Intervista al gruppo anarchico israeliano anarchyin48 da A-infos Questa intervista è stata condotta con diversi membri del gruppo anarchico israeliano anarchyin48. Potete trovare il gruppo su Instagram. Raccontaci di anarchyin48 e di come è nato il tuo gruppo? Non siamo ancora un gruppo ufficiale. Per ora, siamo solo pochi anarchici con speranze e sogni di creare qualcosa come il[gruppo comunista…
Leggi di piùTag: conflitto israelo-palestinese
Israele: sosteniamo chi rifiuta di arruolarsi!
Di fronte al genocidio che continua a perpetuarsi a Gaza e in Cisgiordania, e che ora si sta allargando anche al Libano, crediamo che sia più che mai necessario dare voce e sostegno a chi, all’interno di Israele, lotta contro il governo di Netanyahu e in generale contro le politiche di apartheid contro le popolazioni palestinesi. Le voci di opposizione…
Leggi di piùPartita Italia-Israele. Sport, affari e genocidio
Il 14 ottobre a Udine, mentre Gaza e il Libano erano sotto bombardamenti devastanti, è andata in scena la partita di calcio Italia-Israele, ennesima operazione di “sportwashing” da parte dello stato israeliano compiuta con la complicità italiana (ricordiamo che, alle Olimpiadi di Parigi, Israele e Italia hanno sfilato sulla Senna sullo stesso barcone). La scelta di uno stadio così periferico,…
Leggi di piùGaza: ecocidio silenzioso
Nella narrazione squisitamente antropocentrica del conflitto in terra di Palestina, viene ignorato o perlopiù solo accennato un aspetto cruciale che trascende confini geografici e politici: l’impatto ambientale. La devastazione condotta dall’esercito israeliano non si limita alle perdite umane e materiali e all’indicibile sofferenza di cui abbiamo contezza tutti i giorni ma si estende ad una dimensione globale che incide profondamente…
Leggi di piùTramandare il fuoco. Per un approccio libertario alla questione palestinese.
Una critica a essenzialismo e nazionalismo. Di seguito alcuni stralci del testo: «Quest’opuscolo è frutto di un confronto collettivo durato, a fasi alterne, alcuni mesi. È diviso in tre piccoli saggi, che, sebbene redatti da singol* compagn*, sono stati letti e rielaborati collettivamente. Quest’opuscolo scaturisce dalla necessità di immaginare e praticare una diversa prospettiva politica alla lotta contro il genocidio…
Leggi di piùNon lasciamoli soli. L’ebraismo antisemita e la resistenza palestinese.
‘Ebree ed ebrei che odiano se stessi’, questo è, in estrema sintesi, il giudizio che i governanti di Israele danno di quanti osano criticare la loro politica di guerra genocida a partire dalla loro appartenenza al mondo ebraico. Semiti che vengono trasformati in antisemiti. Eppure questo è un mondo che dimostra, in diverse delle sue componenti, ancora una volta la…
Leggi di piùCinque ottobre a Roma
Il 5 ottobre si è tenuta a Roma una manifestazione contro il genocidio della popolazione palestinese. Noi abbiamo aderito sui nostri contenuti, oltre che di rifiuto del genocidio, contro l’allargamento del conflitto, il militarismo, le spese militari italiane e la repressione di qualsiasi forma di dissenso. La manifestazione ha assunto una connotazione particolare per il divieto, esclusivamente politico, deciso dal…
Leggi di piùRoma 5 ottobre: in piazza comunque
Come anticipato dal ministro di polizia Piantedosi, il corteo nazionale del 5 ottobre per la Palestina è stato vietato. Questo divieto, emanato con riferimento ai contenuti della manifestazione, è in linea con la volontà di repressione preventiva di qualsiasi forma di dissenso contro chiunque si stia battendo per contrastare la prospettiva di una guerra sempre più vicina. E’ un tentativo…
Leggi di piùNo al genocidio del popolo palestinese. Contro ogni sterminio, apartheid, dominazione.
L’aumento dei conflitti armati nel mondo sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di civili con distruzioni di massa, genocidi, shock climatici, fame e malattie. Dalla Palestina al Sudan, dallo Yemen al Libano, dal Myanmar all’Ucraina, dalla Colombia alla Repubblica Democratica del Congo, ed in tutto il resto del pianeta, ogni conflitto imposto dalle autorità esige un sadico tributo umano da…
Leggi di piùCon la Palestina nel cuore
A proposito di boicottaggio dello stato di Israele e di pratiche solidali Dal 7 ottobre in poi, la questione palestinese si è imposta come centro di interesse principale per i movimenti di opposizione sociale e politica, determinando livelli di mobilitazione che non si vedevano da decenni, in Italia e nel mondo. Non è certo una questione nuova: è un’orribile scia…
Leggi di piùAyşenur Eygi assassinata dallo stato di Israele
La violenza dell’occupazione militare si scatena contro i movimenti di resistenza. Lo scorso 6 settembre l’esercito israeliano ha ucciso l’attivista turco-americana Ayşenur Eygi mentre partecipava a una manifestazione pacifica a Baita, vicino Nablus. Fin da subito l’agenzia di stampa palestinese Wafa riportava che l’attivista, cittadina statunitense, «partecipava al progetto Faz3a, che lavora per sostenere e proteggere gli agricoltori palestinesi dalle…
Leggi di piùUn anarchico in mezzo al genocidio
Intervista condotta dalla rivista libertaria greca Aftoleksi all’anarchico ebreo Ilan Shalif. Nato nel 1937, Shalif può essere descritto come la storia vivente dell’anarchismo in Israele. È stato membro dell’organizzazione socialista israeliana Matzepn. Dopo lo scioglimento del Matzpen, Shalif ha continuato le sue attività, partecipando ad altre iniziative in Israele, come Anarchists Against the Wall (Anarchici contro il muro) e l’ormai…
Leggi di piùEmma Goldman su Palestina e politica socialista
Spain and the World fu una rivista quindicinale pubblicata durante la Guerra civile spagnola, iniziata da Fernando Galasso e Vernon Richards per diffondere informazioni e sostenere le posizioni della CNT-FAI, e contrastare la propaganda filosovietica del New Chroniche e del New Statesman. Nel luglio del 1938 ospitò un articolo del socialista Reginald Reynolds in cui l’autore si opponeva all’emigrazione ebraica…
Leggi di piùIl problema è tutto l’esercito. Una lettera da un renitente israeliano.
Cari tutti, Sono Mattan. Sono il direttore esecutivo di Refuser Solidarity Network e un renitente israeliano. Vi scrivo perché vorrei farvi sapere come le azioni del governo statunitense contro la guerra possano distrarre dalla radice dei problemi, l’oppressione sistematica dei palestinesi da parte di Israele. Potete sostenere i resistenti e i renitenti, come me, che si esprimono contro l’occupazione e…
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