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Rompere il muro della paura

Rompere il muro della paura
Del caso di Giulio Regeni,‭ ‬il giovane ricercatore arrestato,‭ ‬torturato e ucciso al Cairo,‭ ‬si è detto e scritto molto,‭ ‬spesso a sproposito.‭ ‬Abbiamo letto che era una spia italiana,‭ ‬poi che era un agente anglo-americano sotto copertura,‭ ‬poi che la sua uccisione sarebbe il frutto di una lotta intestina al regime egiziano,‭ ‬poi che si tratterebbe di un messaggio trasversale a Stati Uniti e Inghilterra,‭ ‬accusati di interessarsi troppo dei fatti interni all’Egitto.‭ ‬C’è chi ha parlato di un’azione dei servizi segreti sauditi‭ ‬mentre non è mancato chi ha voluto vedere nella orribile fine del giovane un siluro agli... Leggi tutto

La tortura come relazione di potere

La tortura come relazione di potere
Questa volta dobbiamo proprio ringraziare Renzi per avere chiarito, senza ombra di dubbio, quali siano i supremi valori dello Stato; a fronte di una condanna per tortura emessa dalla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo per violazione dell’articolo 3 della convenzione europea dei diritti umani per i fatti della Diaz, Genova 2001, Renzi ha riconfermato piena fiducia al capo della polizia di allora, Gianni De Gennaro arrivato, dopo una carriera in ascesa, a ricoprire il ruolo di presidente di Finmeccanica, nonostante che l’operato delle forze di polizia che lui comandava “deve essere qualificato come tortura”. Ora, da che mondo... Leggi tutto

Caso Mastrogiovanni: il video prova che in Italia esiste la tortura

Caso Mastrogiovanni: il video prova che in Italia esiste la tortura
n concomitanza con la prima udienza del processo d’appello per la morte del maestro anarchico Francesco Mastrogiovanni, tenutasi presso il Tribunale di Salerno il 7 novembre 2014, i familiari e le associazioni hanno chiesto alle autorità competenti che la contenzione sia considerata finalmente illegittima e che in ogni reparto psichiatrico siano installati impianti di sorveglianza. Da Giuseppe Pinelli a Franco Serantini, Giuseppe Uva, Stefano Cucchi, sono tanti gli “affidati alle cure dello Stato” che sono entrati con le loro gambe nelle questure, negli ospedali psichiatrici, nelle carceri e ne sono usciti rinchiusi in una bara. Ecco perché abbiamo richiesto, tra le altre, che... Leggi tutto