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Segnali dal futuro del cibo. Una recensione.

Segnali dal futuro del cibo. Una recensione.

Ci eravamo lasciati nel 2017 con IL PIANETA MANGIATO e la situazione era già al limite e necessitava di interventi drastici e immediati.

I denutriti non erano più il problema principale, lo stavano diventando gli obesi e i sovrappeso. Si parlava di 2.000.000.000 in totale, contro 800.000.000 di cronici malnutriti. Aggiungiamoci tutti i problemi climatici, un aumento della popolazione e BIG FOOD con la GDO che creavano nuovi bisogni.

Passiamo oltre, siamo al 2022. Mauro Balboni ha impiegato 4 anni di ricerche, non per arrivare ad una soluzione, ma per raccontare cosa è successo e cosa sta succedendo. Il tutto sempre rincorrendo dati, per poter avere alcuni punti fermi.

Non scriverò di tutto quanto parla il libro, va letto e si legge con molta facilità. Parlerò di alcuni argomenti che ritengo, a mio parere, più significativi.

Aumento dei consumi in EURASIA a cui seguirà a ruota l’AFRICA e quando arriverà quest’ultima, non manca molto, saremo a fine corsa.

Nel 2010 la Cina ha raggiunto la disponibilità di 3000 kilocalorie al giorno pro capite.

Negli USA sono 3700 e in Europa 3500. Il fabbisogno medio ponderato è stato calcolato in 2000 kilocalorie al giorno pro capite.

Ma la Cina è niente, si stanno aggiungendo nuovi paesi mangiatori con numeri impressionanti. India, Indonesia, Bangladesh …e poi tutta l’Africa, che sarà l’unico continente che vedrà aumentare – o meglio raddoppiare – la sua popolazione.

Ma il problema vero non sarà l’aumento dei consumatori, ad un certo punto inizieranno a diminuire anche in queste zone come stanno diminuendo in tutto il mondo occidentale, Cina inclusa.

Il problema vero è la maggior disponibilità di reddito pro-capite giornaliero.

Già dal 2018, merito della sfrenata crescita economica in Asia, più della metà della popolazione mondiale è nella fascia della classe media globale, ha almeno 11 dollari a testa di reddito al giorno e aumenterà sempre più.

Questo consentirà loro di potersi permettere l’acquisto di proteine animali e del il frigorifero che consente di conservare le proteine animali, come i derivati del latte e della carne. Un esempio: in Cina vengono attualmente uccisi 450 milioni di suini all’anno.

In India la crescita è e sarà sui prodotti caseari, in Africa è e sarà sulla carne di pollo.

Ogni zona, a seconda delle convinzioni religiose o altro, vedrà aumentare una determinata fascia di proteine animali.

Questa produzione deve essere alimentata da prodotti vegetali, soia in primis. Aumenterà la superficie agricola destinata a cibo per maiali, mucche, galline.

Il problema non è il numero di abitanti-consumatori, la tendenza sarà quella della diminuzione, è che questi avranno sempre più potere di spesa e per proteine animali.

La richiesta di proteine animali è un indicatore alimentare dell’aumento del reddito disponibile delle famiglie.

Il GRANDE CIBO [BIG FOOD] assieme a chi lo vende [GDO] stanno stravolgendo le modalità di produzione, creando nuovi bisogni del tutto inutili.

Intanto scordatevi di poter accedere al mercato contadino di vicinato, alla vendita diretta. Solo pochissimi privilegiati potranno farlo. Il problema è che più della metà della popolazione è passata dalle campagne e dai piccoli paesi e città nelle megalopoli. Nel prossimo futuro, città con 20 milioni di abitanti saranno piccole, si prevedono aree metropolitane da 88 milioni Lagos: 83 milioni, Kinshasa: 73 milioni, Dar Es Salam, Mumbai e Delhi con 67 e 57 milioni. Tutte le aree periferiche agricole vicino ai nuclei iniziali, che servivano come serbatoio di prodotti agricoli freschi, saranno spazzate via. Altro terreno tolto alla produzione.

BIG FOOD sta già facendo prove, nel ricco occidente, per creare nuovi e inutili bisogni. BIO fatto! GLUTEN FREE fatto! Ma non basta: ora stanno virando su bevande di ogni genere e specie, su prodotti integratori della salute e sul cibo per gli animali da compagnia.

Non stiamo più parlando di agroalimentare, la chiamano “Nutrizione, Salute, Benessere”.

Su Benessere e Salute è scandaloso vedere pubblicizzare prodotti normali pieni di integratori e più costano e più vengono visti come migliori. Stesso schema per i cibi per animali da compagnia.

Entrate in una GDO e guardate bene, c’è una quantità di prodotti che fino a pochi anni fa non potevano essere neanche immaginati e a prezzi scandalosi.

Aggiungo che le confezioni sono sempre più accattivanti e che la cosa più importante sono il packaging e il marketing.

Abituatevi a controllare i prezzo al Kilogrammo, c’è scritto su ogni cartellino, e fate i confronti.

Una nota e grande cooperativa di distribuzione ha dichiarato che nei prossimi anni metterà sui suoi scaffali 5.000 nuovi prodotti a suo marchio.

Non commento, perché non oso immaginare cosa possano essere. Potrebbe essere anche solo lo stesso prodotto in 5.000 versioni.

E’ inutile: più aumenta il potere di acquisto più creano prodotti e bisogni assolutamente inutili. Il consumatore deve spendere ma, soprattutto, BIG FOOD e GDO devono guadagnare sempre più.

Non abbiamo né TERRA né TECNOLOGIA GENETICA per produrre più di quanto si produca ora.

Non l’abbiamo ora e non l’avremo più avanti nel tempo.

A parità di popolazione e di potere di acquisto, si arriva al tracollo e in pochi decenni.

Se diminuisce la popolazione, aumenta il potere di acquisto e siamo sempre allo stesso punto.

Cercheranno di produrre proteine sintetiche o altro, non lo so; fino ad ora i risultati non ci sono.

Di terre disponibili neanche a parlarne. Se parlano di aumento della temperatura, che libererebbe terreni a nord, questi sostituirebbero quelli che si stanno inaridendo a causa dell’aumento della temperatura a sud.

Stanno cercando di produrre su asteroidi o altri pianeti? Boh.

Una soluzione potrebbe essere mangiare meno, molto meno.

2000 calorie sono sufficienti, probabilmente anche meno. Mi sbaglierò di poco, ma troveremo d’accordo sia BIG FOOD che il suo socio GDO.

Le Kcal aumenteranno di prezzo e non di poco. Se ne consumeranno meno, ma avranno un costo più alto, almeno 1/3, fino al doppio, se non di più. Non perché queste costeranno di più, ma perché costruiranno nuovi bisogni, come hanno iniziato a fare già da tempo. I nuovi bisogni devono avere un prezzo alto, anche questo fa parte del marketing.

Consumare meno farà bene a tutti ma, soprattutto, ai due gemelli BIG FOOD e GDO.

Ma noi non ci arrenderemo, non lo abbiamo mai fatto. Ora possiamo dire che siamo un passo avanti, se non due, rispetto ai due gemelli. Possono solo copiare e seguire le nuove tendenze alimentari e produttive. Ma questa è un’altra storia e sarà il terzo volume della SAGA del CIBO.

Una precisazione: tutti i dati che cito sono macro-dati statistici globali che servono per avere un quadro completo della situazione in tutto il mondo. Guardare a quello che succede solo in Italia o in Europa porta fuori strada.

Mauro Balboni è disponibile per presentazioni in ogni dove.

Mauro Balboni

IL PIANETA DEI FRIGORIFERI. Segnali dal futuro del cibo

2022 Scienza Express Edizioni

Claudio Mazzolani

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