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Ogni tempesta inizia con una singola goccia.

Ogni tempesta inizia con una singola goccia.
Questo elogio onora le vite di Lorenzo Orsetti e Ahmed Hebeb, uccisi durante gli ultimi giorni dei combattimenti contro lo Stato Islamico nel marzo 2019. Lorenzo Orsetti Tre anni fa, il mio amico Lorenzo Orsetti è stato ucciso in azione durante la battaglia di Baghuz Fawqani, mentre lottava con le Forze Democratiche Siriane contro l’ultimo bastione dello Stato Islamico in Siria. Prima che passi altro tempo, vorrei dire poche parole in sua memoria. Lorenzo era un anarchico proveniente da Firenze, in Italia. Al momento della sua morte, lui ed io eravamo membri del Tekoşîna Anarşîst, un gruppo di anarchici internazionali... Leggi tutto

Repressione delle manifestazioni in Turchia per la strage di Suruç

Repressione delle manifestazioni in Turchia per la strage di Suruç
6 anni fa, il 20 luglio, 33 anarchici e socialisti rivoluzionari furono uccisi a Suruç per mano dello Stato Turco in collaborazione con lo Stato Islamico. Avevano un sogno. Erano partiti per la ricostruzione di Kobane che era stata distrutta dallo Stato Islamico. Noi ieri eravamo nelle strade come abbiamo fatto ogni nno per i nostri 33 compagni e amici. Lo stato era in strada con la sua forza di polizia. Il distretto di Kadıköy, a Istanbul, era bloccato dalle truppe di polizia che hanno attccto la manifestazione. 65 rivoluzionari, inclusi 10 nostri compagni sono stati arrestati con... Leggi tutto

Biden ed il Medio oriente

Biden ed il Medio oriente
Una valutazione sulla politica della nuova amministrazione statunitense in relazione allo scacchiere mediorientale deve basarsi più sulle intenzioni che su quanto ad oggi realizzato. Al momento, infatti, non vi sono fatti concreti che danno indicazioni di un cambio di rotta significativo rispetto all’era Trump. D’altra parte bisognerà attendere ancora qualche mese per testare le reali intenzioni della nuova amministrazione soprattutto in un quadro, quello mediorientale, complicato di per sé ma dove altri attori, vedi la “santa alleanza” sciita tra il regime teocratico iraniano, Asssad e Putin, si è saldamente insediato nelle aree più sensibili mediorientali. Tuttavia vi sono segnali, derivanti... Leggi tutto

La scelta di Trump

La scelta di Trump
Di tutte le decisioni prese all’improvviso dall’ineffabile attuale presidente degli Stati Uniti d’America, quella di lasciare via libera alla Turchia di Erdogan per invadere il nord est della Siria è quella che, sicuramente, ha creato più sconcerto, persino tra i suoi fedelissimi. In effetti, l’azione turca pare andare decisamente contro gli interessi geostrategici a stelle e strisce, eliminando il Confederalismo Democratico cioè l’unica realtà che, proprio in quanto “terza”, impediva ad Assad ed a Putin di riprendere il controllo completo della regione. Negli ultimi anni, infatti, la Turchia è un paese dell’area NATO solo di nome e gravita sempre più... Leggi tutto

La loro lotta era la nostra, la loro lotta continuerà nella nostra!

La loro lotta era la nostra, la loro lotta continuerà nella nostra!
Nel luglio 2015, 33 rivoluzionari che erano partiti per ricostruire Kobanê, una città che era stata distrutta e saccheggiata dalle bande dell’ISIS, sono stati massacrati dallo Stato assassino e dalle bande dell’ISIS. Per commemorare i rivoluzionari massacrati e per mantenere vive le loro lotte, si sono tenute nel quarto anniversario del Massacro di Suruç delle commemorazioni nella zona di Kadıköy a Istanbul e di Kızılay ad Ankara. Queste manifestazioni erano state convocate da un appello delle Organizzazioni Giovanili, tra cui la Gioventù Anarchica. Alla stessa ora del massacro di quattro anni fa, sono state tenute commemorazioni alle tombe dei nostri... Leggi tutto

Rojava. Ora e sempre Resistenza!

Rojava. Ora e sempre Resistenza!
Sabato 16 febbraio c’è stata una manifestazione a Roma per la Libertà di Ocalan e delle prigioniere e prigionieri politici in Turchia. Hanno partecipato un migliaio di manifestanti che hanno sfilato da Piazza Esquilino fino a piazza Madonna di Loreto con interventi dal camion che apriva il corteo e slogans in curdo e italiano. Aprivano la manifestazione la comunità curda e i solidali e le solidali che sostengono la lotta del popolo curdo. A seguire lo spezzone di retejin, il coordinamento delle donne italiane. Hanno partecipato le associazioni, i comitati, i sindacati di base e autorganizzati, gli spazi sociali. Sono... Leggi tutto

Striscione e volantinaggio in solidarietà a Davide, Eddi, Jacopo, Jack, Paolo

Striscione e volantinaggio in solidarietà a Davide, Eddi, Jacopo, Jack, Paolo
Questa mattina abbiamo effettuato un volantinaggio e affisso uno striscione in campo san giacomo durante il mercato, in solidarietà ai compagni e compagne di Torino che rischiano la sorveglianza speciale per essere andati in Siria a sostenere la rivoluzione in Rojava. Oggi a Torino si terrà un corteo a loro sostegno in vista dell’udienza del 23 gennaio. Fra i 5 compagn* anche Paolo, che abbiamo avuto il piacere di conoscere e ospitare nella nostra sede nel 2017 per un incontro pubblico sulla sua esperienza a fianco delle milizie delle YPJ e JPG.  Di seguito il testo del volantino distribuito, redatto... Leggi tutto

Socialmente pericolosi

Socialmente pericolosi
La procura di Torino ha chiesto l’applicazione della sorveglianza speciale e il divieto di dimora nella loro città per cinque torinesi. Jack, Eddi, Davide, Jacopo e Paolo hanno fatto la scelta di andare in Siria. Quattro di loro si sono uniti alle unità di difesa del popolo e alle unità di difesa delle donne, uno è stato ad Afrin per raccontare l’assedio, la resistenza, lo sfollamento dopo l’attacco e l’invasione turca della regione, che, con le altre della Siria del nord, dal 19 luglio 2012, sperimentavano relazioni politiche e sociali più eque, libere, femministe ed ecologiste. In questo primo scorcio... Leggi tutto

Appello del movimento delle donne libere

Appello del movimento delle donne libere
Care Donne e amiche, oggi, i valori e le conquiste della lotta per la libertà delle donne in tutto il mondo sono grazie alla politica pionieristica di tutte coloro che hanno avuto la fiducia nel condurre la lotta a costo della vita. In questo periodo, sono alte le possibilità per le donne di migliorare ulteriormente la lotta. Mentre il Medio Oriente e il mondo stanno attraversando un processo storico, sono emersi capi di stato sessisti. Questi sviluppi portano l’ISIS e gli stati con mentalità simile a legittimare la violenza contro le donne. La Terza Guerra Mondiale si sta anche approfondendo... Leggi tutto

Il sultano ci riprova

Il sultano ci riprova
Dopo mesi di costante guerra a bassa intensità le truppe turche attaccano direttamente il Rojava, prima con un violento bombardamento, sia d’artiglieria sia aereo, della città di Afrin e poi penetrando oltre confine con truppe terrestri e bande jihadiste. Frustrato nel suo sogno di spodestare Assad per porre buona parte del territorio siriano sotto il controllo de facto di Ankara – il sogno neottomano come lo chiamò qualcuno – Erdogan non rinuncia ad attaccare, con il beneplacito russo e qualche mugugno americano, il Rojava. Lo sviluppo di un’area autonoma, che è riuscita a garantire la sua sopravvivenza sia manu militari... Leggi tutto

Fallacie e fandonie

Fallacie e fandonie
Supponete che avessimo titolato questo articolo “BLONDET E MEYSSAN SONO I CAPI DELLA PEDOFILIA INTERNAZIONALE – L’ha Detto mio Cugino che lo Ha Saputo da Fonte Sicura”: di sicuro ci sarebbe stato che i suddetti si sarebbero imbufaliti e, minimo minimo, Umanità Nova si sarebbe ritrovata una denuncia per diffamazione. Avrebbero d’altronde avuto ragione: affermazioni così gravi non si fanno in base a sentito dire, vaghe assonanze generiche, impressioni soggettive, falsificazioni e quant’altro ma si devono adeguatamente argomentare, anzi dimostrare – altrimenti si tratta di infamie. Il problema è che loro due – in cattiva compagnia di altri meno noti... Leggi tutto

Corrispondenza dal fronte di Raqqa

Corrispondenza dal fronte di Raqqa
A fine agosto sono ripresi i combattimenti sul fronte di Raqqa, interrotti per oltre un mese per l’offensiva turca contro il cantone di Efrin, in Rojava. Cekdar Agir è il nome di battaglia di un anarchico torinese, che combatte in Siria nelle brigate Ypg. All’info di Blackout ha inviato gli ultimi aggiornamenti sulla durissima battaglia che si sta combattendo nella capitale del Califfato. La testimonianza risale al primo settembre. Ascolta Cekdar Agir: http://radioblackout.org/2017/09/corrispondenza-dal-fronte-di-raqqa-2/ Di seguito la trascrizione del suo intervento. “L’operazione “Ira dell’Eufrate” é ripartita il 24 agosto, dalla fine di luglio per una ventina di giorni l’operazione si era... Leggi tutto

Appello da Sinjar

Appello da Sinjar
Alla stampa e all’opinione pubblica Come è noto, il 3 agosto 2014, l’ ISIS ha attaccato Sinjar; ha massacrato cinquemila curdi Êzidi (Yazidi), duecentomila Ezidi sono riusciti a fuggire. L’ISIS detiene ancora tremila Ezide prigioniere nelle sue mani e continua a catturare le donne. Il Consiglio delle Donne di Sinjar ha ripetuto l’appello redatto nel 2016. In risposta a questo appello, in occasione del terzo anniversario degli attacchi genocidi contro il popolo Ezidi da parte dell’ISIS, noi, come donne, ripetiamo la nostra richiesta che il 3 agosto diventi la “Giornata internazionale di azione contro il femminicidio ed il genocidio”. Proponiamo che il 3 agosto... Leggi tutto

Turchia. Movimenti di piazza: dal Pride alla marcia per la giustizia

Turchia. Movimenti di piazza: dal Pride alla marcia per la giustizia
Il Pride in Turchia si fa da 15 anni. Quest’anno, per la seconda volta consecutiva il governo ha vietato il corteo. Anche quest’anno i manifestanti hanno sfidato il governo e sono scesi in piazza in barba ai divieti. D’altra parte il primo Pride fu una sommossa, da cui tanti percorsi di libertà presero avvio. La polizia ha usato proiettili di gomma idranti della polizia per disperdere il corteo arcobaleno. Diverse decine di attivisti sono stati feriti. 35 le persone, tra cui un giornalista dell’Associated Press, sono state arrestate. Probabilmente potrebbero essere rilasciate nelle prossime ore. I manifestanti hanno provato ad entrare a Taksim, ma la piazza era... Leggi tutto

Il denaro complotta da solo

Il denaro complotta da solo
I G7 costituiscono da molti decenni dei monumenti all’inutilità ed allo spreco di pubblico denaro, esibizioni del potere fini a se stesse. Ci sono stati anche G7 “punitivi “, come quello di Genova del 2001, che fu motivato dall’esigenza di terrorizzare e stroncare i movimenti di protesta scoppiati a partire da Seattle nel ’95. Si è trattato comunque di eccezioni e, in genere, i G7 hanno lasciato le cose esattamente com’erano prima. Un G7 che ha invece peggiorato, e di molto, la situazione precedente è senz’altro quello appena svoltosi a Taormina. La dichiarazione più pericolosa uscita dal consesso è stata... Leggi tutto
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