Apartheid ai tempi del Covid
La campagna vaccinale svoltasi in Israele è stata assunta come paradigma di efficientismo in campo sanitario. Nel giro di pochi mesi lo stato mediorientale è riuscito, dopo diversi rigidi lockdown, a fare un’imponente campagna di vaccini che ha piegato verso il basso l’andamento dell’epidemia. La celerità con cui è stata effettuata – già a metà febbraio il 45% della popolazione aveva ricevuto almeno una dose – è il risultato dell’efficacia del governo israeliano nel garantirsi un flusso di rifornimenti di sieri costante nel tempo – grazie ad un accordo con la Pfizer che prevedeva, oltre alla contropartita economica, la cessione...
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