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Organizzare l’astensionismo, costruire autogestione

Organizzare l’astensionismo, costruire autogestione
Le elezioni politiche di questo anno sono state preannunciate da una lunga campagna elettorale che si è giocata tutta sui temi della sicurezza, artificiosamente legato alla gestione dei flussi migratori. Questo è stato voluto da tutti i principali partiti che hanno deciso di puntare tutto sulla capacità di mostrare una faccia dura su questi temi e su proposte di misure pseudo-welfaristiche che o sono vaghe promesse o sono pure e semplici elemosine di massa. Non è un caso che, a giochi chiusi, Confindustria abbia dato la propria benedizione a quelle forze politiche che si sono presentate in qualche modo come... Leggi tutto

Il referendum dei poveri e dei disoccupati

Il referendum dei poveri e dei disoccupati
Nulla sarà più come prima:‭ ‬il referendum istituzionale ha visto un’ampia partecipazione popolare ed i‭ “‬NO‭” ‬hanno vinto.‭ ‬Aurore radiose attendono le legioni di votanti che,‭ ‬matita copiativa alla mano,‭ ‬hanno modificato radicalmente la situazione in Italia.‭ ‬Il blocco frigorenzaicomassonico è stato sconfitto.‭ ‬I superstiti renziani risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.‭ ‬Tutto il potere è andato al CNEL che ha decretato la fine della povertà e della disoccupazione in Italia. Si sa,‭ ‬i sogni muoiono all’alba.‭ ‬E all’alba del‭ ‬6‭ ‬dicembre sono arrivati i dati ISTAT sulla povertà in Italia.‭ ‬Il‭... Leggi tutto

Per battere il governo della guerra

Per battere il governo della guerra
Quanti sono stati gli astenuti alle ultime elezioni regionali? Molti commentatori, e anche qualche politico, hanno commentato la crescita dell’astensionismo, ma i dati reali, i numeri rimangono oscuri. Innani tutto in due regioni, la Toscana e le Marche, il numero degli astenuti suopera quello dei votanti, e questo senza tener conto delle schede bianche e nulle; inoltre secondo i dati del Ministero degli Interni la media dei votanti, nelle regioni interessate al voto, è stata del 53,90%. Questo è l’unico dato che dà la pagina internet del Ministero degli Interni dedicato alle elezioni regionali, non c’è il numero dei votanti,... Leggi tutto

Azione diretta per la trasformazione sociale. Per dare un senso all’astensione

Azione diretta per la trasformazione sociale. Per dare un senso all’astensione
Lo Stato è come la religione, vale se la gente ci crede, e la gente ormai non ci crede più: lo dimostra il 48% degli elettori che si è rifiutato di recarsi alle urne il 31 maggio. Le recenti elezioni amministrative testimoniano un ulteriore approfondimento del fossato che separa i ceti popolari da una parte e il ceto politico e le classi privilegiate dall’altra. L’aumento delle astensioni conferma il più importante fatto politico nell’Italia degli ultimi anni: per la prima volta da quando le classi subalterne ebbero il diritto di voto, la maggioranza dei lavoratori dipendenti si astiene dalle elezioni,... Leggi tutto

NON VOTARE! E POI?

NON VOTARE! E POI?
Quando è stato pubblicato questo manifesto, la maggior parte dei lavoratori andava a votare, almeno la maggior parte di quelli che riuscivano a passare tra le strette maglie di quello che era ancora un privilegio di pochi, il suffragio universale maschile fu infatti introdotto solo nel 1912, mentre le astensioni provenivano in gran parte dai cattolici, che seguivano le indicazioni della Chiesa di non partecipare alle elezioni. In questi anni si è verificato un fatto nuovo, nella storia del sistema rappresentativo in Italia: per la prima volta da quando le classi subalterne ebbero il diritto di voto, la maggioranza dei... Leggi tutto

Dalla grande paura alla digestione pesante

Dalla grande paura alla digestione pesante
I risultati delle regionali a Carrara parlano quantomai chiaro, il lavoro che gli anarchici hanno portato avanti quotidianamente, a partire da quello svolto all’interno dell’assemblea permanente, continua a palesarsi. In città l’astensionismo è salito al 59,07%, se si conteggiano poi le bianche e le nulle il “non voto” arriva complessivamente al 60,96%, alla luce di questo si possono rapidamente aggiornare le percentuali: a Rossi, candidato di maggioranza è toccato un misero 14,24%; mentre Giannarelli, cinque stelle, e Borghi lega e fascistame vario, si accontentano rispettivamente del 9,77% e del 7,42%. Per gli altri candidati manco vale la pena accendere la... Leggi tutto

Elezioni nel Regno Unito: l’austerità si combatte fuori e contro il Parlamento.

Elezioni nel Regno Unito: l’austerità si combatte fuori e contro il Parlamento.
Ad un mese dalle elezioni nel Regno Unito, proviamo a tirarne fuori alcuni insegnamenti. L’attenzione degli organi di informazione si è concentrata sul successo inaspettato del Partito Conservatore, che ha ottenuto la maggioranza dei seggi alla Camera dei Comuni, e sul successo del Partito Nazionalista Scozzese, che ha conquistato 56 seggi sui 59 situati a nord del Vallo di Adriano, che segna il confine tra Inghilterra e Scozia. A queste si contrappongono le sconfitte del Partito Laburista, che ha perso 26 seggi rispetto alle precedenti politiche, e dell’UKIP, il Partito Indipendentista di estrema destra. Una prima osservazione riguarda la vittoria... Leggi tutto

Fra astensione e manganelli

Fra astensione e manganelli
Cresce l’astensione. Gli abitanti dell’Emilia Romagna, come i calabresi, hanno preferito non votare. I dati definitivi sull’affluenza, la percentuale di partecipanti alle regionali è ferma ben al di sotto del 40%, quasi sei-sette cittadini su dieci sarebbero, dunque, rimasti a casa. Dati che in maniera plastica raccontano la disaffezione nei confronti della politica. Ed è inutile che Matteo Renzi finga che il suo governo sia estraneo a questo risultato. È un dato trasversale che colpisce tutto lo schieramento politico istituzionale. Quello accusato delle ruberie, e delle politiche antipopolari. Cittadini sempre più lontani dai partiti, anche da quei movimenti che nascono... Leggi tutto