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Il nemico del nostro nemico è nostro amico?

Il nemico del nostro nemico è nostro amico?
In un famoso romanzo di Graham Greene, Il nostro agente all’Avana, ambientato nella Cuba precastrista alla fine degli anni ’50, in un colloquio fra il Capitano Segura, capo della polizia politica del dittatore Batista e Mr Wormold, il personaggio principale, lo stesso Segura afferma: “Una delle ragioni per cui l’Occidente odia i grandi Stati comunisti sta nel fatto che essi non riconoscono le distinzioni di classe. A volte torturano persone che non dovrebbero essere torturate. Altrettanto fece Hitler, naturalmente, e scandalizzò il mondo. Nessuno si preoccupa di ciò che accade nelle nostre carceri, o nelle carceri di Lisbona o di... Leggi tutto

Intanto piovono pietre

Intanto piovono pietre
Il recente varo del Quantitative Easing da parte della BCE ed il varo dei decreti attuativi sul Jobs-Act hanno dato occasione ai nostri fatui esponenti governativi di ostentare sicurezze del tutto fuori luogo. Renzi ha sostenuto che l’allentamento monetario è frutto anche del semestre italiano e della svolta verso la crescita che l’Italia ha chiesto e (sic) imposto. Poletti ha previsto che le nuove norme sul mercato del lavoro porteranno nel 2015 all’assunzione di ben 150.000 persone. Grazie ai 1.140 miliardi di euro che Draghi regalerà alle banche con il massiccio acquisto di titoli in portafoglio, lo spread è sceso... Leggi tutto

La servitù volontaria 2.0

La servitù volontaria 2.0
I cosiddetti “smart phone” sono sicuramente tra le merci più vendute degli ultimi anni e, visto che sono un riconosciuto “status symbol”, anche le più rubate. Già nel 2012 la polizia di San Francisco sosteneva che quasi la metà dei furti avvenuti in città riguardava un cellulare e oggi nel Regno Unito vengono rubati circa 2 mila telefonini al giorno . Sono dati che non stupiscono, in quanto non è certo un mistero che intorno alla comunicazione elettronica ruota una intera economia, il che vuol dire linee di produzione, sfruttamento del lavoro e una quantità di denaro difficilmente misurabile.... Leggi tutto

Le combattenti dell’YPJ di Kobane

Le combattenti dell’YPJ di Kobane
Dopo varı gıornı dı attesa a Kobane, fınalmente, sı creano le condızıonı per poter ıncontrare le donne combattentı, ın lotta contro Isıs. Entrıamo nella loro “casa”, nella loro base operatıva – luogo ın cuı condıvıdono emozıonı, organızzano le battaglıe. Presentı con noı due traduttorı. Venıamo accoltı ın una pıccola sala rıscaldata, allestıta con foto dı martırı donne e uomını. Chıedıamo: “chı e’?” – ındıcando una gıgantografıa dı un volto femmınıle combattente. Una YPJ rısponde “E’ una nostra martıre, dı qualche anno fa. Dı leı mostrıamo solo l’ımmagıne”. Cı sedıamo a terra, ın cerchıo, e ınızıamo a parlare. Inızıalmente sono presentı... Leggi tutto

Jobs Act: e ora?

Jobs Act: e ora?
 “….esce confermato anche l’altro intendimento fondamentale di questo provvedimento, nel senso del passaggio dal vecchio sistema tendente a difendere la persona che lavora DAL mercato del lavoro, evitandole il più possibile di dovervi transitare, a un sistema di protezione tendente a difenderla NEL mercato, in particolare nel passaggio dalla vecchia occupazione a una nuova. La transizione dal paradigma della job property a quello della flexsecurity, avviato con la riforma del 2012, viene dunque ora portato a compimento con un nuovo assetto del sistema protettivo che mira essenzialmente a coniugare la massima possibile flessibilità delle strutture produttive, indispensabile per la competitività... Leggi tutto

NO MUOS La lotta continua

NO MUOS La lotta continua
Venerdì 13 febbraio: un giorno che forse porterà sfiga agli americani. Il TAR di Palermo, dopo un lungo parto durato quasi tre mesi, ha emesso la sentenza su una serie di ricorsi concernenti l’annullamento della revoca delle autorizzazioni per la costruzione del MUOS di Niscemi. Rigettando le richieste del governo italiano, ha invece dato ragione a quanti (Legambiente assieme al coordinamento dei comitati, comuni, singoli cittadini) contestavano la legittimità del provvedimento, fortemente voluto dal governatore Crocetta nel luglio del 2013, con l’alibi del parere positivo espresso dall’Istituto Superiore di Sanità. Il TAR ha basato la decisione sullo studio del “verificatore”... Leggi tutto

Occupazioni perché? Un tetto per i processi sociali in rivolta

Occupazioni perché? Un tetto per i processi sociali in rivolta
Una casa non è solo un tetto sopra la testa, un luogo dove trovare protezione dal clima o tornare da un lavoro decente, è soprattutto il luogo dove far vivere e crescere i propri affetti. Ci sono tante persone oggi che non hanno una casa. Sono quelli che pagano il prezzo della crisi. Precari, disoccupati, sfrattati, sfruttati, migranti. Coloro che non arrivano alla seconda settimana, che perdono il lavoro e vengono sfrattati, che devono scegliere se pagare la bolletta o comprare il pane. Quelli che vengono prima rinchiusi nei Cie e poi sfruttati nei campi. L’attacco al diritto alla casa... Leggi tutto

“Foibe”. Vittimismo nazionalista o “giustizia proletaria”?

“Foibe”. Vittimismo nazionalista o “giustizia proletaria”?
Con la Giornata del Ricordo del 10 febbraio il Parlamento, alla quasi unanimità, aveva istituito nel 2004 una ricorrenza ufficiale per celebrare l’esodo istriano e le foibe. La data del 10 febbraio del 1947 indica la firma del Trattato di Pace che è perciò interpretato, più di 50 anni dopo, come ingiustamente punitivo in quanto riconobbe la sovranità jugoslava sull’Istria e la Dalmazia abitata anche da italiani (o meglio, italo-veneti). La Giornata del Ricordo (ma il termine, sinonimo di “memoria”, è alquanto equivoco) ha dato lo spunto, anche quest’anno, a diverse manipolazioni più o meno maldestre. Così, un famosissimo presentatore... Leggi tutto

No Expò, costruire la lotta

No Expò, costruire la lotta
NUTRIRE IL PIANETA ENERGIE PER LA VITA La dichiarazione sopracitata, slogan dell’EXPO 2015, se non fosse tragica sarebbe comica. Gli sponsor ufficiali dell’evento, che come si cercherà di definire va oltre l’evento stesso per divenire un “dispositivo”, sono le imprese multinazionali, le quali, intervenendo nei più disparati modi, sono coloro che hanno moltiplicato la malnutrizione del pianeta ed hanno perpetrato il furto delle risorse e delle fonti energetiche, per i loro profitti, smania di comando, disprezzo della vita. Dall’italiana ENEL, che continua ad usare fonti fossili per produrre elettricità , alla conterranea FINMECCANICA (sistemi d’arma! Energie per -sic!-la vita), La... Leggi tutto

Libertà o dittatura?

Libertà o dittatura?
Nel settembre del 1917 la Russia era minacciata da un disastro. Non era solo il risultato della disfatta militare, nel luglio si era risolta in un totale fallimento l’”Offensiva Kerenskij” lanciata dal governo repubblicano su pressione delle potenze dell’Intesa (Francia e Gran Bretagna), era soprattutto il risultato del boicottaggio dei capitalisti, dell’aristocrazia fondiaria e di quella finanziaria contro il crescente movimento operaio, influenzato in gran parte dagli anarchici, che si era andato sviluppando dopo la rivoluzione del febbraio 1917 e la cacciata dello zar Nicola II. In quei giorni, nel suo rifugio in Finlandia, Lenin scrive un articolo dal titolo... Leggi tutto

La chiusura del pensiero critico nell’islam (parte seconda)

La chiusura del pensiero critico nell’islam (parte seconda)
Pubblichiamo in due parti la traduzione di un articolo pubblicato sul numero speciale di Le Monde Libertaire, settimanale della Federazione Anarchica francofona, dedicato a Charlie Hebdo, supplemento al n. 1762 (22-28 gennaio 2015). L’articolo è firmato dal compagno René Berthier, del Gruppo Gaston Leval della FAf, il testo integrale di questo studio si può trovare su monde-nouveau.net, rubrica: Religioni. Cristallizzazione del pensiero giuridico Nel rifiutare che la “chiusura dell’itijhâd” sia stata decretata, Mohammed Iqbal fa un’analisi terribile della situazione in cui si trova il mondo musulmano. Il rifiuto della itijhâd, ha detto «è una pura finzione suggerita in parte dalla... Leggi tutto

La memoria perduta

La memoria perduta
Sono un detrattore di Tito, dell’esperienza jugoslava come capitalismo di stato anche se non allineato all’URSS. Mi fan ribrezzo la repressione, le torture e l’uccisione dei comunisti e socialisti oppositori al regime titino finiti a Goli Otok e altri lager, anche se molti di questi erano filostalinisti, la logica del taglione “loro a noi, noi a loro” in un campo che si sosteneva, falsamente, rivoluzionario era e resta inaccettabile. Ricordo le centinaia di operai e le loro famiglie monfalconesi, convinti comunisti, soprattutto dei cantieri navali, emigrati nella jugoslavia socialista terra di speranze e finiti massacrati come controrivoluzionari, non tanto e... Leggi tutto

La Sfortuna di un Autore

La Sfortuna di un Autore
Il titolo non è per nulla paradossale: Albert Camus è certo un autore molto noto, enormemente letto e tradotto in decine di lingue, la cui fortuna letteraria, a tre generazioni di distanza dalla sua tragica morte, non sembra affatto declinare. Si può anzi oramai dire, con una certa sicurezza, che il suo nome è entrato nella ristretta cerchia dei classici della letteratura. In un altro senso, però, si può paradossalmente parlare di una specie di sua malasorte critica e di una enorme rimozione di molti aspetti della sua produzione intellettuale – particolarmente del suo pensiero politico e filosofico, la cui... Leggi tutto

Tutti uniti, tutti insieme…

Tutti uniti, tutti insieme…
L’entità conosciuta come “Anonymous” è tornata nelle ultime settimane sulle prime pagine web dopo l’annuncio, arrivato immancabilmente sotto forma di un video, di aver sferrato altri colpi, dopo quelli dello scorso mese di gennaio, contro il “cyber terrorismo islamico” in risposta alla strage compiuta nella redazione di “Charlie Hebdo”. Come sempre accade per tutto quello che riguarda questo ben noto gruppo di attivisti digitali la notizia è stata ampiamente ripresa e commentata dai mass-media, in questo caso particolare con maggior interesse del solito in quanto il bersaglio degli attacchi sarebbero coloro che reclutano o propagandano in Rete la guerra del... Leggi tutto

La sabbia, la macchina, l’azione diretta

La sabbia, la macchina, l’azione diretta
Il 21 febbraio i No Tav tornano in piazza a Torino. Una manifestazione popolare per un movimento con tante anime ma un unico scopo: fermare il Tav e dare una bella botta al mondo che rappresenta. Lo abbiamo imparato poco a poco: il Tav, la nuova linea tra Torino e Lyon non diversamente dalle altre linee costruite lungo la penisola, è un grande affare per la lobby del cemento e del tondino e per i loro santi protettori nelle istituzioni. Il movimento No Tav rappresenta una spina nel fianco di questo sistema. Una spina sempre più dolorosa, che va estirpata... Leggi tutto
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