La cresta di Ursula. La governance autoritaria dell’Unione Europea

È strano come anche tra i più sfegatati europeisti il tema del bilancio comunitario sia assente. La Commissione Europea ha presentato il 16 luglio 2025 il progetto di bilancio pluriennale dell’Unione (il Quadro Finanziario Pluriennale – QFP), che dovrebbe essere valido dal 2028 – quando sostituirà quello attualmente vigente – al 2034. Le principali novità riguardano la dimensione del budget,…

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Moltiplicare le lotte contro il governo. 28 novembre: ogni tappa è importante

La giornata di sciopero del prossimo 28 novembre pesa sul dibattito parlamentare attorno alla legge di bilancio 2025. Da una parte si minaccia la limitazione del diritto di sciopero; dall’altra si cerca di dimostrare come questa manovra non incida sui servizi pubblici né sui redditi più bassi, sfidando il ridicolo; infine si cercano risorse aggiuntive per elargire qualche palliativo che…

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Quando il lavoro crea povertà. Rapporto ISTAT

Oltre 5,7 milioni di persone vivono in povertà assoluta. Cresce il divario tra Nord e Sud, ma la povertà si fa più “sociale” e diffusa. Gli operai, i disoccupati, i pensionati e le famiglie straniere sono i nuovi poveri della Repubblica del lavoro. Non è sufficiente lavorare per uscire dalla povertà. Non è sufficiente avere una pensione, un tetto, o…

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Occupazione Disoccupazione Precarietà. Le menzogne delle statistiche

Qualcuno ha classificato la statistica come uno dei modi per mentire. Questo sia perché vengono assemblati dati disomogenei, sia perché una parte di quei dati viene arbitrariamente omessa in funzione di una tesi prefissata. Altre volte è l’inflazione di dati e di fonti a rendere più difficile la sintesi. Alcune riflessioni, non nuove, a proposito del lavoro. La narrazione del…

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La clava dei dazi. USA: le varie velocità della rilocalizzazione

Per approcciare la questione dei dazi è necessario partire da un assunto, ossia che gli interessi economico-finanziari dettano le agende di amministrazioni e governi di ogni sorta. In questo meccanismo, è necessario che i vari “leaders” siano relegati al ruolo di meri esecutori che hanno come contropartita una ricompensa in termini di potere personale e status sociale. Alla luce di…

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C’è una logica in questa follia. Guerra commerciale, tassi di interesse e spese militari

“Scorrerà sangue” hanno detto gli economisti di JP Morgan, la più grande banca americana, il “Giorno della Liberazione” (2 aprile), quando Donald Trump ha annunciato i suoi dazi “reciproci” su tutte le importazioni statunitensi. JP Morgan ha aumentato al 60% la probabilità che la guerra dei dazi inneschi una recessione globale. Il FMI prevede che la crescita globale sarà inferiore…

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Dazi nostri. Social standard: un ostacolo all’unità operaia internazionale

L’articolo del professor Emiliano Brancaccio dal titolo «Nè con il liberismo né col protezionismo: un “social standard”», pubblicato su “Il Manifesto” del 13 aprile, offre spunti interessanti di riflessione. Brancaccio sostiene che liberismo e protezionismo sono due estremi dello sfruttamento capitalista, inestricabilmente annodati l’uno all’altro. Per dimostrare questa affermazione Brancaccio non fa riferimento a meccanismi economici, legati alle caratteristiche del…

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Nuovi padroni, vecchie storie

Un tempo, quelli che ci ostiniamo a chiamare “padroni” erano soprattutto persone o gruppi che avevano abbastanza denaro per aprire uno stabilimento nel quale si producevano beni materiali. Il loro principale interesse era quello di trarre il massimo profitto dallo sfruttamento del lavoro operaio e per questo dovevano, da una parte, tenere a bada le associazioni dei lavoratori e dall’altra…

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Salari da fame. Se le paghe crescono la metà del costo della vita.

Nell’audizione in Parlamento il presidente dell’Istat ha documentato la perdita di potere di acquisto dei salari di 3,2 milioni di dipendenti della Pubblica Amministrazione. Nella manovra di Bilancio appena presentata troviamo lo stanziamento economico per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego fino al 2030, più che una previsione di spesa o “un importante cambiamento di rotta rispetto a quanto osservato…

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Legge di stabilità 2025: genuflessioni per Meloni

E il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intanto, ha incontrato ieri a Washington la direttrice generale del Fmi Kristalina Georgieva e, riferisce il ministero del Tesoro, ha “ricevuto elogi per il suo impegno a perseguire il consolidamento di bilancio promuovendo allo stesso tempo la crescita”. (dal Sole 24 Ore del 26.10.2024) Per inquadrare il contesto in cui si colloca la legge…

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Retribuzioni pubbliche fuori controllo o al di sotto del costo della vita?

Nel pubblico impiego esistono differenze retributive tra i quattro comparti anche per mansioni e profili professionali identici. Una delle annose discussioni riguarda il rapporto tra retribuzione contrattuale e retribuzione di secondo livello che a detta delle organizzazioni sindacali rappresentative insieme consentirebbero il recupero del potere di acquisto. Ma resta innegabile che proprio gli stipendi tabellari e l’indennità di vacanza contrattuale,…

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Grand Prix. L’economia del premio Nobel per l’economia.

La famiglia Nobel era una ricca famiglia di industriali svedesi che si occupava della produzione e del commercio di armi. Immanuel Nobel si era trasferito nel 1837 dalla Svezia alla Russia per arricchirsi sfruttando le mire espansionistiche dello Zar Nicola I. Il figlio Alfred, a 18 anni – come i rampolli di tutte le famiglie ricche di quel periodo –…

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Dati confusi ad arte. Il crollo del potere di acquisto e la crisi dei ceti medi e popolari.

Il rincaro dei prezzi energetici è uno dei principali fattori di rischio per l’economia e la ripresa dell’inflazione. I prezzi dei prodotti energetici, dopo i folli rincari successivi all’esplosione della guerra in Ucraina, sono rimasti comunque elevati. Negli ultimi mesi è andata riducendosi la crescita tendenziale dei prezzi al consumo; ma ricordiamo che nello scorso autunno la crescita era stata…

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Misura per misura. Quanto manca alla scomparsa della povertà globale?

Per monitorare i progressi verso il suo obiettivo di sradicare la povertà estrema entro il 2030, l’Organizzazione delle Nazioni Unite si affida alle stime della Banca Mondiale della quota della popolazione mondiale che scende al di sotto della cosiddetta International Poverty Line (IPL). Nel 1990, un gruppo di ricercatori indipendenti e la Banca Mondiale hanno esaminato le soglie di povertà…

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