La repressione è il loro vaccino. Le lotte sono il nostro
La repressione sociale e politica che si è scatenata da quando è scoppiata la pandemia sta raggiungendo livelli sempre più preoccupanti. Non ci riferiamo solo al controllo sociale capillare (oltre 14 milioni le persone fermate per controlli dall’11 marzo) e alle decine di migliaia di multe erogate dai solerti tutori dell’ordine ma anche e soprattutto alla sospensione di ogni forma di manifestazione pubblica nonché del diritto di sciopero. È chiara l’intenzione del governo di reprimere sul nascere qualsiasi mobilitazione che possa contrastare tramite l’azione diretta e l’autogestione dal basso la crisi sociale epocale in cui siamo immersi e che pare...
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