostre pecore…

Se Putin dovesse miracolosamente rinsavire, e la guerra finisse uno di questi giorni, potremo davvero “tornare alle nostre pecore”, come dicono in Francia [riferimento al modo di dire “revenons à nos moutons”, traducibile come “tornare a quello che stavi facendo prima” n.d.t.]? È probabile che saremo espulsi dal Consiglio d’Europa. Pertanto, i russi perderanno l’opportunità di rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell’uomo e presto il Cremlino ripristinerà la pena di morte.

Per il momento, torneremo nello spirito di tutta la storia recente: proprio ora, la Duma di Stato [organo legislativo dell’Assemblea federale della Federazione Russa] sta approvando una legge secondo la quale un militare di leva deve recarsi di persona all’ufficio di arruolamento piuttosto che aspettare una convocazione. Di recente Putin ha anche aumentato gli stipendi della polizia. E l’ufficio del procuratore, in appello, ha chiesto di aumentare da cinque a nove anni la pena di un anarchico di Kansk, Nikita Uvarov, condannato nel famoso “caso del terrorismo di Minecraft” [Uvarov, di 16 anni, e altri due adolescenti sono stati arrestati nel 2020 per aver diffuso manifesti in solidarietà a un matematico di Mosca, attivista anarchico sotto processo per vandalismo. Un manifesto è stato piazzato presso una sede del FSB, l’agenzia di sicurezza interna della Russia; la polizia ha detto di aver trovato sui telefoni sequestrati uno scambio sui piani per far saltare in aria un edificio dell’FSB che Uvarov e compagni avevano creato nel gioco Minecraft, n.d.t.]. Voi tutti sapete cosa fare con tutto ciò. Libertà per i popoli! Morte agli imperi!

Avtonomnoe Dejstvie, “Azione Autonoma”

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