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Antimilitarismo 3 – Naja de merda

Antimilitarismo 3 – Naja de merda
Questo articolo tratterà delle canzoni che hanno raccontato, criticato e sbeffeggiato la leva militare obbligatoria. Abolita da diverso tempo, la Naja ha però lasciato un segno nei giovani che si fecero incarcerare rifiutandola. Per coerenza ai loro valori crearono agitazioni e controinformazione all’interno delle caserme. Un’esperienza musicale che ha dato vita a strofe e ritornelli riuniti in una compilation ideale contro la guerra e tutti gli eserciti. 1 BLOODY RIOT – NAJA DE MERDA 2 ARPIONI – INSUMISIÓN 3 LINEAMAGINOT – RISIKO 1) BLOODY RIOT – NAJA DE MERDA I Bloody Riot sono stati uno dei primissimi gruppi punk hardcore... Leggi tutto

Buon centenario Umanità Nova 2

Buon centenario Umanità Nova 2
Cento candeline rosso-nere da soffiare Dopo la prima parte della scaletta, proseguiamo la colonna sonora per festeggiare i primi cento anni di Umanità Nova. Un altro pugno di canzoni che raccontano o si ispirano all’utopia racchiusa nel titolo del giornale. In alcuni casi “Umanità Nova” era il titolo della canzone, in altri queste saranno le parole finali del ritornello o anche solo di una strofa, ma esistono anche gruppi che si chiamano così. Alcune parlavano di un’umanità nuova prima del 1920, altre sono state scritte dopo la sua nascita, ma tutte faranno da sottofondo, mentre la testata spegne le cento... Leggi tutto

Resistenza 6 – Cos’è un lager?

Resistenza 6 – Cos’è un lager?
Ogni 27 gennaio porta con sé le celebrazioni, più o meno retoriche e sincere, della liberazione dei campi di concentramento e di sterminio nazisti. Dal 1945 i lager non sono scomparsi, anche senza le aquile del Terzo Reich come insegna, sopravvivono perfino nei paesi occidentali e democratici. Un pugno di canzoni che collega le sofferenze degli internati di 70 anni fa con quelli di oggi. 1 FRANCESCO GUCCINI – LAGER 2 ALESSANDRO LEDDA E NICOLA PECCI- JAWOHL 3 PAOLO CAPODACQUA – I NIDI DEGLI UCCELLI 1 Francesco Guccini – Lager Guccini è famoso per aver scritto la più celebre canzone... Leggi tutto

Io sono il disertore

Io sono il disertore
Le celebrazioni della festa delle Forze Armate portano con sé un carico di retorica che nasconde cosa significa essere costretti a combattere o subire una guerra. Tre testi e e tre spartiti ci racconteranno di coloro che abbandonarono le armi e si tolsero la divisa: i disertori. 1. Ivano Fossati – Il Disertore Le Déserteur è ormai un inno antimilitarista che conta traduzioni in decine e decine di lingue; inoltre ne esistono diverse versioni sia per le licenze prese dai traduttori, sia per l’esistenza di adattamenti del testo originale apportate dallo stesso autore. La più celebre apologia della diserzione venne... Leggi tutto

Intervista ai Kina

Intervista ai Kina
Gli aostani Kina sono stati uno dei gruppi più importanti della scena hardcore punk italiana dei primi anni ottanta assieme a Wretched, Negazione, CCM, Indigesti e tantissimi altri. A differenza della gran parte delle band di quel periodo hanno continuato a suonare anche dopo l’esaurimento di quella scena avvenuto tra il 1985 e l’1987 per poi sciogliersi nel 1997. Nel corso della loro storia hanno fatto oltre 300 concerti, pubblicato vari dischi di cui alcuni considerati dei “classici” e dato un forte impulso alle autoproduzioni tramite la loro etichetta “Blu bus” e poi con la cooperativa “Wi confondo”. Quest’anno, in... Leggi tutto

Sante Caserio – Delle vendette umane la scintilla

Sante Caserio – Delle vendette umane la scintilla
Il 24 giugno del 1894 Sante Caserio pugnalava a Lione il presidente della Repubblica francese. Sono numerosi i brani che raccontano la morte del presidente francese Sadi Carnot e del suo uccisore. Le canzoni intitolate a Sante Caserio fiorirono in particolare dopo la sua condanna a morte, avvenuta nell’agosto dello stesso anno. 1 LES ANARCHISTES – SANTE CASERIO Pietro Gori scrisse “Sante Caserio” nel 1894 sull’aria della canzone toscana “Suona la Mezzanotte”. L’anarchico toscano sarà accusato dalla stampa di essere l’ispiratore dell’attentato del connazionale originario di Motta Visconti e, anche a causa delle leggi anti-anarchiche, sarà costretto ad espatriare per... Leggi tutto

Che non ci sono poteri buoni, il pensiero (anche) anarchico di Fabrizio De André

Che non ci sono poteri buoni, il pensiero (anche) anarchico di Fabrizio De André
FINZI, Paolo (a cura di), Che non ci sono poteri buoni, il pensiero (anche) anarchico di Fabrizio De André, Milano, Eleuthera, 2018, 40 euro. Fabrizio De André si è dichiarato anarchico fin dalle sue prime letture giovanili a cui si accostò con l’ascolto della creazione musicale di Brassens con i dischi che suo padre portava da Parigi. Paolo Finzi, direttore di rivista “A – rivista anarchica”, ha conosciuto Fabrizio De André e Dori Ghezzi nel 1974, in un importante incontro che è sfociato in una vera amicizia, un dialogo sentito e profondo e una stima reciproca che si sono alimentati... Leggi tutto

Il biliardino della rivoluzione

Il biliardino della rivoluzione
Il titolo di questo articolo è lo stesso dell’intervento che ho tenuto al Circolo delle Cucine del Popolo a Massenzatico (RE), all’interno del convegno delle “Cucine senza confini”. Quello spazio e questo settimanale sono l’occasione perfetta per approfondire la nascita e l’evoluzione di uno dei giochi più diffusi e noti del globo. Il biliardino nel mondo è conosciuto con nomi molto diversi e in Italia viene definito anche come “calciobalilla” o “calcio da tavolo”, la grande varietà di nomi è data anche dal fatto che esistano molte varianti del gioco che dagli inizi del Novecento ha conosciuto un’ evoluzione sempre... Leggi tutto

Note bandite

Note bandite
Note Bandite è una rubrica che avrete modo di rivedere tra le pagine di Umanità Nova nei prossimi numeri con una certa periodicità: l’intento è quello di dare una “colonna sonora” al settimanale. Ogni volta si prenderà in esame un argomento e si stileranno alcune canzoni che lo hanno raccontato al meglio. Partire dalla musica per approcciare tematiche complesse e sviluppare argomenti cruciali per scoprire il passato e leggere il presente. Con questo numero arriviamo al 25 aprile, dopo aver percorso le tappe della storia dell’antifascismo italiano, seguendo la cronologia degli eventi che lo caratterizzarono, dall’opposizione allo squadrismo passando per il regime In questo numero raccontiamo... Leggi tutto

Note Bandite

Note Bandite
Note Bandite è una rubrica che avrete modo di rivedere tra le pagine di Umanità Nova nei prossimi numeri con una certa periodicità: l’intento è quello di dare una “colonna sonora” al settimanale. Ogni volta si prenderà in esame un argomento e si stileranno alcune canzoni che lo hanno raccontato al meglio. Partire dalla musica per approcciare tematiche complesse e sviluppare argomenti cruciali per scoprire il passato e leggere il presente. Continua anche in questo numero l’avvicinamento al 25 aprile, ripercorrendo le tappe della storia dell’antifascismo italiano, seguendo la cronologia degli eventi che lo caratterizzarono, dall’opposizione allo squadrismo fino alla Liberazione, passando per il... Leggi tutto

Note bandite

Note bandite
Note Bandite è una rubrica che avrete modo di rivedere tra le pagine di Umanità Nova nei prossimi numeri con una certa periodicità: l’intento è quello di dare una “colonna sonora” al settimanale. Ogni volta si prenderà in esame un argomento e si stileranno alcune canzoni che lo hanno raccontato al meglio. Partire dalla musica per approcciare tematiche complesse e sviluppare argomenti cruciali per scoprire il passato e leggere il presente. In questo numero, dato che si avvicina il 25 aprile, ripercorreremo le tappe della storia dell’antifascismo italiano, seguendo la cronologia degli eventi che lo caratterizzarono, dall’opposizione allo squadrismo fino... Leggi tutto

I Believe in Anarchy

I Believe in Anarchy
« Non ho vergogna di essere punk, non mi importa niente e non mi importa quello che dici perché credo nell’anarchia » (Exploited, I Believe in Anarchy, 1981) Un insolito avvenimento, nasceva a metà degli anni ‘70, assalendo la borghesia, scagliandosi contro una società consumistica e un sistema corrotto. Un gesto di disubbidienza, un atto di provocazione, che come un’esplosione mutava la cultura, la moda e soprattutto la musica. Un urlo di ribellione che persiste, insiste e resiste sino ai giorni nostri. Una reazione, un atteggiamento di protesta chiamato PUNK. Sorto dalle viscere del garage/hard/glam rock o semplicemente Proto-punk (di cui facevan parte... Leggi tutto

Musicanti del Vento

Musicanti del Vento
Quando e come siete nati? L’anagrafe ufficiale dice 2008, ma in realtà i MdV è dal 2007 che iniziano a muovere i primi piccoli passi. In quel periodo, un po’ tutta l’Italia meridionale, si lasciava abbracciare dalla grande onda del ritorno alla musica etnica, quella musica delle radici che riusciva a stimolare senso di appartenenza e goliardico divertimento di centinaia e centinaia di ragazzi figli del Sud. Ecco, proprio sulla scia di questo fenomeno 5 ragazzi, e cioè Paolo Presta, Daniele Nicoletti, Diego Soda, Gianfranco Esposito e Fabio Nicoletti (che sarei io) iniziarono ad incontrarsi più e più volte tra... Leggi tutto
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