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L’Uroboro Tav e le condanne per sabotaggio

L’Uroboro Tav e le condanne per sabotaggio
Chiomonte‭ ‬27‭ ‬maggio.‭ ‬Il ponte sulla Dora prima del cancello che immette in strada dell’Avanà,‭ ‬sotto occupazione militare dal‭ ‬27‭ ‬giugno del‭ ‬2011,‭ ‬quando lo Stato diede l’assalto alla Libera Repubblica della Maddalena,‭ ‬è chiuso con un una rete elettrosaldata.‭ ‬Chiusa al bivio per la Ramat anche la strada che conduce al ponte alto sulla Dora. Nelle prime ore del mattino,‭ ‬sotto gli occhi attenti della polizia un operaio del cantiere di Chiomonte,‭ ‬è stato messo all’opera per rendere inaccessibile l’area antistante il cancello.‭ ‬Qualche ingenuo potrebbe chiedersi in quale capitolato d’appalto rientri questo lavoro per conto della polizia. I... Leggi tutto

Retate, arresti e portatori d’acqua a Torino

Retate, arresti e portatori d’acqua a Torino
Lo scorso 2 febbraio in Barriera era in corso una retata, una delle tante, in questa periferia troppo vicina al centro, dove vivono tanti immigrati. Non tutti hanno i documenti. Negli ultimi mesi i rastrellamenti del gruppo misto di polizia e alpini si sono fatti più frequenti. L’ostensione della Sindone, le pressioni dei comitati razzisti e dei fascisti di Fratelli d’Italia hanno reso più stretta la morsa disciplinare. Quella sera i militari sono incappati in un gruppo di antirazzisti che hanno provato a mettersi di mezzo. Pochi slogan ed è partita una carica, con inseguimento per corso Brescia: forse i... Leggi tutto

Massiccia operazione repressiva in Repubblica Ceca

Massiccia operazione repressiva in Repubblica Ceca
La notte tra il 27 e il 28 aprile la polizia della Repubblica Ceca ha lanciato l’operazione “Phoenix” con perquisizioni di abitazioni e centri sociali ed arresti in cinque città, tra cui Praga e Most. Delle venti persone inizialmente arrestate tre di queste sono ancora agli arresti con l’accusa di “terrorismo”, per gli altri non è stato convalidato l’arresto ma sono stati posti comunque sotto indagine per “terrorismo” o per non aver denunciato fatti di cui erano a conoscenza. Secondo la polizia l’operazione avrebbe colpito una “cellula” che stava pianificando attacchi incendiari. Ma sappiamo bene che il terrorismo anche stavolta... Leggi tutto

Costruire la risposta alla repressione

Costruire la risposta alla repressione
La città di Bologna rappresenta un laboratorio interessante per quelli che sono i Movimenti radicali presenti in Italia: una città di dimensioni medio-grande, con una percentuale rispettivamente molto alta di Spazi sociali, occupazioni, collettivi e realtà politiche,  un’università che fornisce un flusso costante di persone nuove da tutto il paese, e contemporaneamente, l’essere relativamente defilata dalle grandi metropoli permette l’elaborazione di teorie e pratiche autonome, proprio nel cuore del “feudo” del nuovo Leviatano, il Partito Democratico. Non è un caso che, la data del Primo maggio a Milano e lo strascico di dibattiti, abbia rappresentato un punto di sviluppo della... Leggi tutto

Solidarietà a Luca e Silvano!

Solidarietà a Luca e Silvano!
Il Convegno Nazionale della Federazione Anarchica Italiana, riunito a Livorno il 16 e 17 maggio 2015, esprime la propria solidarietà a Luca e Silvano, e agli altri compagni feriti a freddo dopo una violenta carica di polizia e carabinieri, schierati per impedire le contestazioni popolari in occasione di un comizio del leader razzista e fascista Matteo Salvini a Massa sabato 16 maggio, come nei giorni precedenti ad Ancona, come a Foggia, come in tante altre località. Salvini è l’esponente di un’alleanza elettorale di estrema destra che comprende forze che hanno come portavoce esponenti neofascisti; in Toscana e nelle Marche attorno... Leggi tutto

Stragi o omicidi di massa?

Stragi o omicidi di massa?
Non è che ci sia molto da dire. Le cifre sono talmente grandi da risultare insopportabili, così come ineffabile è il sentimento di rabbia mista a dolore per l’ennesima carneficina nel Mediterraneo. Settecento, ottocento, o novecento non sono e non possono essere soltanto dei numeri. Nel naufragio di domenica 19 Aprile sono morte centinaia di donne, uomini e bambini; talmente tanti che, forse, non si saprà mai con esattezza. Mentre inquirenti e soccorritori interrogano i ventinove superstiti alla ricerca di ogni informazione utile, a noi non resta che l’enorme disgusto per una storia che si ripete, uguale a se stessa,... Leggi tutto

La tortura come relazione di potere

La tortura come relazione di potere
Questa volta dobbiamo proprio ringraziare Renzi per avere chiarito, senza ombra di dubbio, quali siano i supremi valori dello Stato; a fronte di una condanna per tortura emessa dalla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo per violazione dell’articolo 3 della convenzione europea dei diritti umani per i fatti della Diaz, Genova 2001, Renzi ha riconfermato piena fiducia al capo della polizia di allora, Gianni De Gennaro arrivato, dopo una carriera in ascesa, a ricoprire il ruolo di presidente di Finmeccanica, nonostante che l’operato delle forze di polizia che lui comandava “deve essere qualificato come tortura”. Ora, da che mondo... Leggi tutto

La memoria perduta

La memoria perduta
Sono un detrattore di Tito, dell’esperienza jugoslava come capitalismo di stato anche se non allineato all’URSS. Mi fan ribrezzo la repressione, le torture e l’uccisione dei comunisti e socialisti oppositori al regime titino finiti a Goli Otok e altri lager, anche se molti di questi erano filostalinisti, la logica del taglione “loro a noi, noi a loro” in un campo che si sosteneva, falsamente, rivoluzionario era e resta inaccettabile. Ricordo le centinaia di operai e le loro famiglie monfalconesi, convinti comunisti, soprattutto dei cantieri navali, emigrati nella jugoslavia socialista terra di speranze e finiti massacrati come controrivoluzionari, non tanto e... Leggi tutto

Erri De Luca: “Tutto dipende da come si muove la mano”

Erri De Luca: “Tutto dipende da come si muove la mano”
Erri De Luca: “Di fronte all’istigazione alla quale aspiro, quella di cui sono incriminato è niente” Sabotaggio: è questa la parola per la quale Erri De Luca dovrà subire un processo. Un giudice, “in nome del popolo italiano”, dovrà decidere se con quelle dieci lettere pronunciate in un’intervista on-line e ribadite ad un’agenzia di stampa lo scrittore abbia istigato a compiere reati per interrompere i lavori della linea Alta Velocità Torino Lione. “Istigazione”. Ecco l’altra parola che renderebbe, secondo l’accusa, Erri De Luca colpevole e quindi da condannare. Nel suo ultimo libro “La parola contraria” lo scrittore spiega il senso... Leggi tutto

Tracce nel bosco, itinerari di libertà

Tracce nel bosco, itinerari di libertà
Il prossimo 27 gennaio sarà pronunciata la sentenza al processo contro 53 attivisti No Tav accusati per la resistenza allo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena e per l’assedio al primo embrione del cantiere. Da allora sono trascorsi quasi tre anni e mezzo. Tre anni di lotta per un movimento che non si arrende, nonostante il moltiplicarsi dei processi e la crescente violenza di polizia. Le richieste delle due PM che hanno sostituito Padalino e Rinaudo nella fase conclusiva del processo sono molto dure. Carla Quaglino ed Emanuela Pedrotta hanno chiesto sino a sei anni di reclusione per attivisti, accusati... Leggi tutto

Scene di repressione nel basso Varesotto

Scene di repressione nel basso Varesotto
La “Sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza” è una misura di prevenzione regolata dalla Legge n. 1423 del 27 dicembre 1956 e successive modifiche e discende direttamente dal famigerato Codice Rocco dell’epoca fascista. In quanto tale, anche nell’Era della democrazia parlamentare, può essere applicata non a seguito di fatti specifici cui è seguita una condanna ma semplicemente sulla base di sospetti, quindi a totale discrezione delle autorità preposte alla repressione per conto dello stato. Essa si applica ai soggetti che vengono ritenuti pericolosi per la sicurezza e per la pubblica moralità ed, in particolare, a quei soggetti che, sulla base di... Leggi tutto

Fathi e gli altri

Fathi e gli altri
Sono trascorsi tanti anni. Era la notte del 24 maggio del 2008. Nel CPT – ora CIE – di corso Brunelleschi tutto è nuovo, pulito, solido. Casette in muratura hanno preso il posto dei vecchi container di latta, gelidi d’inverno e bollenti d’estate inaugurati nella tarda primavera del 1999. I muri di cinta, il filo spinato, gli uomini in armi sono gli stessi ma il numero dei posti è raddoppiato. La nuova struttura per immigrati senza documenti è stata inaugurata da pochi giorni. Fathi sta male sin dal mattino: gli danno un antibiotico ma la situazione non migliora. Intorno alla... Leggi tutto

PM chiede un anno di reclusione

PM chiede un anno di reclusione
Questa mattina si è tenuta in maxi aula tre del tribunale di Torino la requisitoria della PM Emanuela Pedrotta al processo per il presidio alla trivella di Venaria. In quell’occasione il camion che portava le luci per le perforazioni notturne rimase alcune ore fermo tra centinaia di No Tav. Pedrotta ha chiesto un anno di reclusione per 25 dei 27 imputati. Per gli altri due ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto. La PM ha dichiarato, in linea con la Procura torinese, di perseguire un reato “comune” e non le opinioni dei No Tav. Si è subito smentita... Leggi tutto

I tanti aspetti della repressione

I tanti aspetti della repressione
La repressione si presenta sotto molti aspetti, oltre alla classica immagine di un uomo in divisa che colpisce con un manganello un manifestante inerme e spesso, negli ultimi anni, ha messo in connessione la realtà concreta con problematiche che sono più tipicamente espressioni della Rete. Il 16 dicembre in Spagna l’operazione “Pandora”, ha portato all’arresto di 11 compagni e compagne, alcuni dei quali ancora in carcere, con l’accusa di “associazione terroristica”. Perquisizioni di case private e di posti occupati, indagini in varie città della penisola iberica e la solita routine repressiva di contorno. Come già accaduto altre volte, gli arrestati... Leggi tutto

Strade della rivolta

Strade della rivolta
Solidarietà con gli scioperanti della fame anarchici. Solidarietà agli arrestati durante i fatti del 6 Dicembre 2014 Ieri, 6 Dicembre 2014, sono compiuti sei anni dal’assassinio a sangue freddo del sedicenne Alexandros Grigoropoulos dallo sbirro Korkoneas. Questo anniversario coincide con lo sciopero della fame del ventunenne anarchico Nikos Romanos che richiede la licenza d’uscita per frequentare i corsi presso un istituto statale di istruzione superiore. Il giorno e la notte hanno trovato migliaia di persone che manifestavano per le strade di molte città della Grecia. Dopo la manifestazione pomeridiana (eccezionalmente massiccia) nel centro di Atene sono seguiti scontri e combattimenti... Leggi tutto
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