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Con la popolazione del Rojava

Con la popolazione del Rojava
Dal 9 ottobre lo Stato turco ha dato inizio all’invasione del Rojava ed intrapreso una nuova guerra contro la Federazione della Siria del Nord con bombardamenti indiscriminati e con l’attacco di forze di terra. Per il governo turco è necessario annientare un pericoloso esempio di resistenza e di sperimentazione di libertà nella regione, basato su comunità che hanno deciso di abbracciare una rivoluzione confederale, femminista ed ecologista dirompente. Questo è il vero motivo dell’attacco. Anche se, come inizialmente dichiarato dalle autorità turche, l’operazione “Sorgente di Pace” si limitasse a “mettere in sicurezza” un’area profonda 30 km lungo tutto il confine,... Leggi tutto

Un campo d’internamento fascista e badogliano

Un campo d’internamento fascista e badogliano
IL CAMPO A Renicci d’Anghiari, nella Valtiberina toscana, si trovava uno dei peggiori campi d’internamento d’Italia per numero di reclusi e per i comportamenti tenuti dal personale di sorveglianza. Destinato ad accogliere fino a novemila prigionieri di guerra, è adibito agli internati civili pur rimanendo sotto l’amministrazione militare. All’arrivo degli antifascisti italiani (anarchici in gran parte) già confinati a Ventotene – dopo il 25 luglio 1943 – vi si trovavano rinchiusi in 4.500, tutti ‘ribelli’ deportati dalla Jugoslavia catturati nei rastrellamenti, talvolta accompagnati dalle famiglie. Ben 500 i militari addetti alla sorveglianza. Il regime di vita, secondo le testimonianze degli... Leggi tutto

Crisi e tendenza alla guerra

Crisi e tendenza alla guerra
La guerra negli ultimi anni sta diventando una realtà concreta. Una guerra che rischia di svilupparsi su scala globale, come alcuni osservatori stanno notando, e che potrebbe coinvolgere diversi attori della scena internazionale. Molti fattori ci indicano come la tendenza a una guerra globale si stia facendo sempre più marcata e ormai, con cadenza quasi mensile, si verificano incidenti diplomatico-militari che rischiano di diventare dei casus belli da cui fare partire il tutto. Tra questi indicatori il più evidente è l’incremento della spesa militare a livello mondiale. Se, come è sempre stato storicamente, le guerre si preparano e non scoppiano... Leggi tutto

Affari di guerra

Affari di guerra
Non esiste stato o regno la cui storia non sia macchiata dalla brutalità della guerra. I conflitti armati condotti dalle potenze economiche, non hanno portato null’altro che miseria e morte fra i paesi, mentre chi si trova al potere non cadrà mai sul campo di battaglia. È sempre stato così, si inviano pedine per difendere un paese e gli interessi di cui solo i ricchi traggono vantaggio. Riportiamo queste sagge e classiche parole per focalizzarci sul tema corrente. Oggi continuiamo ad essere testimoni della crudele barbarie ottenuta con ulteriore utilizzo di tecnologia e armamenti militari. Anche stavolta, invece di utilizzare... Leggi tutto

2 giugno dei Senzapatria

2 giugno dei Senzapatria
Il due giugno la Repubblica festeggia se stessa con parate e cerimonie militari. L’esaltazione delle forze armate, la retorica patriottica, la celebrazione delle bandiera e dei confini sono il sale di una narrazione che pone al centro il nazionalismo, l’identità escludente, su cui si incardina la guerra ai poveri e agli immigrati. A Torino il rito militare è stato celebrato in piazza Castello. C’erano anche gli antimilitaristi. La polizia in assetto antisommossa ha bloccato l’ingresso in piazza Castello. I senzapatria hanno chiuso un perimetro con fili e scritte contro le frontiere, bloccando per un breve periodo via XX Settembre. Le... Leggi tutto

Militarismo/Sessismo. Antimilitarismo/Femminismo

Militarismo/Sessismo. Antimilitarismo/Femminismo
“Il patriarcato fa leva su una forma di violenza di specifica natura sessuale e che prende forma completamente nel’atto dello stupro. Nello stupro, le emozioni di aggressione, odio, disprezzo e il desiderio di spezzare o violare la personalità, assumono una forma appropriata alle politiche sessuali.” Così scrive nel 1970 Kate Millet in “Sexual Politics”, portando al centro del pensiero femminista la critica al patriarcato e spostando l’analisi delle disparità sociali di genere sul piano specifico della sessualità e della sua interpretazione politica. Principio fondante della cultura patriarcale è il dominio che si esercita anche attraverso la sessualità, o meglio... Leggi tutto

Il legame tra capitalismo e guerra

Il legame tra capitalismo e guerra
Al di là del legame altamente tecnologico esistente fra capitalismo e guerra, non vi é alcuna caratteristica specifica che accomuni o separi i due. La scoperta dei metalli (rame, bronzo, ferro e simili) per forgiare strumenti ha portato invariabilmente al loro uso come armi. II capitalismo, in quanto storia della competizione, ha talmente accelerato lo sviluppo dell’industria bellica che risulta difficile credere che l’Età del Ferro sia realmente iniziata solo 5000 anni fa circa e che l’Età del Bronzo, prima ancora, sia durata solo pochi secoli – con aumenti colossali del numero delle guerre. Nel giro di un solo secolo,... Leggi tutto

Antimilitarismo: una questione femminista

Antimilitarismo: una questione femminista
Nel 2018 il militarismo sembra non essere un problema troppo impellente per chi si occupa di parità di genere e rivendicazioni identitarie, ma credo che invece debba esserlo per chi lotta da una prospettiva femminista o trans femminista. Gli eserciti degli Stati occidentali sono un esempio di democrazia, almeno di facciata, per quel che riguarda il rispetto dei diritti civili. Come dice Ursula von der Leyen, ministra della difesa tedesca, devono essere esempi di «tolleranza nei confronti dei gruppi marginali» e aprirsi «alle minoranze». Ci viene raccontato che vertici delle forze armate USA si schierano contro l’attuale presidente che vorrebbe,... Leggi tutto

Fermiamo il militarismo

Fermiamo il militarismo
La difficile scommessa iniziata lo scorso giugno di un campagna antimilitarista autunnale nel Friuli-Venezia Giulia lanciata dal Coordinamento Libertario Isontino e poi fatta propria da tutto il Coordinamento Libertario Regionale è pienamente riuscita. L’idea era di portare una voce nostra nelle strade e nelle piazze che contrastasse le celebrazioni ufficiali per la “vittoria” nella prima guerra mondiale, avendo chiaro che il militarismo e il nazionalismo di ieri alimentano quelli di oggi. Infatti il giorno successivo il presidente Mattarella ha guidato grandi celebrazioni istituzionali per la vittoria, sia a Trieste che a Gorizia. Si voleva quindi sia raccontare la storia di... Leggi tutto

La guerra è permanente?

La guerra è permanente?
Da diversi anni ormai si sente parlare di “terza guerra mondiale a pezzi”, di “guerra per procura” ecc. Ognuna di queste definizioni nasconde certo una parte di verità. Per cercare di capire meglio cosa sta alla base di queste affermazioni può essere utile un articolo di Paul Mattick dal titolo “La guerra è permanente”. L’articolo fu pubblicato sulla rivista “Living Marxism” nella primavera del 1940, in un momento molto particolare. La Germania aveva già invaso la Polonia nel settembre del 1939; i sette mesi che seguirono videro una preparazione da ambo le parti per l’inizio di una offensiva tedesca sul... Leggi tutto

Lo stupro come arma di guerra

Lo stupro come arma di guerra
Durante le guerre sono stati commessi stupri per seminare il terrore tra la popolazione, per disgregare famiglie, per distruggere intere comunità e, in alcuni casi, per modificare la composizione etnica della generazione successiva nonché contagiare deliberatamente le donne con il virus dell’HIV o rendere le donne appartenenti alla comunità, presa di mira, incapaci di procreare. In Ruanda, durante il genocidio, protrattosi per tre mesi nel 1994, furono stuprate tra le 100.000 e le 250.000 donne e più di 60.000 sono state stuprate durante la Guerra civile in Sierra Leone (1991-2002), più di 40.000 in Liberia (1989-2003), fino a 60.000 nella... Leggi tutto

Il volto nascosto dell'Italia in guerra

Il volto nascosto dell'Italia in guerra
Nessun intervento militare delle forze speciali italiane in Libia. Questo il messaggio ripetuto più volte dal Governo tra il 3 e il 4 settembre scorso. Facile dichiarare che non vi è l’intenzione di promuovere un intervento militare a Tripoli quando sono già presenti, considerando solo le cifre ufficiali della missione militare MIASIT, 400 unità delle forze armate italiane. Appare singolare dunque tutto questo impegno del Governo per smentire la notizia riportata da alcuni organi di stampa secondo cui a Roma sarebbe stata in corso la valutazione di un intervento delle forze speciali a sostegno del governo di Tripoli guidato da... Leggi tutto

2 giugno contro gli eserciti

2 giugno contro gli eserciti
Varie le iniziative in occasione della festa nazionalista e militarista del due giugno. A Livorno il presidio antimilitarista in vista del 2 giugno messo in agenda da tempo dalla Federazione Anarchica Livornese e dal Collettivo Anarchico Libertario per il 1 giugno, si è trasformato per l’evolversi della situazione politica nella prima iniziativa di piazza a Livorno contro il nuovo governo guidato da Conte a composizione 5 stelle-Lega, che proprio in quelle ore ha prestato il giuramento ed è entrato in carica ufficialmente. Per questo si è scelto di scendere in piazza con uno striscione chiaro che ha attirato l’attenzione e... Leggi tutto

Antimilitarismo! Convegno nazionale a Milano

Antimilitarismo! Convegno nazionale a Milano
Le spese militari nel mondo continuano a crescere in maniera significativa. Negli Stati Uniti superano i 600 miliardi di dollari nel 2016, rappresentando il 39% della spesa complessiva mondiale. Crescono anche le vendite di armi interne ai paesi e le esportazioni verso l’estero. Enorme, ma più difficile da censire rispetto ai dati, il traffico illegale di armi vendute in “nero”, oppure in ‘grigio’, traffico che avviene in forma non ufficiale con coperture fornite dai governi e/o attraverso vari canali trasversali in grado di aggirare le legislature d’origine. Aumentano anche i conflitti dichiarati o non dichiarati in forma ufficiale: gli eserciti... Leggi tutto

No guerra, No Eni

No guerra, No Eni
Sabato 5 maggio a Milano si è tenuta una manifestazione contro la guerra e contro l’ENI., alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il Fronte Palestina, uno spezzone femminista e varie anime del movimento milanese e non solo: alcune centinaia i presenti. Nelle 48 ore precedenti tutti i quotidiani e le televisioni mainstream avevano dato la notizia che sabato sarebbero calati su Milano da tutta Europa migliaia di ”Anarchici”.“Black Block”, orde di barbari varie per mettere la città a ferro e fuoco evocando i fatti del Primo maggio No Expo. Allo stesso tempo le varie polizie di Stato e quelle... Leggi tutto
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