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Expo: la lotta continua

Expo: la lotta continua
“Devastazione e saccheggio”, parole forti, parole da quindici anni di galera per chi viene beccato con la mazzetta in mano, per chi è stato preso nel mucchio del riot cittadino, nei pressi di una vetrina infranta o di un auto in fiamme o, a posteriori, ne verrà riconosciuta la presenza attraverso analisi fotografiche e video. Chi ci sta lo sa. A chi devasta territori e ambiente, a chi saccheggia le risorse comuni, a chi ci fa morire di amianto, d’inquinamento, di discariche abusive, a chi ha un altro tipo di “mazzette” in mano, sappiamo bene che lo Stato e i... Leggi tutto

Un momento di svolta

Un momento di svolta
Mentre stendo queste note siamo a poco tempo di distanza da una svolta importante, in qualsiasi direzione si dia, dello scontro sindacale determinato dal tentativo di riforma della scuola dell’attuale governo. Infatti il 5 Maggio vi sarà uno sciopero della scuola indetto, oltre che dai sindacati di base, dal CGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA, sono attesi anche Biancaneve e i sette nani, Dracula il vampiro e il Mago Merlino. Celie a parte, si tratta di un evento, dal punto di vista sindacale, di grande rilevanza, è infatti dal 2008 che i cinque sindacati istituzionali della scuola non indicono sciopero.... Leggi tutto

Il capitalismo: un’economia destinata al declino

Il capitalismo: un’economia destinata al declino
Un economia caratterizzata da investimenti fiacchi, tassi d’interesse bassi, bolle creditizie ed un debito ingestibile nel lungo periodo; questo è lo scenario che descrive Martin Wolf per il Financial Times. Martin Wolf è un giornalista del FT, uno dei più influenti scrittori di argomenti economici. Le sue previsioni sul futuro del capitalismo sono quindi interessanti. L’articolo di cui ci stiamo occupando ha, nella sua traduzione italiana per Il Sole 24 Ore a cura di Fabio Galimberti, un titolo interessante: E’ l’era della grande stagnazione? Wolf intende mettere in guardia contro il rischio della stagnazione economica, di cui individua alcuni presupposti.... Leggi tutto

Sciacallaggio statale

Sciacallaggio statale
 Il 24 aprile del 1915, le autorità ottomane cominciano i primi arresti tra l’elite culturale armena. Di lì a poco il governo ottomano predisporrà la deportazione coattiva di tutta la popolazione armena verso le aree interne dell’impero ottomano, ufficialmente perchè popolazioni di non sicura fedeltà in quanto cristiani ortodossi filorussi. In realtà l’uccisione di 1,5 milioni di armeni, le deportazioni forzate, i soldati armeni trasferiti nelle compagnie di disciplina mandate al massacro, furono uno dei punti della ultradecennale politica nazionalista dei “Giovani Turchi” che puntava ad avere uno Stato-Nazione etnicamente omogeneo, che poi si concretizzerà nella Repubblica di Turchia fondata... Leggi tutto

Torino. La memoria dei partigiani vive nelle nostre lotte

Torino. La memoria dei partigiani vive nelle nostre lotte
La fiaccolata del Comune per l’anniversario della “liberazione” di Torino è da tanto tempo un appuntamento rituale, ingessato, una vetrina per il PD ed i suoi alleati. Lo scorso anno ci pensarono i No Tav a rendere l’aria più frizzante. Quest’anno – erano 70 anni dall’insurrezione della città – è stata la volta degli anarchici: davanti al fronte istituzionale che giovedì 23 aprile sfilava in testa al corteo è apparso uno striscione con la scritta “Ma quale liberazione! Antirazzisti in galera, migranti in fondo al mare”. Dopo un breve tafferuglio con la Digos, che ha tentato invano di portare via... Leggi tutto

Ancona non ti vuole

Ancona non ti vuole
SALVINI: DOPO CARICHE E SCONTRI AD ANCONA VIENE POI RESPINTO ALL’HOTEL HOUSE DI PORTORECANATI Una giornata che si ricorderanno Salvini e i suoi scagnozzi della Lega Nord e dei Fratelli d’Italia. Il tuor organizzato nelle Marche il 27 aprile doveva essere un susseguirsi di provocazioni in varie località della regione e avere come epicentro mediatico l’entrata all’Hotel House di Porto Recanati, grattacielo dove convivono moltissimi immigrati e alcune famiglie italiane. Spazio abitatiivo che per Salvini andrebbe “raso al suolo”. In mattinata ad Ancona, nella centrale Piazza Roma, dove doveva arrivare Salvini si sono radunati compagni e antirazzisti, fronteggiati dalla celere... Leggi tutto

Expropriamo Expo

Expropriamo Expo
Ormai ci siamo. Che si alzi il sipario e lo spettacolo vada in scena. Di che spettacolo stiamo parlando è notorio ai più. Il “mega evento”, la “grande opera”, la “kermesse” ecc. denominata EXPO 2015 prende il via proprio oggi che per tutt* noi, partigian* della lotta di liberazione delle classi subalterne, è invece giornata internazionalista di festa ma soprattutto di lotta. Che cosa sia in realtà EXPO lo abbiamo ampiamente scritto, divulgato, dibattuto sia su U.N. ma soprattutto in un lavoro incessante e itinerante per tutta Italia e non solo. Un lavoro informativo ma soprattutto contro informativo visto le... Leggi tutto

Il contributo di Errico Malatesta

Il contributo di Errico Malatesta
Erri Malatesta è stato un anarchico italiano, nato a Santa Maria Capua Vetere nel 1853 e morto a Roma nel 1932, guardato a vista in continuazione dalla polizia, e anche il suo funerale si tenne in forma clandestina, perché le autorità avevano paura che fosse occasione di dimostrazioni antifasciste. La sua vita da sola meriterebbe di essere studiata. Non ancora ventenne, a Napoli aderisce alla prima sezione italiana dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori (Prima Internazionale), dove era ancora vivo l’insegnamento di Michele Bakunin. I primi tempi della sua adesione sono segnati da due confronti, che contribuiscono a rafforzare l’impronta anarchica del... Leggi tutto

Resistenza e necessità

Resistenza e necessità
Dopo 134 giorni di fiera resistenza e difesa. Gli uomini, le donne e i loro combattenti, con il supporto e la solidarietà di milioni di persone nel mondo, hanno finalmente sconfitto il feroce attacco dell’ISIS e hanno liberato la loro città, Kobane. Questa non è stata una sconfitta dell’ISIS e del suo sogno di stabilire un Califatto islamico. Ma ha distrutto il sogno dell’alleato dell’ISIS, cioè dell’attuale governo turco, di rinascita di un impero neo-ottomano. L’attacco a Kobane è stata una guerra per delega lanciata dall’ISIS ha nome dei regimi della regione e altri contro il valoroso popolo di Kobane... Leggi tutto

Stragi o omicidi di massa?

Stragi o omicidi di massa?
Non è che ci sia molto da dire. Le cifre sono talmente grandi da risultare insopportabili, così come ineffabile è il sentimento di rabbia mista a dolore per l’ennesima carneficina nel Mediterraneo. Settecento, ottocento, o novecento non sono e non possono essere soltanto dei numeri. Nel naufragio di domenica 19 Aprile sono morte centinaia di donne, uomini e bambini; talmente tanti che, forse, non si saprà mai con esattezza. Mentre inquirenti e soccorritori interrogano i ventinove superstiti alla ricerca di ogni informazione utile, a noi non resta che l’enorme disgusto per una storia che si ripete, uguale a se stessa,... Leggi tutto

La Grecia, o della morte del riformismo

La Grecia, o della morte del riformismo
Le ragioni che permisero il successo delle politiche redistributive nel secondo dopoguerra, che fossero gestite dalla socialdemocrazie o dai partiti popolari poco importa, sono ascrivibili alle seguenti condizioni (non esaustive): 1) Territorio limitato per una popolazione marginale sul piano mondiale, ma centrale dal punto di vista politico, economico e militare: l’Europa occidentale. 2) Enorme ripresa dei consumi interni dei beni primari, secondari e superflui. 3) Piena occupazione, o meglio, disoccupazione frizionale. 4) Stato nazionale come confine delle politiche espansive: imprenditore, accumulatore e re-distributore di ricchezze. 5) Imposizione fiscale pressoché nulla. 6) Monete nazionali forti, non soggette a grandi sbalzi negli... Leggi tutto

Le lotte e i percorsi di liberazione

Le lotte e i percorsi di liberazione
L’articolo pubblicato su UN, n 8, “Nè settarismi né appiattimenti” pone una serie di spunti su cui occorre riflettere. Per non avere una visione politicista occorre infatti starci in mezzo ai movimenti ed alle lotte, e poter cercare le possibili alleanze, ma concrete, non ideologiche. Ai giorni nostri la critica sociale non gode di buona salute e sono scomparsi i grandi movimenti, ma non le ragioni che le aveva partorite. Si può dire che le manchi una diffusione? Si potrebbe affermare che soffra di sovraesposizione: è diventata un luogo comune, che si crede di sapere a memoria, se conosciuta su... Leggi tutto

La tortura come relazione di potere

La tortura come relazione di potere
Questa volta dobbiamo proprio ringraziare Renzi per avere chiarito, senza ombra di dubbio, quali siano i supremi valori dello Stato; a fronte di una condanna per tortura emessa dalla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo per violazione dell’articolo 3 della convenzione europea dei diritti umani per i fatti della Diaz, Genova 2001, Renzi ha riconfermato piena fiducia al capo della polizia di allora, Gianni De Gennaro arrivato, dopo una carriera in ascesa, a ricoprire il ruolo di presidente di Finmeccanica, nonostante che l’operato delle forze di polizia che lui comandava “deve essere qualificato come tortura”. Ora, da che mondo... Leggi tutto

Il rapporto tra scuola e lavoro al tempo di Expo

Il rapporto tra scuola e lavoro al tempo di Expo
Nella prima pagina del numero scorso di U.N. a grandi linee si è esplicitato i motivi generali della nostra contrarietà e opposizione radicale ad Expo. Nelle righe che seguiranno, cercherò di illustrare un aspetto particolare del cosiddetto “paradigma Expo” ossia cosa lega il mondo dell’istruzione alla kermesse. Per farlo è necessario scandagliare e interpretare quello che, in calce, è stato scritto nel famigerato protocollo siglato il 23 luglio 2013 con complicità sindacale confederale. Nello specifico, all’articolo 4, si esplicita che la strarande maggioranza dei contratti applicati saranno inquadrabili in forma di apprendistato da un minimo di 7 ad un massimo... Leggi tutto

Recensione: “I senza Stato” di Andrea Staid

Recensione: “I senza Stato” di Andrea Staid
 È appena uscito per le edizioni Bébert un interessante saggio di Andrea Staid, dedicato, in maniera significativa, alle donne della regione autonoma del Rojava. Riporto qui alcuni stralci dell’introduzione e del primo capitolo (dal titolo Il potere nelle società primitive) che credo siano utili alla riflessione e al dibattito. Per acquistare il libro (107 pp. 10 euro) si può contattare l’editore www.bebert.it twitter.com/bebertedizioni facebook.com/bebertedizioni  Sempre più la popolazione non si riconosce nelle scelte dei governi e nei modi di fare dei politici, sempre meno persone, soprattutto giovani, credono alle soluzioni vendute dai governanti di turno, dai banchieri o dai grandi... Leggi tutto
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