Di cava si continua a morire. Reduci della guerra del capitale

Continua la tragica conta di vittime che perdono la vita sul posto di lavoro, in un’inesorabile emorragia che si allarga sempre di più. Gli operai rappresentano la categoria di lavoratori più esposta al rischio di incidente, il settore delle costruzioni è il più colpito, non sono da meno quello dei trasporti e il manifatturiero. Si assiste a questo triste paradosso:…

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Una violenza sistemica. Ribelliamoci allo sfruttamento dei nostri corpi

Notizie costanti di femminicidi e di morti sul lavoro si rincorrono costellando la cronaca quotidiana. Tre morti sul lavoro ogni giorno. Tre femminicidi ogni settimana. Una media ossessiva. Le statistiche sono implacabili, anche quelle ufficiali; quelle elaborate da strutture autogestite, come l’Osservatorio transfemminista sulla violenza di genere, ne contano molte di più. E in mezzo c’è la scia di sangue…

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Dai cantieri da l’arse officine. Basta morti sul lavoro!

Non è la prima volta che su queste pagine si pubblicano articoli in merito alle morti sul lavoro. Iniziando questo intervento, la mia prima preoccupazione è stata quella di non scrivere banalità su un tema tanto grave. Cercherò di non farlo, perché riguarda persone come tutt* noi. Persone che escono la mattina per andarsi a guadagnare un salario sempre più…

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Al sole del cantiere. Strage di via Mariti: Firenze non dimentica

Nella giornata del 16 febbraio, anniversario della strage di via Mariti, si è svolto a Firenze un presidio molto partecipato, che ha visto presenti, oltre ai sindacati di base fiorentini promotori dell’iniziativa, varie realtà, tra cui il comitato “ex panificio”, da anni attivo contro le speculazioni dell’area di via Mariti, speculazioni che avevano dato luogo alla costruzione del supermercato Esselunga…

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Danza macabra. Il balletto dei politici di fronte agli omicidi sul lavoro.

La terribile morte sul lavoro di Satnam Singh, bracciante agricolo nelle campagne di Latina, ha fatto emergere, ancora una volta il massiccio sfruttamento dei lavoratori stranieri, l’utilizzo sistematico del caporalato, la drammatica mancanza di sicurezza che dall’inizio dell’anno ha già fatto 500 vittime, senza contare gli infortuni, anche invalidanti, su cui la ricognizione è assai più problematica, data l’enorme diffusione…

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Sotto una crollata di cemento

Numeri. A questi numeri la città di Firenze forse, dicono, non era abituata. Certo è che li ha presto metabolizzati, questi numeri, e non ha fermato le sue attività. Giornali, televisioni e social ci hanno prontamente via via sepolto sotto una caterva di numeri: numeri di vittime, di età delle vittime, di quanti kilometri erano lontane da casa, delle ditte…

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CNH: un’altra morte evitabile

Ci uniamo al dolore per l’ennesima tragedia che come lavoratori non può che coinvolgerci direttamente. Le tante parole spese dai comunicati stampa e dalle necessarie e giuste prese di posizione dalla politica cittadina riescono a descrivere una situazione preoccupante, che vede un dato in crescita a fronte di un valore assoluto di 814 morti sul lavoro solo nel 2023, ma…

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Vittime dello stato

“Il governo… si compiace spesso di atteggiarsi, solo in apparenza s’intende, a protettore e benefattore dei poveri e dei deboli. Ma basta osservare come e perché esso compie queste funzioni, per riscontrarvi la prova sperimentale, pratica, che tutto quello che il governo fa è sempre ispirato dallo spirito di dominazione, ed ordinato a difendere, allargare e perpetuare i privilegi propri,…

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Un altro studente assassinato dal lavoro. La logica del capitale produce morte.

Giuseppe Lenoci era uno studente di 16 anni morto mentre lavorava, come era morto Lorenzo Perelli tre settimane prima. Sia Giuseppe sia Lorenzo erano studenti in un istituto professionale gestito dai preti che, evidentemente, hanno scoperto il modo di guadagnare fornendo mano d’opera gratuita alle imprese. Del resto, data la propensione dei preti a fare soldi, non risulta difficile immaginare…

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