Il generale impoverimento della classe lavoratrice è certificato dall’ILO, dall’ISTAT e perfino dalla Banca d’Italia: dal 2019 al 2025 con un’inflazione del + 20,6%, le retribuzioni sono mediamente aumentate del + 9,47%, realizzando una perdita di potere d’acquisto cumulata del 19,61%. Dati che peggiorano ulteriormente nella pervasività del lavoro precario, e di quello già classificato come “povero”, nonché del lavoro…
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Moltiplicare le lotte contro il governo. 28 novembre: ogni tappa è importante
La giornata di sciopero del prossimo 28 novembre pesa sul dibattito parlamentare attorno alla legge di bilancio 2025. Da una parte si minaccia la limitazione del diritto di sciopero; dall’altra si cerca di dimostrare come questa manovra non incida sui servizi pubblici né sui redditi più bassi, sfidando il ridicolo; infine si cercano risorse aggiuntive per elargire qualche palliativo che…
Leggi di piùQuando il lavoro crea povertà. Rapporto ISTAT
Oltre 5,7 milioni di persone vivono in povertà assoluta. Cresce il divario tra Nord e Sud, ma la povertà si fa più “sociale” e diffusa. Gli operai, i disoccupati, i pensionati e le famiglie straniere sono i nuovi poveri della Repubblica del lavoro. Non è sufficiente lavorare per uscire dalla povertà. Non è sufficiente avere una pensione, un tetto, o…
Leggi di piùUna manovra senza margini. Legge di bilancio 2026: ancora vantaggi per i padroni
È stata varata dal governo la legge di Bilancio per il 2026. L’anno che viene si presenta come una tappa cruciale per il governo Meloni, l’ultimo anno “pieno” della legislatura, in cui dispiegare l’armamentario utile per la creazione del consenso. Nel 2027 si vota e bisogna puntare a raggranellare il massimo delle croci sulla scheda per poter restare in sella:…
Leggi di piùLa clava dei dazi. USA: le varie velocità della rilocalizzazione
Per approcciare la questione dei dazi è necessario partire da un assunto, ossia che gli interessi economico-finanziari dettano le agende di amministrazioni e governi di ogni sorta. In questo meccanismo, è necessario che i vari “leaders” siano relegati al ruolo di meri esecutori che hanno come contropartita una ricompensa in termini di potere personale e status sociale. Alla luce di…
Leggi di piùC’è una logica in questa follia. Guerra commerciale, tassi di interesse e spese militari
“Scorrerà sangue” hanno detto gli economisti di JP Morgan, la più grande banca americana, il “Giorno della Liberazione” (2 aprile), quando Donald Trump ha annunciato i suoi dazi “reciproci” su tutte le importazioni statunitensi. JP Morgan ha aumentato al 60% la probabilità che la guerra dei dazi inneschi una recessione globale. Il FMI prevede che la crescita globale sarà inferiore…
Leggi di piùDazi nostri. Social standard: un ostacolo all’unità operaia internazionale
L’articolo del professor Emiliano Brancaccio dal titolo «Nè con il liberismo né col protezionismo: un “social standard”», pubblicato su “Il Manifesto” del 13 aprile, offre spunti interessanti di riflessione. Brancaccio sostiene che liberismo e protezionismo sono due estremi dello sfruttamento capitalista, inestricabilmente annodati l’uno all’altro. Per dimostrare questa affermazione Brancaccio non fa riferimento a meccanismi economici, legati alle caratteristiche del…
Leggi di piùCHI SUDA IL SALARIO. Rapporto dell’OIL e giustizia sociale
I redditi dei ceti popolari sono costantemente aggrediti e svuotati di potere di acquisto. Lo sappiamo bene, ce ne accorgiamo tutti i giorni. Ll fenomeno è così massiccio che non siamo i soli ad accorgercene. Il 24 marzo è stato pubblicato il rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL – l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite sui temi del lavoro e della…
Leggi di piùLa maniera forte. La “pace” di Trump somiglia alla guerra di Biden
Alla fine di gennaio Scott Ritter ha pubblicato un articolo assai interessante sul prezzo del petrolio russo. Scott Ritter è un ex membro del servizio segreto del corpo dei marines USA ed ex ispettore dell’ONU; ha preso spesso posizioni critiche verso la politica estera USA. In questo articolo se la prende con il post di Trump in cui il neopresidente…
Leggi di piùLa Meloni attacca le pensioni
Riducendo i coefficienti di calcolo si abbassa l’importo dell’assegno previdenziale Quando scrivevamo mesi fa che il Governo Meloni avrebbe disatteso tutti i suoi impegni elettorali in materia di pensioni, muovendosi non solo nell’alveo della legge Fornero ma addirittura peggiorandola, ci siamo presi svariate offese, non ultima quella di essere prevenuti e non obiettivi. Ai cantori del governo di destra dovremmo…
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