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Slowbalization

Slowbalization
Dall’inizio del 2019 va di moda, sui giornali economici, una nuova parola: slowbalization. È una crasi (per le persone che non mangiano pane e vocabolario, vuol dire unione tra due parole) tra i termini inglesi slow, che significa “lento” e globalization che significa “globalizzazione”. Si può tradurre con “rallentamento della globalizzazione”. La parola è stata inventata da un olandese, Adjiedj Bakas, ma è diventata famosa con una mossa (a Roma diremmo “paracula”) dell’Economist, che ha dedicato all’argomento la copertina del giornale pochi giorni prima del World Economic Forum di Davos del gennaio scorso dove tutti i presenti, per darsi il... Leggi tutto

La specificità della menzogna europea

La specificità della menzogna europea
I dati sulla caduta della crescita e della produzione industriale in Italia nella seconda metà del 2018, sono stati accolti con un compiacimento eccessivo, che va oltre la scontata polemica con l’attuale governo. Le stesse notizie sul rallentamento economico della Germania e della Cina hanno suscitato nei media una sorta di euforia, come a confermare che la “crescita” non è affatto un obbiettivo comune e condiviso, al di là dei mezzi ritenuti idonei per raggiungerlo. La lobby della deflazione è la grande innominata e innominabile dell’attuale contesto economico globale, così come viene totalmente rimossa l’ovvia osservazione per cui i processi... Leggi tutto

Balconi e pagliacci

Balconi e pagliacci
Ci sono momenti in cui uno riesce a comprendere in maniera completa il significato di certi modi di dire. La locuzione “circo della politica”, usata per indicare la spettacolarizzazione delle posizioni dei vari protagonisti nell’agone politico, si coglie pienamente solo quando si vedono i pagliacci all’opera. Questo è quello a cui abbiamo assistito, la sera del 26 settembre, quando si sono affacciati da un balcone di palazzo Chigi i ministri grillini osannati da una piccola folla di starnazzanti parlamentari dello stesso partito e celebrati da un nugolo di giornalisti pronti a solennizzare lo storico momento. Ad ascoltare le roboanti dichiarazioni... Leggi tutto

Beati i poveri…

Beati i poveri…
  Tempi durissimi per i ricchi. Non passa un solo giorno senza che le fila dei difensori dei poveri non si ingrossino. Michel Martone si era già fatto notare quando, come vice della mai troppo lodata ministra Elsa Cuornero dell’indimenticabile governo Monti, si era espresso con contributi illuminanti. Il nodo degli studi universitari e del mercato del lavoro era stato da lui sciolto con un aforisma folgorante: “Se a 28 anni non sei laureato, sei uno sfigato”. In un recente talk show televisivo, il prof. Martone ha zittito la rappresentante di Liberi e Uguali per la proposta di abolire le... Leggi tutto

Anche il capitalismo ama la decrescita

Anche il capitalismo ama la decrescita
Il governo Gentiloni, in preda alla schizofrenia, prima proclama di voler tagliare le tasse, poi annuncia addirittura una tassa sui cani. Dato che non c’è assurdità che non trovi i suoi estimatori, il “dibattito” sulla nuova tassa si profila teso e interessante. Viene il sospetto che il vero scopo del governo non sia di inseguire gli spiccioli del gettito della tassa ma, appunto, il “dibattito” stesso, il cui senso, come sempre, si ridurrà al “non ci sono soldi e bisogna trovarli da qualche parte”. La vera finalità di certe provocazioni governativo-mediatiche è quindi quella di ribadire il messaggio, anzi l’ideologia,... Leggi tutto

Un quinto dell'umanità

Un quinto dell'umanità
EV: Antonio, quando e perché hai iniziato ad interessarti della Cina? AC: Questo mio interesse è iniziato già durante gli anni sessanta – in pieno periodo maoista, sia nel senso dei rapporti di potere interni alla Repubblica, sia nel senso dell’interesse che questa esperienza suscitava in molti ambiti della sinistra rivoluzionaria. Io partivo da posizioni diverse dai seguaci del maoismo, ma proprio per questo cominciai ad interessarmi della effettiva realtà della Cina. EV: La nostra chiacchierata verterà soprattutto sulla Cina odierna, ma potresti fare una veloce puntata sulla Cina del Presidente Mao? AC: Non ci riesco in poche battute, dovremmo... Leggi tutto

La scuola di Atene ai tempi del Quantitative Easing

La scuola di Atene ai tempi del Quantitative Easing
Tutto lascia supporre che la Grecia di Alexis Tsipras e la Germania di Merkel-Schauble trovino un accordo per dilazionare di sei mesi le brucianti scadenze del debito pubblico greco e negoziare con calma un nuovo piano di rientro. La vittoria di Syriza e la difficile doppia prova cui si trova davanti la Merkel (Grecia + Ucraina) costringeranno entrambi i contendenti a stabilire una tregua che salvi la faccia a tutti e porti ad un compromesso accettabile. Lasciare che la Grecia vada verso il terzo default, una nuova ristrutturazione del debito e l’eventuale uscita dall’Euro aprirebbe una crisi di credibilità devastante... Leggi tutto