Torino. La memoria dei partigiani vive nelle nostre lotte

La fiaccolata del Comune per l’anniversario della “liberazione” di Torino è da tanto tempo un appuntamento rituale, ingessato, una vetrina per il PD ed i suoi alleati. Lo scorso anno ci pensarono i No Tav a rendere l’aria più frizzante. Quest’anno – erano 70 anni dall’insurrezione della città – è stata la volta degli anarchici: davanti al fronte istituzionale che…

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Ancona non ti vuole

SALVINI: DOPO CARICHE E SCONTRI AD ANCONA VIENE POI RESPINTO ALL’HOTEL HOUSE DI PORTORECANATI Una giornata che si ricorderanno Salvini e i suoi scagnozzi della Lega Nord e dei Fratelli d’Italia. Il tuor organizzato nelle Marche il 27 aprile doveva essere un susseguirsi di provocazioni in varie località della regione e avere come epicentro mediatico l’entrata all’Hotel House di Porto…

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Expropriamo Expo

Ormai ci siamo. Che si alzi il sipario e lo spettacolo vada in scena. Di che spettacolo stiamo parlando è notorio ai più. Il “mega evento”, la “grande opera”, la “kermesse” ecc. denominata EXPO 2015 prende il via proprio oggi che per tutt* noi, partigian* della lotta di liberazione delle classi subalterne, è invece giornata internazionalista di festa ma soprattutto…

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Il contributo di Errico Malatesta

Erri Malatesta è stato un anarchico italiano, nato a Santa Maria Capua Vetere nel 1853 e morto a Roma nel 1932, guardato a vista in continuazione dalla polizia, e anche il suo funerale si tenne in forma clandestina, perché le autorità avevano paura che fosse occasione di dimostrazioni antifasciste. La sua vita da sola meriterebbe di essere studiata. Non ancora…

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Resistenza e necessità

Dopo 134 giorni di fiera resistenza e difesa. Gli uomini, le donne e i loro combattenti, con il supporto e la solidarietà di milioni di persone nel mondo, hanno finalmente sconfitto il feroce attacco dell’ISIS e hanno liberato la loro città, Kobane. Questa non è stata una sconfitta dell’ISIS e del suo sogno di stabilire un Califatto islamico. Ma ha…

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Stragi o omicidi di massa?

Non è che ci sia molto da dire. Le cifre sono talmente grandi da risultare insopportabili, così come ineffabile è il sentimento di rabbia mista a dolore per l’ennesima carneficina nel Mediterraneo. Settecento, ottocento, o novecento non sono e non possono essere soltanto dei numeri. Nel naufragio di domenica 19 Aprile sono morte centinaia di donne, uomini e bambini; talmente…

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La Grecia, o della morte del riformismo

Le ragioni che permisero il successo delle politiche redistributive nel secondo dopoguerra, che fossero gestite dalla socialdemocrazie o dai partiti popolari poco importa, sono ascrivibili alle seguenti condizioni (non esaustive): 1) Territorio limitato per una popolazione marginale sul piano mondiale, ma centrale dal punto di vista politico, economico e militare: l’Europa occidentale. 2) Enorme ripresa dei consumi interni dei beni…

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Le lotte e i percorsi di liberazione

L’articolo pubblicato su UN, n 8, “Nè settarismi né appiattimenti” pone una serie di spunti su cui occorre riflettere. Per non avere una visione politicista occorre infatti starci in mezzo ai movimenti ed alle lotte, e poter cercare le possibili alleanze, ma concrete, non ideologiche. Ai giorni nostri la critica sociale non gode di buona salute e sono scomparsi i…

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La tortura come relazione di potere

Questa volta dobbiamo proprio ringraziare Renzi per avere chiarito, senza ombra di dubbio, quali siano i supremi valori dello Stato; a fronte di una condanna per tortura emessa dalla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo per violazione dell’articolo 3 della convenzione europea dei diritti umani per i fatti della Diaz, Genova 2001, Renzi ha riconfermato piena fiducia al capo…

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Il rapporto tra scuola e lavoro al tempo di Expo

Nella prima pagina del numero scorso di U.N. a grandi linee si è esplicitato i motivi generali della nostra contrarietà e opposizione radicale ad Expo. Nelle righe che seguiranno, cercherò di illustrare un aspetto particolare del cosiddetto “paradigma Expo” ossia cosa lega il mondo dell’istruzione alla kermesse. Per farlo è necessario scandagliare e interpretare quello che, in calce, è stato…

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Recensione: “I senza Stato” di Andrea Staid

 È appena uscito per le edizioni Bébert un interessante saggio di Andrea Staid, dedicato, in maniera significativa, alle donne della regione autonoma del Rojava. Riporto qui alcuni stralci dell’introduzione e del primo capitolo (dal titolo Il potere nelle società primitive) che credo siano utili alla riflessione e al dibattito. Per acquistare il libro (107 pp. 10 euro) si può contattare…

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Tutto fa brodo pur di respingere

«A seconda delle fonti, ci viene segnalato che ci sono tra i 500mila ed un milione di migranti pronti a partire dalla Libia». Parola di Fabrice Leggeri, direttore di Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere. La dichiarazione, rilasciata un paio di settimane fa, è rimbalzata su tutti i media suscitando prevedibili reazioni di panico più o meno interessato.…

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Mutualisti del terzo millennio?

 Dopo la pubblicazione dell’articolo “Jobs Act: e ora?” sul numero dell’8 marzo 2015 di Umanità Nova, un mio amico e compagno di sindacato mi ha spedito una lettera che ritengo utile al fine di riprendere la questione del mutualismo che nell’articolo stesso era solo accennata. “Ho letto il tuo scritto sul jobs act. Neanche lontanamente il mutualismo potrebbe intervenire per…

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