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Bilancio n° 15/2023

Bilancio n° 15/2023
ENTRATE ABBONAMENTI ROMA A.Pepe' (pdf) € 25,00 MILANO F.Greco (pdf) € 25,00 CAMERLONA D.Gavella (cartaceo) € 55,00 COLLE VAL D'ELSA R.Brunone (cartaceo) € 55,00 Totale € 160,00 SOTTOSCRIZIONI MILANO F.Greco € 25,00 Totale € 25,00 TOTALE ENTRATE € 185,00 USCITE Stampa n° 13 -€ 451,36 Spedizioni n° 13 -€ 404,15 Testate rosse nn, 14-15-16 -€ 335,40 TOTALE USCITE -€ 1.190,91 saldo n. 15 -€ 1.005,91 saldo precedente € 6.986,20 SALDO FINALE € 5.980,29 IN CASSA AL 19/04/2023 € 6.939,39 Da Pagare Stampa n° 15 € 611,00 Spedizioni n° 15 -€ 401,32 Leggi tutto

Tutta la rabbia che meritano. Scuola in sciopero il 5 maggio.

Tutta la rabbia che meritano. Scuola in sciopero il 5 maggio.
Il 5 maggio la scuola è in sciopero. A promuoverlo sono alcuni sindacati di base, Unicobas, Cobas e Cobas Sardegna in risposta ad una situazione sempre più pesante. Molti sono infatti gli attacchi sferrati contro un settore su cui da decenni i governi si accaniscono, uno dei comparti pubblici su cui più si sono riversati tagli, disinvestimenti e autoritarismo. In questa situazione non nuova, ma ulteriormente aggravata dall’imposizione di quella che a tutti gli effetti è un’economia di guerra, l’attuale governo sta portando avanti con impegno devastante una demolizione iniziata da tempo. Ecco perché uno sciopero, le cui ragioni, esplicitate... Leggi tutto

Platform workers: nuove frontiere dello sfruttamento.

Platform workers: nuove frontiere dello sfruttamento.
“Prima di internet, non sarebbe stato facile trovare qualcuno e farlo sedere per dieci minuti a lavorare per te, per poi licenziarlo passati quei dieci minuti. Ma con la tecnologia puoi trovarlo, pagarlo una miseria e poi sbarazzartene quando non ti serve più” questa frase (attribuita all’imprenditore americano Lukas Biewald) non è una battuta di spirito ma registra alla perfezione una delle nuove frontiere dello sfruttamento, quella – sfuggente – dei “lavoratori delle piattaforme”. L’armamentario dello sfruttamento padronale si arricchisce ogni giorno di nuovi strumenti, senza dismettere nessuno di quelli già in uso. Così, accanto a modelli arcaici e “illegali”... Leggi tutto

A Pisa, nel cinquantunesimo di Franco Serantini, contro la guerra e contro il governo Meloni

A Pisa, nel cinquantunesimo di Franco Serantini, contro la guerra e contro il governo Meloni
Come ogni anno, a Pisa, ricorderemo in maggio l’anarchico ventenne Franco Serantini, orfano di origini cagliaritane, massacrato di botte dalla polizia e lasciato morire in carcere il 7 maggio 1972. I compagni ammazzati dalla polizia occupano inevitabilmente un posto grande nella memoria militante, ed ogni compagno ucciso sviluppa nel tempo anche un suo profilo iconografico, alimentato dalle immagini e dai racconti di coloro che lo conobbero in vita. Tra i tanti ricordi che si potrebbero richiamare sulla figura di Serantini, qui citiamo il ricordo di Paolo Finzi che lo aveva conosciuto ad una riunione dei Gruppi Anarchici Toscani, nella storica... Leggi tutto

Saco vazio não para em pé. Dossier Brasile, parte I

Saco vazio não para em pé. Dossier Brasile, parte I
Abbiamo incontrato, domenica 9 aprile, a margine dei lavori durante il Congresso IFA a Massenzatico, due dei tre esponenti presenti della federazione brasiliana, Gustavo e Linguiça. L’interlocutore principale è stato Gustavo che, di volta in volta, traduceva dall’inglese al portoghese per Linguiça e viceversa per noi, le domande e le risposte. Al fine di chiarire meglio alcune questioni che rientrano in un contesto più complesso, si sono rese necessarie alcune premesse o spiegazioni inserite tra parentesi quadre all’interno delle nostre domande o delle risposte dei compagni. Ne risentirà magari la scorrevolezza della lettura, ma per la comprensione dei temi... Leggi tutto

Parlare di “sostituzione etnica”. Un pendio davvero scivoloso.

Parlare di “sostituzione etnica”. Un pendio davvero scivoloso.
La notizia per cui si è tornato a parlare di “sostituzione etnica” è abbastanza nota: l’ineffabile ministro dell’agricoltura dell’attuale governo Francesco Lollobrigida, ha parlato dell’arrivo degli stranieri nel territorio dello Stato italiano come la causa di un processo, appunto, di sostituzione etnica ai suoi inizi che occorre contrastare. In pratica, la “pura” popolazione italiana è in decrescita e c’è il rischio che venga sostituita, col tempo, dalle popolazioni delle varie parti del mondo che si stabiliscono nel territorio della Repubblica Italiana. Con il termine “sostituzione etnica”, e Lollobrigida dovrebbe saperlo vista la sua collocazione politica, non si intende però una... Leggi tutto

Burnout: assassinio programmato.

Burnout: assassinio programmato.
Qualche giorno fa è uscita sui media la notizia di due morti e un ferito grave sul lavoro a Milano. Un paio di giorni dopo alcuni quotidiani nazionali scrivevano dell’incriminazione di sette persone che avevano abbandonato in un fosso il corpo di un operaio in nero per occultarne la morte sul lavoro. Nomino questi due casi fra tanti altri perché possono far emergere certi aspetti del lavoro odierno, che ogni giorno, ogni settimana miete nuovi morti. In alcuni anni si registrano diminuzioni, in altri anni incrementi, ma morire di lavoro continua ad essere una minaccia costante. Vediamo un po’ di... Leggi tutto

Antiterrorismo: una minaccia per tutti. La polizia britannica fa il lavoro sporco per Macron.

Antiterrorismo: una minaccia per tutti. La polizia britannica fa il lavoro sporco per Macron.
Il responsabile dei diritti esteri delle edizioni La Fabrique, Ernest, è stato finalmente rilasciato dalla custodia della polizia, dopo essere stato arrestato e trattenuto dalla polizia antiterrorismo britannica al suo arrivo alla stazione di Londra. Siamo tutti molto sollevati per la sua liberazione, ma siamo anche molto scioccati e preoccupati per quanto è appena accaduto. Da un lato, Ernest non è fuori pericolo. Il suo telefono e il suo computer di lavoro sono stati sequestrati e rimangono nelle mani della polizia britannica che estrarrà tutti i dati per analizzarli e sfruttarli. Cosa ancora più grave, il nostro collaboratore è stato... Leggi tutto

Squatters e rifugiati in Armenia

Squatters e rifugiati in Armenia
Mentre continua il blocco genocida dello Stato azero sull’Artsakh, i rifugiati provenienti dalla regione assediata hanno trovato poco aiuto04 da parte dello Stato armeno. Non riuscendo a trovare un posto dove ripararsi, molti di questi rifugiati hanno preso ad occupare abusivamente edifici abbandonati. Dal 2018, circa 120 famiglie di rifugiati hanno occupato abusivamente l’ex edificio del Ministero della Difesa, ristrutturandolo e trasformandolo in una casa, uno spazio per la comunità. Il mese scorso, però, il governo armeno ha sfrattato in modo atroce i rifugiati e la polizia ha rubato i loro beni. Nonostante gli attacchi, i rifugiati resistono, accampandosi fuori... Leggi tutto

Viva il Primo maggio!

Viva il Primo maggio!
Un altro Primo maggio di guerra, morti e distruzioni alle porte di casa, una guerra che ci vede coinvolti, in barba alle solenni dichiarazioni della Costituzione ‘più bella del mondo’, con l’invio di armi pesanti, di munizioni e di quant’altro necessita per arricchire l’industria del massacro e per prolungarne i profitti. Un altro Primo maggio senza che un movimento internazionale di lavoratori e lavoratrici sappia intervenire con forza sabotando le guerre in corso in Ucraina, in Sudan, in Palestina e nelle altre parti del mondo dove i conflitti armati continuano a seminare lutti. Bloccare l’invio di armi, fermare le politiche... Leggi tutto