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Soprattutto i ricchi piangono

Soprattutto i ricchi piangono
La vera notizia di queste ultime elezioni non è il previsto trionfo di Salvini, quanto la sopravvivenza politica del PD, il quale vede finalmente esaurirsi l’effetto Renzi. Nelle elezioni europee di cinque anni fa, Renzi aveva condotto il PD al suo massimo storico, poi, nel giro di qualche anno lo ha condotto al minimo storico. Da quella vicenda Salvini dovrebbe trarre una lezione sia sul carattere volatile dei successi elettorali, sia sull’illusorietà del voler trasferire il risultato delle elezioni europee alle politiche, dove vota un 20% in più di elettori. L’arena elettorale celebra i suoi trionfi e le sue condanne,... Leggi tutto

La fine del baco da seta

La fine del baco da seta
La chiamano “Via della Seta” ma in realtà di seta su quei percorsi ce n’è sempre passata poca. I latini ricchi (la seta era uno status symbol all’epoca), quando non erano in guerra con i parti, la compravano a Samarcanda, mica in Cina. L’imperatore Giustiniano fece rubare da alcuni monaci (e ti pareva che i preti non rubavano qualcosa) le uova di baco da seta e da allora la produzione in occidente è stata un esclusiva prima di Bisanzio, poi dei comuni italiani. Anche il nome “Via della Seta” è relativamente recente. Uno si aspetta che risalga ai latini o,... Leggi tutto

Globalizzazione e sfruttamento

Globalizzazione e sfruttamento
Avevamo ragione.‭ ‬Ma non è servito a nulla.‭ ‬Avevamo detto cosa avrebbe causato la globalizzazione e le nostre previsioni si sono puntualmente verificate.‭ Abbiamo combattuto la globalizzazione nel momento in cui cercava di imporsi,‭ ‬a cavallo del passaggio di millennio,‭ ‬a Seattle,‭ ‬a Genova e ovunque ce ne fosse l’occasione.‭ ‬Abbiamo pagato un prezzo altissimo in termini di morti,‭ ‬feriti,‭ ‬arresti,‭ ‬torture e repressione,‭ ‬ma non siamo riusciti ad impedirla.‭ ‬Ed oggi viviamo in un mondo che ne sta pagando le conseguenze. In un mondo basato sul commercio globale,‭ ‬conta solo vendere più merce degli altri.‭ ‬Sono peggiorate sia la... Leggi tutto

Fragile,‭ ‬debole,‭ ‬instabile

Fragile,‭ ‬debole,‭ ‬instabile
La caduta verticale delle borse mondiali nei primi giorni del nuovo anno‭ (‬l’inizio peggiore da‭ ‬30‭ ‬anni a questa parte‭) ‬ha nuovamente sollevato dubbi amletici su dove sia diretta la traiettoria dell’economia‭ ‬capitalistica.‭ ‬Come è noto sono venuti a convergere nel crollo diversi fattori scatenanti:‭ 1) i dati di rallentamento della Cina ed un nuovo forte calo delle sue borse‭ (‬Shangai e Shenzen in particolare‭); 2) la crisi esplosa tra Iran e Arabia Saudita,‭ ‬che riflette ed esalta la tensione in atto nell’area tra sciiti e sunniti,‭ ‬che combattono peraltro attivamente su vari fronti in Medio Oriente ed Africa‭; 3)... Leggi tutto

E’ il mercato, bellezza!

E’ il mercato, bellezza!
Il caso delle quattro banche fallite (Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti, Cariferrara) ha messo il subbuglio il sistema bancario e portato un allarme generale tra i piccoli risparmiatori: per l’ennesima volta ci troviamo di fronte ad un caso grave di crack, come quello dell’Argentina, di Parmalat, di Cirio. Le dimensioni del fenomeno sono questa volta più circoscritte ma le sue conseguenze non meno gravi. Quello che colpisce è ancora una volta la latitanza pluriennale delle istituzioni deputate a vigilare e intervenire, da una parte, e l’interventismo autoritario del governo, dall’altra. Senza questi due elementi devastanti, si sarebbero potute trovare soluzioni... Leggi tutto

Bazar Italia

Bazar Italia
‭“‬Quando un paese dell‭’‬Eurozona smette di implodere,‭ ‬si grida subito alla ripresa economica‭” ‬Alberto‭ ‬Bagnai,‭ ‬gr1‭ ‬del‭ ‬30.10.2015 Il governo italiano ama vendere i processi,‭ ‬anziché i risultati.‭ ‬E‭’ ‬uno dei mantra della gestione mediatica della vicenda politica:‭ ‬si evitano i contenziosi,‭ ‬si smussano le asperità,‭ ‬si negano le evidenze,‭ ‬si vendono illusioni.‭ ‬Adesso è diventato di moda sostenere che siamo in ripresa economica:‭ ‬sia Renzi che Padoan accreditano tassi di crescita per fine anno che superano le aspettative degli enti internazionali deputati a fare previsioni.‭ ‬La disoccupazione starebbe calando‭ (‬all‭’‬11.8%‭ ‬ci dicono‭) ‬e l’occupazione starebbe salendo‭ (‬anche come qualità‭)‬,‭... Leggi tutto

Truffe, profitti e resa dei conti nel sistema in crisi

Truffe, profitti e resa dei conti nel sistema in crisi
La scoperta dei trucchi usati nel software per alterare le emissioni nocive delle auto diesel Volkswagen prodotte tra il 2009 ed il 2014 ha innescato una nuova crisi borsistica. Dopo aver toccato 262 euro nel marzo del 2015, il titolo del colosso tedesco era già sceso parecchio nei mesi scorsi, ma l’esplodere dello scandalo l’ha trascinato giù del 50% in tre sole sedute. Sono andati in fumo almeno 12 miliardi di euro, il doppio di quanto l’azienda abbia accantonato per cautelarsi dalle sanzioni in arrivo. Si parla di possibili class action per 50 miliardi di euro e di 11 milioni... Leggi tutto

Rompere le gabbie del debito e della proprietà privata

Rompere le gabbie del debito e della proprietà privata
Domenica‭ ‬20‭ ‬settembre i greci saranno chiamati nuovamente alle urne per scegliere i propri rappresentanti al Parlamento.‭ ‬L’esperienza di Syriza si è conclusa,‭ ‬di fatto,‭ ‬con l’accettazione delle condizioni imposte dai creditori internazionali‭ (‬Unione Europea,‭ ‬Banca Centrale Europea,‭ ‬Fondo Monetario Internazionale‭)‬,‭ ‬e con la rinuncia al programma iniziale della coalizione.‭ ‬Da Syriza si sono quindi staccati alcuni esponenti che hanno dato vita ad Unità Popolare,‭ ‬che ha al centro del proprio programma il ritorno alla dracma. Alcuni parlano dell’esperienza di Syriza come di una tragedia,‭ ‬in realtà si è trattato di una farsa,‭ ‬che solo l’accettazione acritica dei principi democratici... Leggi tutto

Cina:‭ ‬il paradiso perduto

Cina:‭ ‬il paradiso perduto
La classe operaia e il suo ruolo sono clamorosamente assenti‭ ‬dai preoccupati commenti sulle recenti vicende cinesi.‭ L’attuale crisi che attanaglia l’economia cinese,‭ ‬e che è esplosa clamorosamente con il crollo delle Borse,‭ ‬che ha avuto il suo epicentro nelle borse di quel paese,‭ ‬ha una molteplicità di cause.‭ ‬Questioni epocali,‭ ‬come ad esempio il cambiamento dei rapporti di forza fra le potenze imperialiste,‭ ‬con un’aggressiva politica di contenimento guidata dagli Stati Uniti,‭ ‬o questioni economiche più contingenti,‭ ‬come lo scoppio della bolla immobiliare cinese,‭ ‬la caduta dei prezzi delle materie prime,‭ ‬la minore competitività delle merci cinesi sul mercato... Leggi tutto

L’alibi cinese serve a impoverire i poveri

L’alibi cinese serve a impoverire i poveri
Il funerale di Vittorio Casamonica è stato un’ulteriore dimostrazione di come un non-evento,‭ ‬attraverso l’orchestrazione dell’allarmismo mediatico,‭ ‬possa assurgere al rango di emergenza sociale e politica.‭ ‬A dirigere l’orchestra mediatica è stato,‭ ‬come sempre,‭ ‬il quotidiano di fintosinistra‭ “‬La Repubblica‭”‬,‭ ‬una vera e propria centrale della manipolazione dell’opinione pubblica a fini coloniali.‭ ‬Uno dei tanti funerali pacchiani del boss di quartiere è così diventato un affare di Stato,‭ ‬anzi,‭ ‬una‭ “‬sfida allo Stato‭”‬.‭ ‬Una criminalità burina e casereccia viene accreditata di aver messo in crisi le istituzioni:‭ ‬un rione contro la nazione.‭ ‬Ad essere messo sotto accusa dai media è... Leggi tutto

Il business del default cronico

Il business del default cronico
Uno dei maggiori punti di forza del potere è quello di riuscire ad essere sempre più squallido dell’immaginabile.‭ ‬Più di un osservatore aveva notato che la‭ “‬riforma‭” ‬della Scuola targata Renzi non è altro che una legge di spesa con una delega in bianco al governo.‭ ‬Decine e decine di pagine fumose e di paradossi giuridici non riescono a nascondere l’unico dato concreto,‭ ‬cioè che alcuni miliardi‭ (‬non si capisce bene quanti‭) ‬vengono stanziati e,‭ ‬in base all’articolo‭ ‬22,‭ ‬il governo ne farà ciò che vorrà nei prossimi mesi.‭ ‬Sarebbe bastato questo per giustificare ogni opposizione‭; ‬ma è già il... Leggi tutto

La Grecia, o della morte del riformismo

La Grecia, o della morte del riformismo
Le ragioni che permisero il successo delle politiche redistributive nel secondo dopoguerra, che fossero gestite dalla socialdemocrazie o dai partiti popolari poco importa, sono ascrivibili alle seguenti condizioni (non esaustive): 1) Territorio limitato per una popolazione marginale sul piano mondiale, ma centrale dal punto di vista politico, economico e militare: l’Europa occidentale. 2) Enorme ripresa dei consumi interni dei beni primari, secondari e superflui. 3) Piena occupazione, o meglio, disoccupazione frizionale. 4) Stato nazionale come confine delle politiche espansive: imprenditore, accumulatore e re-distributore di ricchezze. 5) Imposizione fiscale pressoché nulla. 6) Monete nazionali forti, non soggette a grandi sbalzi negli... Leggi tutto

Intanto piovono pietre

Intanto piovono pietre
Il recente varo del Quantitative Easing da parte della BCE ed il varo dei decreti attuativi sul Jobs-Act hanno dato occasione ai nostri fatui esponenti governativi di ostentare sicurezze del tutto fuori luogo. Renzi ha sostenuto che l’allentamento monetario è frutto anche del semestre italiano e della svolta verso la crescita che l’Italia ha chiesto e (sic) imposto. Poletti ha previsto che le nuove norme sul mercato del lavoro porteranno nel 2015 all’assunzione di ben 150.000 persone. Grazie ai 1.140 miliardi di euro che Draghi regalerà alle banche con il massiccio acquisto di titoli in portafoglio, lo spread è sceso... Leggi tutto

Jobs Act: e ora?

Jobs Act: e ora?
 “….esce confermato anche l’altro intendimento fondamentale di questo provvedimento, nel senso del passaggio dal vecchio sistema tendente a difendere la persona che lavora DAL mercato del lavoro, evitandole il più possibile di dovervi transitare, a un sistema di protezione tendente a difenderla NEL mercato, in particolare nel passaggio dalla vecchia occupazione a una nuova. La transizione dal paradigma della job property a quello della flexsecurity, avviato con la riforma del 2012, viene dunque ora portato a compimento con un nuovo assetto del sistema protettivo che mira essenzialmente a coniugare la massima possibile flessibilità delle strutture produttive, indispensabile per la competitività... Leggi tutto

Occupazioni perché? Un tetto per i processi sociali in rivolta

Occupazioni perché? Un tetto per i processi sociali in rivolta
Una casa non è solo un tetto sopra la testa, un luogo dove trovare protezione dal clima o tornare da un lavoro decente, è soprattutto il luogo dove far vivere e crescere i propri affetti. Ci sono tante persone oggi che non hanno una casa. Sono quelli che pagano il prezzo della crisi. Precari, disoccupati, sfrattati, sfruttati, migranti. Coloro che non arrivano alla seconda settimana, che perdono il lavoro e vengono sfrattati, che devono scegliere se pagare la bolletta o comprare il pane. Quelli che vengono prima rinchiusi nei Cie e poi sfruttati nei campi. L’attacco al diritto alla casa... Leggi tutto
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