Una delle ultime volontà di Claudio Venza era quella di far stampare le memorie di Umberto Tommasini “Il fabbro anarchico” in lingua greca. A chi gli chiedeva perché proprio quella lingua così poco diffusa, rispondeva: “Perché in quel paese si sta muovendo qualcosa e la sua storia potrebbe essere di una certa utilità ai compagni greci”. Aveva cercato un traduttore…
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A Claudio, anarchico triestino
La notizia della morte del compagno Claudio Venza purtroppo non ci ha colt* di sorpresa1, era malato da tempo, ma ha lasciato in tutt* i compagni e le compagne della federazione e non solo una profonda tristezza. Forse è per lenire questo amaro senso di mancanza che tentiamo di scrivere queste poche righe per ricordarlo. Dopo una primissima esperienza nell’ambiente…
Leggi di piùCiao Claudio
Il nostro compagno Claudio Venza, dopo 14 mesi di lotta in vari ospedali, ha deciso di voler tornare a casa, di salutare moglie e figlia e di lasciarsi andare. Lo sapevamo già da tempo che sarebbe successo, già altre volte lo avevano dato per spacciato e ammettendolo, ci sembrava quasi di fiaccare questa sua indomabile resistenza. Anche adesso, a qualche…
Leggi di piùRicordo strumentale e comode amnesie
Dal 2004, quando il parlamento aveva varato, quasi all’unanimità, la legge istitutiva della Giornata del Ricordo, si è visto come la ricorrenza sia una sorta di rivalsa sulla “Giornata della Memoria” del 27 gennaio. Quest’ultima, rievocazione della Shoah ed in genere della repressione nazista prima e durante la guerra, ruota attorno a dati di dimensioni enormi: sei milioni di ebrei…
Leggi di piùPensiero e azione
L’incontro del titolo è il Seminario dell’Ateneo degli Imperfetti di Marghera e del Centro Studi Libertari di Milano “Pensiero e azione: l’anarchismo come comunità militante e scelta di vita” a partire dall’esperienza di Amedeo Bertolo e di Eduardo Colombo. L’impostazione del seminario aveva due parti distinte, ma collegate: le biografie di due militanti attivissimi, ognuno con la propria sensibilità, e…
Leggi di piùLa rivoluzione. Tra caso e necessità
Si tratta di un libro che unisce una riflessione attuale con una serie di articoli scritti dal militante nel corso della sua lunghissima attività. Giunto alla soglia di novanta anni, Octavio riesamina le speranze e le delusioni, le azioni e i pensieri che lo hanno attraversato nei circa settanta anni di impegno anarchico. Nel suo prologo Tomas Ibáñez definisce bene…
Leggi di piùOltraggio alla Catalogna?
La situazione sociale e politica in Catalogna si è rovesciata negli ultimi giorni. Da tempo molta gente, a Barcellona e negli altri centri, mostra una crescente insofferenza verso le misure intimidatorie del Governo di Madrid che aveva proclamato: “Non ci sarà il referendum sull’indipendenza”. Al contrario il referendum si è svolto. Non pare, comunque, che sia stato l’esecuzione di una…
Leggi di piùVittimismo nazionalista o “giustizia proletaria”?
Ripubblichiamo questo articolo del marzo 2015 scritto per il nostro giornale da Claudio Venza sulla “questione foibe”. L’intento è quello di decostruire il mito nazionalista creato ad arte operando una semplificazione delle complesse vicende nei territori del confine orientale italiano nel secondo dopoguerra. Con la Giornata del Ricordo del 10 febbraio il Parlamento, alla quasi unanimità, aveva istituito nel 2004…
Leggi di piùLa biblioteca perduta di Luigi Fabbri. Mille titoli di editoria sociale (1871-1926)
Massimo Ortalli (a cura di), Bononia University Press, 2015. L’autore, attivo sostenitore dell’Archivio Storico della FAI, ci introduce in un mondo emozionante e ci fa gustare scoperte sorprendenti. Si tratta, tra l’altro, di uno dei risultati del lavoro appassionato e puntuale condotto da decenni. Un notevole fondo di Luigi Fabbri, costituito da numerosi giornali e periodici, circa 400 testate, è…
Leggi di piùLa Storia può essere utile al Movimento?
La Storia può essere utile al Movimento? Sono convinto di sì. La conoscenza del passato non difende dagli errori del tempo presente, ma fa capire i problemi affrontati da compagni/e in contesti diversi. In ogni caso, si ritrovano similitudini e coincidenze sorprendenti. Ad esempio: la Spagna del 1936, con le collettività autogestite e la liberazione (lenta, ma reale) delle donne,…
Leggi di piùPadre-padrone e trasformista
Dopo la lettura dei due interessanti articoli di Tiziano Antonelli e di Enrico Voccia (UN n. 18 e UN n. 19), il primo più politico e il secondo più filosofico, dedicati al ruolo di Giacinto, detto Marco, Pannella, ritengo che sia utile rievocare alcuni momenti nei quali il “libertario-liberale-liberista” ha incrociato il movimento anarchico tra la fine degli anni Sessanta…
Leggi di piùDurruti e il labirinto bellico
Più volte gli anarchici hanno criticato il culto della personalità che ha accomunato dittature di segno diverso, ma convergenti nell’esaltazione parossistica del capo. Se “Mussolini ha sempre ragione” era lo slogan che identificava nel “duce” il regime fascista, altri detti simili circondavano le figure di Hitler o di Stalin. In tempi recenti si ricordano i casi di Kim il Sung…
Leggi di piùSulla memoria dell’esodo istriano e dei “rimasti”
Lo scopo di questa pagina sulla “Giornata del ricordo” Mentre le istituzioni rievocano il 10 febbraio 1947 celebrando il mito dell’”italiano vittima innocente” della malvagità slava, vogliamo far notare ai lettori di “UN” che la realtà è molto più complessa. Rifiutiamo perciò la visione appiattita e strumentale del neonazionalismo che unisce quasi tutti i partiti. Forniamo quindi informazioni concrete sull’esodo…
Leggi di piùLe tappe dell’esodo istriano (1943-1956)
I numeri dei profughi italiani dall’Istria, Fiume e Dalmazia hanno costituito un cavallo di battaglia per tutti coloro che hanno presentato pubblicamente il fatto storico, in particolare per chi ha speculato su questo distacco doloroso per fini nazionalistici e revanschisti. La rivincita (revanche) è stata invocata a più riprese da chi si illudeva di una possibile guerra tra Italia e…
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