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Questione ecologica

Questione ecologica
Premessa A meno di cecità, malafede o disonestà intellettuale, oggi non possiamo che registrare un peggioramento dei problemi ambientali e sociali in tutto il mondo: il 90% dei grandi pesci è scomparso; c’è dieci volte più plastica che fitoplancton negli oceani; popolazioni di anfibi, uccelli migratori, molluschi stanno scomparendo, il cambiamento climatico sta avvenendo molto più rapidamente del previsto. Contemporanramente, sotto il dominio della finanza internazionale, le classi politiche stanno imponendo la disoccupazione di massa, l’aumento della precarietà, il declino dei servizi pubblici e della protezione sociale, l’aumento delle disuguaglianze. Se la logica capitalista è la principale colpevole riguardo agli... Leggi tutto

In piazza contro il DDL Pillon

In piazza contro il DDL Pillon
Il 10 novembre in moltissime città italiane si sono svolte iniziative di contrasto al disegno di legge Pillon e al pacchetto sicurezza. La mobilitazione è stata lanciata dall’assemblea nazionale che NonUnadiMeno ha tenuto un mese fa a Bologna, nelle giornate del 6 e 7 ottobre, e costituisce una tappa importante nel percorso verso la manifestazione nazionale del prossimo 24 novembre a Roma, giornata internazionale contro la violenza di genere. Se il pacchetto sicurezza è piuttosto noto, per le costanti strombazzate razziste di chi governa e per le ricadute che comunque prevede in termini di ordine pubblico, repressione, provvedimenti antisgombero etc,... Leggi tutto

Antimilitarismo: una questione femminista

Antimilitarismo: una questione femminista
Nel 2018 il militarismo sembra non essere un problema troppo impellente per chi si occupa di parità di genere e rivendicazioni identitarie, ma credo che invece debba esserlo per chi lotta da una prospettiva femminista o trans femminista. Gli eserciti degli Stati occidentali sono un esempio di democrazia, almeno di facciata, per quel che riguarda il rispetto dei diritti civili. Come dice Ursula von der Leyen, ministra della difesa tedesca, devono essere esempi di «tolleranza nei confronti dei gruppi marginali» e aprirsi «alle minoranze». Ci viene raccontato che vertici delle forze armate USA si schierano contro l’attuale presidente che vorrebbe,... Leggi tutto

Sciopero generale

Sciopero generale
Le rivendicazioni elencate nella dichiarazione dello Sciopero Generale del 26 ottobre sono la riproduzione, quasi automatica, dei contenuti già espressi nei Sciopero Generali precedenti già dichiarati dai sindacati conflittuali non firmatari del famigerato accordo del 2014, cioè Cub, SI Cobas, Sgb, Slai Cobas e USI. Sono un decalogo irrinunciabile che sicuramente saranno ripetuti ossessivamente fino al raggiungimento degli obbietti stessi. Questo sciopero nasce da un documento unitario che ha articolato ed argomentato tutte le rivendicazioni elencate frutto di una attenta elaborazione all’interno degli stessi sindacati conflittuali promotori dello sciopero. Un documento che è stato utile per organizzare assemblee di preparazione... Leggi tutto

Sciopero generale

Sciopero generale
E’ andata bene. Il corteo che ha percorso il centro di Torino ha raccolto oltre millecinquecento persone. Non era una scommessa facile. Gli attivisti dei gruppi politici e delle organizzazioni sindacali che hanno costruito lo sciopero e la manifestazione del 26 ottobre ne erano consapevoli. Abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo spinti dall’urgenza di riattraversare il territorio cittadino con una manifestazione che mettesse al centro le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici, che, nonostante i tempi bui, si battono nei posti di lavoro, per le strade e i quartieri. Lavoratori e lavoratrici che sanno che nulla viene regalato, che si... Leggi tutto

Il governo dei bottegai

Il governo dei bottegai
La classe dominante fa i suoi bilanci: lo stato fa il DEF; i conglomerati economici producono previsioni trimestrali o semestrali, Oliver Bäte firma l’introduzione dell’annuale studio dell’Allianz, di cui è amministratore delegato, sullo stato dell’economia globale, i commercialisti si preparano alla chiusura dei bilanci aziendali. È tempo che anche noi come classe cominciamo a fare i conti e i bilanci di quello che questo governo giallo-verde-nero ci sta tirando addosso. Al di là del velo di propaganda e di parole d’ordine è palese, fin da una prima analisi, che questo governo si colloca pienamente nel solco tracciato negli anni precedenti... Leggi tutto

L’illusione democratica

L’illusione democratica
Molti concordano sul fatto che questa svolta del secolo è segnata da una regressione del pensiero politico, nonché da un’ideologia volta al profitto, con opinioni pubbliche fortemente costrette, incorniciate, guidate, in una parola manipolate, dai media. I giornalisti di oggi sono essenzialmente solo attori che recitano il mantra del potere politico, economico e (sempre più) religioso. Nonostante tutto ciò, alcune persone chiamano questo “la fine delle ideologie”. Non è, al contrario, questo discorso la prova di una nuova ideologia, quella della rinuncia? In effetti, le crisi del capitalismo hanno sempre come corollario la paura della borghesia dei sussulti rivoluzionari di... Leggi tutto

La guerra è permanente?

La guerra è permanente?
Da diversi anni ormai si sente parlare di “terza guerra mondiale a pezzi”, di “guerra per procura” ecc. Ognuna di queste definizioni nasconde certo una parte di verità. Per cercare di capire meglio cosa sta alla base di queste affermazioni può essere utile un articolo di Paul Mattick dal titolo “La guerra è permanente”. L’articolo fu pubblicato sulla rivista “Living Marxism” nella primavera del 1940, in un momento molto particolare. La Germania aveva già invaso la Polonia nel settembre del 1939; i sette mesi che seguirono videro una preparazione da ambo le parti per l’inizio di una offensiva tedesca sul... Leggi tutto

Incubi

Incubi
Incubo (di nome e di fatto) Meccanico (più digitale che meccanico) ha appena pubblicato un opuscolo di una cinquantina di pagine, costituito da due terzi di materiale pubblicato su Umanità Nova e il restante di inediti. Gli inediti riguardano l’ultima loro risposta chilometrica (10 pagine in A4) e un breve scambio di email tra loro e noi. A spanne il collettivo è impegnato in una “critica radicale alla civilizzazione”, posizionandosi nel filone dell’anarco-primitivismo tra l’antitecnologico e l’ecologia profonda. Se però qualcuno s’aspetta che l’intento dell’opuscolo sia quello di sostenere e divulgare queste posizioni ne rimarrebbe deluso.  Come scrivono gli autori... Leggi tutto

100 miliardi di debito

100 miliardi di debito
Tito Boeri, presidente dell’INPS, ha affermato che introdurre nel sistema previdenziale la quota 100 con un minimo di 62 anni di età e 38 di contributi insieme allo stop all’indicizzazione alla speranza di vita per i requisiti contributivi nella pensione anticipata porta a un “incremento del debito pensionistico destinato a gravare sulle generazioni future nell’ordine di 100 miliardi”. Questa affermazione ha provocato la replica piccata di Salvini, attuale ministro dell’interno. Con il solito tono arrogante, il capo della Lega ha invitato Boeri a presentarsi alle elezioni e ha affermato di avere più a cuore le condizioni dei lavoratori prossimi alla... Leggi tutto

Disuguaglianza come funzione primaria del capitalismo

Disuguaglianza come funzione primaria del capitalismo
Simon Springer: “A un certo punto, devi solo dire ‘fottiti!’ al neoliberismo la cui funzione primaria è creare disuguaglianze.” Per questo attivista quotidiano, leggere Kropotkin e Reclus significa tornare alle origini sia della geografia sia dell’anarchismo. La geografia radicale propone di pensare tutte le storie, allontanandosi dall’unico punto di vista antropocentrico. Ciò include la storia degli animali, delle piante e soprattutto la considerazione delle interazioni e della cooperazione. Simon Springer: “A un certo punto, devi solo dire ‘fottiti!’ al neoliberismo”: il poster è simile a quello di un tour di un gruppo hard rock. Anche se Simon Springer è un... Leggi tutto

Lo sguardo della talpa

Lo sguardo della talpa
Sei un figlio di cane rimbambita come un allocco inutile come una nutria scema come un’oca ubbidiente come un cavallo muto come un pesce Sei una troia un vero stallone lercio come un topo brutto come un tacchino fastidioso come un corvo gufo del malaugurio Puzzi come un maiale schifoso come uno scarafaggio sei viscida come una lumaca ignorante come una capra ti fregano come un pollo stupido come un asino grassa come una vacca Sei peggio di uno squalo noioso come un pappagallo cervello da gallina vigliacco come un coniglio assomigli a una scimmia ti comporti da pecora Quanta... Leggi tutto

L’ospitalità come reato

L’ospitalità come reato
Il giorno prima di scrivere queste considerazioni sulla vicenda di Mimmo Lucano – il sindaco di Riace che al momento in cui scrivo queste righe è agli arresti domiciliari nel suo paese – ho svolto una relazione presso l’edizione 2018 del convegno annuale delle “Cucine del Popolo” di Massenzatico (Reggio Emilia) su “Saperi e Sapori in età ellenistica”. Dopo aver ricordato come la coscienza degli aspetti antropologici e di immaginario collettivo legati al cibo sia decisamente recente e risalga, sostanzialmente, agli anni dopo la prima guerra mondiale con le indagini dell’etnoantropologia e, soprattutto, con la rivoluzione operata nel campo storiografico... Leggi tutto

Uno sciopero generale necessario

Uno sciopero generale necessario
“Stiamo attraversando uno dei periodi peggiori della nostra storia con un governo ibrido e da brividi che in modo spregiudicato utilizza il bastone e la carota: il bastone subito e la carota sono promesse a divenire”. Così iniziavo il mio intervento nella Assemblea Nazionale svoltasi a Milano nella giornata del 29 settembre,giornata promossa dai sindacati CUB, SI Cobas, Slai Cobas, USI Ait a sostegno dello sciopero generale dei 26 ottobre. Metto anche in evidenza nell’intervento che la Lega di salvini ha dichiarato una guerra spietata ai migranti, con il placet dei 5 stelle, una campagna intrisa di odio razziale, una... Leggi tutto

Nuovi terreni di scontro fra le classi

Nuovi terreni di scontro fra le classi
Una prima considerazione ritengo vada fatta per comprendere appieno il contesto nel quale si sviluppa la mobilitazione per lo sciopero del 26 ottobre indetto da CUB, SGB, SI Cobas, SLAI, Cobas, USI: va rilevata l’assenza dalla scena del conflitto, reale o virtuale poco importa, sia del sindacalismo istituzionale che del sindacalismo, diciamo così, semi-istituzionale, e cioè dei sindacati “di base” che hanno firmato l’accordo del 10 gennaio 2014 (1). Per un verso, CGIL CISL UIL, che pure dovrebbero temere la “furia anticasta” dei due partiti attualmente al governo, sembrano singolarmente rilassate e pare che aspettino di valutare la situazione. È,... Leggi tutto
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