Le compagne e i compagni presenti al XXXI Congresso della FAI a Empoli, valutano positivamente la campagna antimilitarista lanciata nel giugno 2021 a Massenzatico, e sviluppata nell’ultimo anno con una ricca articolazione di iniziative. Ritengono che l’impegno antimilitarista, sempre caratterizzante del nostro agire, rappresenti attualmente un nodo centrale su cui l’intervento anarchico può esplicitare la propria azione anche attraverso alcune…
Leggi di piùTag: Guerra
Contro la guerra e chi la arma. No alla città delle armi! No alla NATO a Torino!
Torino punta tutto sull’industria bellica per il rilancio dell’economia. Un’economia di morte. Torino è già oggi uno dei maggiori centri dell’industria bellica aerospaziale. Sono 350 le aziende grandi e piccole con un fatturato di circa 7 miliardi di euro. Sempre a Torino sta per partire la costruzione della Città dell’Aerospazio, un centro di eccellenza per l’industria bellica aerospaziale promosso dal…
Leggi di piùNessuna base per nessuna guerra. A Coltano e altrove.
L’inizio di giugno ha segnato un passaggio significativo per il movimento di opposizione alla base militare dei Carabinieri che il governo vuole costruire tra Pisa e Livorno. Il 2 giugno c’è stato il primo corteo convocato dal Movimento No Base, che ha attraversato con un lungo e colorato serpentone proprio le campagne di Coltano dove secondo i primi progetti dovrebbe…
Leggi di piùQuesta propaganda non è propaganda. Non solo in tempo di guerra.
“La condotta della guerra si fonda sempre sull’inganno” (Sun Tzu) In tempi normali il sistema mediatico di un paese come l’Italia soffre di tutti i mali che affliggono i mezzi di comunicazione di massa in un mondo che è diventato simile ma non uguale al “villaggio globale” descritto da Marshall McLuhan [1] in anni nei quali Internet poteva essere un…
Leggi di piùContro le guerre e chi le arma, fermiamo il militarismo! [dal XXXI Congresso FAI]
La guerra in Ucraina continua a mietere vittime, come in ogni conflitto bellico a pagare il prezzo più alto sono le popolazioni civili sottoposte a bombardamenti, rastrellamenti, arruolamenti forzati, stupri. Sono le classi sfruttate e oppresse che da una parte e dall’altra del confine vengono mandate al macello o vengono perseguitate se si rifiutano di combattere, o se agiscono per…
Leggi di piùContraddizioni sotto l’ombrello della Nato. Il tributo che l’Ue sta pagando agli Usa.
Analizziamo la situazione della guerra russo-ucraina, tenendo presente che questo articolo viene scritto domenica 29 Maggio 2022, in un momento in cui, anche stando alle dichiarazioni dello stesso governo ucraino, la Federazione Russa appare per la prima volta in deciso vantaggio sull’esercito ucraino nell’Est del paese, con la conquista dell’intero Donbass che sembra a portata di mano e con le…
Leggi di piùLe sirene dello stato. Le scommesse del futuro.
È noto il mito delle sirene: attiravano i naviganti con dolci canti e, giunti questi a loro, li scannavano. Il definirsi in conflitto bellico aperto della pluriennale guerra a bassa intensità nelle regioni russofone dell’Ucraina ha ridato fiato alle sirene dello stato. Di fronte alla crisi sistemica che scuote le società europee i “movimenti sociali” hanno mostrato tutta la loro…
Leggi di piùLa guerra in Ucraina. Una descrizione complessiva dello scenario.
Attualmente sono in corso 59 conflitti nel pianeta. Si tratta per lo più di guerre dimenticate, ignorate dai media che se ne occupano solo per l’occasionale arrivo di ondate di profughi alle frontiere o per il coinvolgimento, attraverso le missioni militari all’estero, degli eserciti dei paesi del nord del mondo. Vengono definite “guerre a bassa intensità” ma che causano distruzione,…
Leggi di piùAviano 19 Giugno: manifestazione antimilitarista contro guerre, riarmo ed eserciti
La guerra In Ucraina, i nazionalismi e l’autodeterminazione dei popoli Sono ormai 3 mesi che la guerra è ritornata prepotente non tanto lontano da noi. Gli echi dello smembramento e degli odi nazionalisti nella ex Jugoslavia alimentano una paura che ha tutte le ragioni di interessarci: perché non siamo estranei, non lo siamo stati in questi decenni di export d’armi…
Leggi di piùGuerra e orizzonti energetici. Una competizione sempre più armata.
Questo articolo doveva andare in stampa nel numero scorso (il 17) ma per una svista nell’archiviazione dei materiali giunti in redazione è purtroppo saltato. Nell’augurarvi buona lettura chiediamo venia tanto a voi lettori quanto all’estensore dell’articolo, il compagno Daniele Ratti. *** Il conflitto russo-ucraino sta ponendo l’accento su diverse questioni tra le quali quella energetica con le sue numerose implicazioni,…
Leggi di piùNessuna base per nessuna guerra. Contro la nuova base militare di Coltano – Appello per uno spezzone rosso e nero
Con un DPCM, il 14 gennaio scorso, il governo ha deciso di finanziare la costruzione di una nuova grande base militare a Coltano, località nella campagna bonificata tra Pisa e Livorno, all’interno del Parco di San Rossore, vicino all’aeroporto di Pisa e alla base militare USA di Camp Darby. Contro il progetto sta montando una diffusa e variegata opposizione. Chi…
Leggi di piùReport sciopero generale 20 maggio
Il 20 maggio in decine di città piccole e grandi ci sono state iniziative per lo sciopero generale contro la guerra indetto da tutto il sindacalismo di base e conflittuale. Di seguito report e foto da Milano, Roma, Reggio Emilia, Torino, Pisa e Palermo. Presenze organizzate di compagne e compagni della FAI e dell’area dell’anarchismo sociale e anarcosindalista vi sono…
Leggi di piùCrisi socio-economica come congiunzione fra sindemia e conflitto
Quantificare la crisi che si sta approssimando è molto difficile ma, a più di due mesi dall’avvio dell’assalto russo all’Ucraina, si può tentare di ragionare su quanto la guerra peserà sull’economia dell’Unione. Appare abbastanza chiaro che a pagare il conto di questo conflitto tra opposte fazioni dello stesso sistema predatorio sarà l’Eurozona, mentre Usa e Asia dovrebbero cavarsela senza troppi…
Leggi di piùLa costruzione del soggetto nazionalista
È cosa risaputa che l’utilizzo di determinate forme linguistiche o di altre non sia un dato neutro ma rimandi a strutture di pensiero che sono diretta conseguenza della struttura sociale. A titolo di esempio si può notare come nella comunicazione, sia giornalistica, sia manualistica ma anche nel registro colloquiale, si tenda a trasformare gli stati in soggetti individuali: l’Italia ha…
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