È facile provare una sorta di déjà-vu quando torni a casa e inizi a leggere i resoconti della stampa e gli account Twitter inerenti a una manifestazione. Perciò, mentre descriverò gli eventi di Bristol di questa domenica, mi riferirò anche ad altre dozzine di manifestazioni svoltesi nel corso degli anni. Spero che mi seguirete in questo discorso su come si…
Leggi di piùCategoria: Dal Mondo
Myanmar e lo scomodo vicino
Le vicissitudini del Myanmar (Birmania) sono di difficile lettura se si tenta di analizzarle esclusivamente da un punto di vista di equilibri tra forze interne o, peggio ancora, usando la lente d’ingrandimento e concentrandosi solo sulle questioni di conflitto fra gruppi etnici.[1] Pur nella tragedia di esodi di massa, vessazione verso le minoranze religiose e le attuali risposte armate alle…
Leggi di piùSul ritiro del governo turco dalla convenzione di Istanbul
Sulla recente uscita del governo turco dalla convenzione di Istanbul e sugli appelli a organizzare manifestazioni di protesta la Federazione Anarchica Livornese ritiene opportuno intervenire a partire dalle seguenti questioni: le politiche maschiliste del governo turco e degli altri governi che sono rimasti nella convenzione di Istanbul, il rapporto tra movimenti di liberazione e diplomazia, il ruolo del movimento anarchico…
Leggi di piùKill the police bill
La violenta repressione della veglia per Sarah Everard, rapita e uccisa dal poliziotto Wayne Couzens, ha innescato una più ampia protesta contro le violenze della polizia. Una recente inchiesta ha rivelato che ben 600 uomini delle forze dell’ordine inglesi si sono resi protagonisti di reiterati episodi di molestie tra il 2012 e il 2018. La capa della polizia metropolitana Kressida…
Leggi di piùSarah e le altre
Si chiamava Sarah Everard. La sera del 3 marzo camminava diretta a casa, ma non ci arrivò mai. Il suo corpo è stato ritrovato in una borsa il 9 marzo nella foresta di Ashford, nel Kent. Il riconoscimento è stato possibile solo grazie alle impronte dentali. Il giorno prima era stato arrestato il poliziotto Wayne Couzens con l’accusa di averla…
Leggi di piùLe piazze si infiammano, il governo pesta e tortura
L’annuncio della fine dello sciopero della fame di Dimitri Koufontinas si connette direttamente con le piazze che per settimane hanno sfidato e messo a dura prova la tenuta del governo Mitsotakis. Piazze solidali con la lotta di Dimitri contro la riforma carceraria, piazze che si battono contro la brutalità poliziesca come a Nea Smirni, piazze di studenti che non accettano…
Leggi di piùOltre il nazionalismo con un lucido antimilitarismo
Intervista a Guillaume Davranche a cura dell’UCL Montreuil Vicken Cheterian, insegnante e giornalista del settimanale armeno Agos, era a Yerevan a gennaio. Risponde alle domande di Alternative Libertaire sull’attuale crisi politica e discute le prospettive di un processo di pace e una soluzione politica tra Armenia e Azerbaigian. Dalla sua sconfitta in Azerbaigian a novembre, dopo sei settimane di una…
Leggi di piùSessanta adolescenti israeliani rifiutano il servizio nell’esercito
Sessanta adolescenti israeliani martedì 5 gennaio hanno pubblicato una lettera aperta agli alti funzionari israeliani in cui dichiaravano il loro rifiuto di prestare servizio militare in segno di protesta contro la sua politica di occupazione e di apartheid. La cosiddetta “Lettera Shministim” (un’iniziativa che porta il soprannome ebraico dato agli studenti delle scuole superiori) denuncia il controllo militare israeliano sui…
Leggi di più“Viva la Comune!”
Una mostra in Belgio per celebrare i 150 anni della Comune di Parigi: “Viva la Comune! “: si svolgerà a Bruxelles e Liegi durante i 72 giorni di durata della Comune, dal 18 marzo al 28 maggio 2021, con il sostegno del gruppo Qui ed ora (Belgio) della Federazione Anarchica (Francofona). Il 18 marzo 2021 saranno trascorsi 150 anni dall’inizio…
Leggi di piùLo stato greco uccide Dimitris Koufontinas (agg. al 16 marzo)
Aggiornamento del 16 marzo: Dimitris ha sospeso lo sciopero della fame. Qui un approfondimento di Radioblackout. La redazione web Dimitris Koufontinas, ha attualmente raggiunto il suo 47esimo giorno [di sciopero della fame e della sete – NdR]. Koufontinas, è un prigioniero politico della sinistra radicale: la situazione è critica, dal momento che la sua salute si sta deteriorando rapidamente. Se…
Leggi di piùLo Stato greco e Facebook censurano le proteste per Dimitris Koufontinas
Aggiornamento del 16 marzo: Dimitris ha sospeso lo sciopero della fame. Qui un approfondimento di Radioblackout. La redazione web Massiccia censura da Facebook e dallo Stato greco per sopprimere qualunque contenuto in relazione allo sciopero della fame e della sete di Dimitris Koufontinas Traduzione da Enough is Enough (https://enoughisenough14.org/2021/03/02/massive-censorship-by-facebook-and-the-greek-state-to-supress-any-content-related-to-hunger-and-thirst-striker-dimitris-koufontinas/) Immagine delle dimostrazioni dei giorni scorsi in solidarietà con Dimitris Koufontinas…
Leggi di piùAggiornamenti su Dimitris Koufontinas (2 Marzo 2021)
Aggiornamento del 2 marzo: Le condizioni di salute di Dimitri Koufontinas, prigioniero della 17 novembre, in sciopero della fame e della sete da 54 giorni (sete da 8), stanno ulteriormente peggiorando. Le notizie che filtrano dall’ospedale dove, da dieci giorni, è in terapia intensiva, dicono che a tratti sia ancora cosciente. La situazione però precipita rapidamente verso il peggio. Per…
Leggi di piùRichiesta di sostegno finanziario e di solidarietà con il movimento anarchico
Il coprifuoco generalizzato imposto dello stato insieme alle condizioni senza precedenti dovute allo scoppio della pandemia di Covid-19, hanno dimostrato il carattere piu criminale, parassitario e antisociale dello stato, il quale non è interessato alle vite del popolo, ma è soltanto interessato a massimizzare i profitti dei padroni. Si preoccupano solo del salvataggio dell’economia e del ritorno allo status di…
Leggi di piùLa polarizzazione sociale negli Stati Uniti
La previsione di una guerra civile a bassa intensità venne fatta già da Loren Goldner in una intervista rilasciata a Radio Blackout nel novembre 2016, subito dopo l’elezione di Trump alla Casa Bianca. La sua previsione era basata sul fatto che l’elezione di Trump aveva aperto la strada ai gruppi suprematisti bianchi e sulla spaccatura a metà della società americana…
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